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POV RYAN:

Era passato un mese da quando io ed Emily ci eravamo dichiarati l'un l'altro.

Il mese più bello della mia vita.

Emily era tutto per me.

In soli tre mesi mi aveva sconvolto la vita e in meglio.

"È ora di alzarsi dormigliona" dissi accarezzando piano la schiena nuda della mia ragazza che infastidita, si voltò dandomi le spalle e abbracciò il suo cuscino.

"Emily non costringermi" l'avvertì divertito.

Lei adorava dormire, ma entrambi avevano un lavoro e purtroppo non potevamo stare tutto il giorno a letto.

"AAAH!" urlò Emily quando mi scagliai su di lei iniziando a farle il solletico.

"No! Ti prego smettila Ryan!" disse lei fra le risate.

Si stava contorcendo per le risate e quando si mise a pancia in su ne approffittai per baciarla.

"Gigante cattivo" mi ammonì lei allacciandomi le braccia attorno al collo.

"Sei tu che non riesci mai a svegliarti in tempo" dissi sorridendo quando lei iniziò a baciarmi il viso

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"Sei tu che non riesci mai a svegliarti in tempo" dissi sorridendo quando lei iniziò a baciarmi il viso.

"È colpa tua se la notte non dormo e poi la mattina non riesco ad alzarmi" disse Emily imbronciata.

"E la cosa ti dispiace?" chiesi per poi ansimare quando fece scorrere le sue unghie sualla mia schiena.

Adoro quando lo fa.

"Non mi dispiace affatto" sussurró lei guardandomi con i suoi stupendi occhi blu.

La baciai con passione e ringhiai quando lei tentò di spingermi via.

"Dobbiamo andare al lavoro" mi ricordò Emily ironica.

Quindi adesso si sono invertiti i ruoli?

"Ryan!" disse lei sorpresa quando mi alzai e subito dopo la presi in braccio.

"Entrambi abbiamo bisogno di una doccia e dato che abbiamo poco tempo, penso sia meglio farla insieme" dissi sorridendo mentre mi dirigevo verso il bagno.

"Non provarci nemmeno Evans!" mi minacciò lei ma la ignorai aprendo il box doccia.

"RYAN!" urlò lei non appena entrai nella doccia e aprì l'acqua fredda che veloce ci bagno entrambi.

"Sta ferma pesciolino" dissi divertito dato che Emily stava cercando in tutti i modi di districarsi dalla mia presa.

"È gelida!" disse Emily rabbrividendo.

La misi a terra e regolai la temperatura dell'acqua.

"Meglio?" chiesi e lei scosse la testa.

"Per niente" disse arrabbiata e allora le presi il viso fra le mani e la baciai con dolcezza.

Il Gigante BuonoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora