Capitolo 18 - Parte due

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- Ecco papà, qui ci sono i suoi bellissimi figli - l'infermiera Ginny sorrise facendogli segno di avvicinarsi alla culla. - Figli? - chiese pensando si fosse confusa. Lui avevo solo un figlio, non due. Dall'ultima ecografia era uscito che Eryn e lui avrebbero avuto un bel Will Junior, non due. L'anziana signora scosse il capo ridacchiando.

- Lasci che le presenti suo figlio - gli indicò il piccolo bimbo addormentato avvolto nella coperta azzurra. Stava dormendo tranquillamente come se niente fosse. - E sua figlia - sussurrò allegramente mentre indicava la piccola creatura che stava stesa accanto al bambino, di cui non si era accorto. A differenza del maschietto la femminuccia aveva gli occhi più o meno aperti che si muoveva freneticamente.

Will guardò sconvolto l'assistente chiedendo spiegazioni. - A quanto pare lei e sua moglie avete avuto due bellissimi gemelli. Che teneri. Non ne vedevo di così carini da... be, saranno dieci anni almeno - raccontò euforica mentre lo guardava sorridente.

Lui era tutto fuorché sorridente. Che stava succedendo? Com'era possibile che avessero avuto due figli nello stesso momento? - Neo papà, la vedo un po' smarrito. Credo che avrebbe bisogno di rimanere un po' da solo con la sua famiglia. - Dicendo questo se ne andò chiudendosi la porta della stanza alle spalle.

Will lanciò un occhiata a Eryn che stava guardando la scena in silenzio ad occhi semi chiusi. Doveva essersi svegliata avvertendo la sua presenza. Will si spaventò, per un momento, che stesse male. Era pallida con pesanti borse sotto gli occhi. Si precipitò al suo capezzale guardandola bene per assicurarsi che non stesse male.

- Come ti senti? - sussurrò accarezzandole la guancia matida di sudore e spostandole le ciocche di capelli umidi. Chiuse gli occhi poi li riaprì lasciandogli vedere i suoi occhi verde - azzurri che lo fissavano. - Meglio, ora che quei piccoli terremoti sono usciti dalla mia pancia. - Sorrise lanciando un occhiata addolcita verso la culla.

Con quell'aria da madre apprensiva sembrava ancor più bella, se possibile, agli occhi di Will. Le sembrava la donna più bella che avesse mai visto. E per un attimo, un lungo attimo, si perse nei suoi pensieri, incantato a guardarla.

Quando si fu ripreso disse: - ecco, a proposito di questo. Come è possibile che... - iniziò lui a chiedere quando lo interruppe. - Non chiederlo a me. Non ne avevo alcuna idea. Pensavo che Reid fosse un futuro calciatore con problemi di iperattività, ma a quanto pare non è stato così. E la colpa è da attribuire ai tuoi spermatozoi. - Gli rivolse un occhiata torva che però sapeva non fosse cattiva. O almeno lo sperava.

Si schiarì la gola per alleviare la tensione. - Abbiamo già deciso il nome di lui, ma lei? - Scosse il capo. Nessuno dei due aveva programmato questo. Ne tanto meno se lo aspettavano. Era davvero una grande sorpresa inaspettata. Ma molto piacevole, per entrambi.

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Da quando tutti quanti avevano appreso la notizia di poter visitare la neo mamma si erano precipitati in massa nella camera di Eryn. Non senza portarsi dietro un mucchio di regali che probabilmente i due piccoletti avrebbero dovuto attendere per usare. Il problema era che si trattavano di doni pensati per un maschietto, non anche per una femminuccia.

Il che aveva mandato in crisi Britney che si era subito agitata scusandosi con loro e giurando sul suo onore di stilista di tornare il giorno seguente con altrettanti regali per lei.

- Come devo fare? - chiese Will a sua moglie mentre tentava di tenere in braccio la bambina. Aveva una dannata paura di farle male. Non era bravo con i bambini, non ne aveva mai tenuto uno in braccio in vita sua. E ora, all'età di ventiquattro anni si ritrovava con, non uno, ma ben due neonati.

Missing Moments: Eryn x Will = Chimica combinazione Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora