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Pov Emily:

Il giorno seguente mi svegliai sentendo qualcuno bussare con forza alla porta e stranita aprì gli occhi.

"Ma che... oh già" sussurrai quando mi ricordai dove mi trovavo.

Per un breve istante avevo pensato che fosse tutto un brutto sogno.

Ryan che mi lasciava, mio nonno che stava male e io che ero tornata a Chicago.

Non era un sogno purtroppo, era la realtà.

"Chi è?!" chiesi arrabbiata a colui o colei che stava ancora bussando con insistenza alla porta.

"Signorina sua madre mi ha detto di avvisarla che la colazione è pronta!" disse una cameriera.

"Non ho fame!" dissi irritata.

"Ma signorina, suo padre è venuto apposta per lei!" disse la cameriera.

Mi alzai di scatto dal letto facendo abbaiare Spike e mi diressi verso la porta della mia camera spalancandola di colpo.

"Cos'hai detto?!" chiesi alla cameriera davanti a me.

"Sua madre e suo padre la stanno aspettando per fare colazione" ripeté la donna davanti a me.

"Sono entrambi in sala da pranzo?" chiesi sconvolta.

Amelia e Louis Ross erano letteralmente come cane e gatto e molto probabilmente si stavano già ammazzando a vicenda.

Rinchiusi la porta della mia camera e corsi a cambiarmi.

Spike comodamente sdraiato sul letto mi osservava e quando fui pronta per scendere, mi avvicinai a lui e gli diedi un bacetto sulla testa.

"Se non torno fra un quarto d'ora sappi che ti voluto bene piccolo" dissi ironica prima di correre fuori dalla camera.

Ero pronta al peggio.

Mi sarei aspettata di sentire da un momento a l'altro delle urla, pianti disperati, perfino di vedere mia madre lanciare il suo amato tè caldo sulla faccia di mio padre, ma mai e dico MAI mi sarei aspettata di vederli ridere insieme.

"Tesoro mio eccoti qui!" disse mio padre alzandosi dal suo posto per correre ad abbracciarmi.

"Sei stupenda tesoro. Hai fatto qualcosa ai capelli?" chiese Louis fissandomi curioso.

A parte il fatto che era proprio ciò che mi aveva chiesto mia madre quando ero arrivata il giorno prima, ma com'era possibile che il mio rigido padre mi avesse appena abbracciato?

Non mi aveva abbracciata quando ero andata da lui in lacrime dicendogli che Trevor mi aveva tradito e mi abbraccia adesso?!

Louis Ross era un uomo alto, dai corti capelli castani e gli occhi verde scuro.

Si stava avvicinando hai cinquant'anni, ma tutti lo definivano ancora un bell'uomo.

Si stava avvicinando hai cinquant'anni, ma tutti lo definivano ancora un bell'uomo

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"Che sta succedendo?" chiesi Non capendo il comportamento dei miei genitori.

"Abbiamo deciso di smettere di farci la guerra" disse Amelia scrollando piano le spalle.

Mio padre annuì accompagnandomi a sedere.

"Per troppo tempo io e tua madre ci siamo odiati e questo ti ha spinto lontano da noi purtroppo" disse Louis sedendosi a capo tavola per poi afferrare una mano della ex moglie che stava singhiozzando.

"Quando te ne sei andata eravamo disperati" confessò Amelia e io la guardai incredula.

Ma se l'unica volta che mi aveva chiamato era stato per dirmi che mio padre aveva una nuova fiamma?

Non mi aveva nemmeno chiesto come stavo e pretendeva che la stessi ad ascoltare mentre mi urlava che mio padre era la persona peggiore al mondo.

Nessuno dei due erano disperati per la mia partenza, anzi forse ne erano sollevati.

"Basta Amelia. Nostra figlia adesso è qui e non andrà mai più da nessuna parte vero?" chiese Louis guardandomi con un sorriso dolce sul viso.

C'era decisamente qualcosa che non andava.

Perché all'improvviso i miei genitori volevano avermi accanto?

Cosa stavamo architettato?

"Come sta il nonno?" chiesi a mio padre cercando di cambiare argomento.

Non so se sarei rimasta a Chicago, ma in fondo non avevo un altro posto dove andare.

Southport non era più la mia casa ormai.

"Purtroppo la sua malattia è peggiorata" disse Louis preoccupato per suo padre.

"Vorrei andarlo a trovare oggi" dissi ma mia madre scosse la testa.

"Meglio di no cara. A tuo nonno rimangono pochi giorni di vita e ha bisogno di tranquillità" disse Amelia.

 A tuo nonno rimangono pochi giorni di vita e ha bisogno di tranquillità" disse Amelia

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"Ha bisogno della sua famiglia" la corressi subito.

Se mio nonno stava davvero per morire allora volevo salutarlo un ultima volta.

Volevo dirgli che gli volevo bene e che non l'avrei lasciato solo adesso che aveva così bisogno di un po' di conforto.

"Lascia stare Emily. Tuo nonno non vuole farsi vedere nel suo stato" disse Louis ma qualcosa mi diceva che stava mentendo.

I miei genitori non volevano che parlassi con il nonno e non ne capivo il motivo.

Una volta avrei ubbidito e sarei rimasta a casa a non far niente, ma non ero più una ragazzina in cerca dell'amore dei suoi genitori.

Ero una donna e il mio istinto mi stava urlando che cera qualcosa che non andava.

Forse mio nonno poteva aiutarmi a capire le stranezze dei miei genitori.

Sarei andata da lui quel giorno stesso, niente mi avrebbe fermato.

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