Capitolo 10: Un matrimonio, un ex ed uno scandalo - Parte due

616 32 6
                                    

Alla fine della commovente cerimonia, in cui Brit e Brian si erano esibiti leggendo le loro promesse romantiche e divertenti, andammo tutti verso la location prevista per accogliere il ricevimento post matrimonio in chiesa. La struttura era stata personalmente scelta dalla sposa, un moderno castello stile fiabesco circondato da ari e ari di bellissimi e curati giardini.

Non ci si poteva aspettare niente di meno da Britney Miller... volevo dire Harrison, Britney Harrison. Ormai era una donna sposata. La vidi sorridere raggiante al fianco del suo neo sposo. Entrambi sembravano in procinto di esplodere dalla felicità che li accumunava. Erano bellissimi insieme. La miglior coppia di sempre.

E chi avrebbe mai detto che sarebbe finita così? A pensare soprattuto dal modo in cui si erano conosciuti la prima volta, il giorno il cui lei aveva rischiato di affogare e lui l'aveva salvata come un principe azzurro degno di quel titolo. E poi... se io non mi fossi intromessa 14 anni prima, il primo anno di liceo, rischiando di impedire la nascita di qualcosa di così puro e perfetto, non sarebbero stati in questa situazione.

Ora marito e moglie. La loro relazione a quel tempo aveva affrontato molti ostacoli, tra cui, il principale ostacolo della loro unione, ero io. Per l'odio che avevo provato per quel damerino dai capelli ingellati* avevo messo i due l'uno contro l'altro organizzando un piano di sabotaggio quando avevo visto il loro sospettoso avvicinamento reciproco.

Per fortuna ero tornata con i piedi a terra prima che fosse troppo tardi. Avevo scatenato il putiferio, ma nonostante questo, Brit mi aveva perdonata. Aveva perdonato la persona che aveva escogitato un piano militare di ritirata contro il biondo che ora era suo marito. Certo, mi aveva tenuto il broncio per mesi prima che si decidesse a perdonarmi, ma alla fine avevamo dimenticato tutto.

La cosa sorprendente, che sono ora riuscivo ad ammettere, era l'atteggiamento spensierato di Brian prima e dopo, sopratutto dopo, la scoperta del attentato alla loro relazione. Non mi aveva mai biasimata ne tenuto rancore, semplicemente si comportava in modo allegro. In un certo senso ora invidiavo Britney. Accanto a se aveva l'uomo perfetto.

Li vidi mettersi in pose divertenti sotto lo sguardo attonito del fotografo che non faceva che scuotere la testa sconsolato dal loro atteggiamento infantile. Quando la sposa mi rivolse un sorriso luminoso che andava da un orecchio all'altro, ricambiai il saluto. Era preoccupata per me nonostante questo dovesse essere il giorno più felice della sua vita. Ma non potevo permetterlo.

Non sarei stata io la causa della sua angoscia, oggi.
Così respirai a fondo e misi il sorriso più allegro che avessi. Non è tanto difficile. Continuai a ripetermelo. L'importante era evitare qualsiasi altro contatto visivo con lui. Durante la cerimonia in chiesa, essendo i rispettivi damigella d'onore della sposa e testimone dello sposo, avevamo dovuto condividere lo stesso ristretto spazio personale.

Ma per tutto per il bene di Britney. Ecco perché avevo fatto lo sforzo di sorridere per la telecamera che riprendeva il momento cruciale della cerimonia. - A cosa stai pensando? - la voce che interruppe i miei pensieri mi fece saltare sul posto. Lo guardai spaventata. - Mi hai spaventata, Jake. - Lo rimproverai scuotendo il capo. Il biondo sorrise mettendo in mostra i denti perfetti e gli occhi neri.

- Non è colpa mia se eri persa nel paese delle meraviglie, Alice. - Ridacchiò scuotendomi i capelli acconciati a regola d'arte secondo le direttive di Brit. Gli feci la linguaccia maligna. - Oh, ma ora non c'è nulla di cui preoccuparsi visto che il Cappellaio Matto è venuto a farmi compagnia. - Lo ripagai con la stessa moneta.

Ma lui invece che offendersi scoppiò a ridere appoggiando la testa bionda sulla mia spalla. E per farlo dovette piegarsi vista la mia scarsa altezza. Nemmeno con i tacchi di ben dieci centimetri di altezza riuscivo a sembrare una persona nella media accanto a lui. I miei centocinquantacinque centimetri erano una persecuzione costante. - Sei così tenera, Er. Sembri la solita vecchia topolina composta del 99 % di ironia. -

Missing Moments: Eryn x Will = Chimica combinazione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora