Missing Moments: Eryn x Will = Chimica combinazione

Capitolo 30: Pulce, un segreto imbarazzante

Un piccolo e breve capitolo su come l'imbarazzante nomignolo di Ricky venne alla luce.
Questo capitolo è dedicato per tutti coloro che mi hanno lanciato malocchi quando ho fatto drammaticamente morire Ricky. Spero possiate perdonare questa povera scribacchina. ^-^

- Pulceee - urlò entusiasmata la piccola Jasmine saltando tra le braccia dello zio. Ricky raccolse la nipote tra le braccia issandosela bene sul bicipite, contro il petto.

- Pulce? Jas, tesoro, dove hai sentito quella parola? - Addolcì la voce, tono che usava sempre con la piccola Jasmine, curioso e sospettoso allo stesso tempo. L'unica persona abbastanza malvagia da spifferare quel nomignolo era solo una.

Jasmine girò il visetto paffuto puntando gli occhi brillanti verso lo zio, e apeì la bocca per sorridere, palesando così la mancanza di un dentino, e disse: - l'ha detto la mamma. Ha detto che chiamava lo zio Ricky Ricky "pulce". -

Ampliò il sorriso innocentemente, mentre un giovane Ricky, appena ventenne, lanciava un'occhiata infastidita alla sorella maggiore. Quella era seduta comodamente sullo sgabello della cucina con in mano un'abbondante tazza di caffè, intenda a godersi lo spettacolo.

Eryn sorrise divertita facendo l'occhiolino al fratello minore mentre si godeva il palese rossore che imporporava le guance di lui. Era arrabbiato con lei per aver rivelato quel fastidioso nomignolo alla nipote, temendo che non lo considerasse più il sul amabile zitto, ma una pulce fastidiosa.

Era così divertente stuzzicarlo, seppur ormai fosse un uomo fatto e finito, non più il bambino nanerottolo dell'infanzia.

Ricky mantenne la nipote tra le braccia, le diede un bacio affettuoso sulla testa e ne approfittò per lanciare un'occhiata mortale alla sorella maggiore. Occhiata che poteva significare solo una cosa: "questa te la farò pagare cara, sorellona."

Peccato che Ricky non riusciva a far paura neanche mettendoci tutto l'impegno del mondo, e, cosa più importante, non esisteva nulla a questo mondo che spaventava Eryn, a parte la prospettiva di un'altra gravidanza. Ma quello non sarebbe mai successo, visto che si era decisa a chiudere in via definitiva la fabbrica materna e limitarsi ai due gemellini.