Chapter III

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Camminavano sicure di loro stesse per le vie della città. Alcuni ragazzi fischiarono in segno d'apprezzamento. Gyal salutò con la mano, muovendo solo leggermente le dita ed un sorrisetto falso in volto.
Zaya alzò gli occhi al cielo. Continuarono a camminare fino a che non arrivarono ad un Pub malfamato della zona. Spinsero le porte ed entrarono. Il tanfo di fumo arrivó subito addosso a Zaya che storse il naso. Odiava il fumo.
Alcuni uomini pieni di cicatrici si fecero avanti, scansandola in malo modo per uscire. Piercing a ricoprire il loro corpo fino all'ombelico, e tatuaggi a tentare di mascherare, inutilmente, quelle orribili striature sul corpo.
Zaya capí subito. Ex-e.
E quelle dovevano essere le ferite riportate vent'anni prima in guerra.
Affari loro, se non erano stati abbastanza forti per vincere. Erano dei deboli. Colpí con una mano leggermente Gyal, che si era persa a fare gli occhi dolci ad un inserviente, un ex pirata,e gli indicó un tavolo in un angolo isolato del posto.
Una volta sedute, lo stesso inserviente prese i loro ordini.
Zaya stava per mettersi a parlare con Gyal di un'idea sul loro piano, ma una punta di spada che si poggiò sul loro tavolo attirò la sua attenzione. Quando alzò lo sguardo, un sorriso cattivo si formò sulle sue labbra. Zaya si appoggiò allo schienale, incrociando le braccia ed accavallando le gambe. Gyal guardò ridendo il ragazzo davanti a loro.
-"ciao Shein" - salutò Gyal.
-"sera ragazze" - si portò la mano libera ai capelli neri, ravvivandoli. Shein era anche lui un figlio di un ex-e, ma abbandonato dal padre a fine guerra si era fatto da solo. Aveva imparato ad essere meschino e subdolo pur di sopravvivere in quell'inferno che era la barriera. Se qualcuno voleva informazioni, o qualsiasi altra cosa, lui sapeva come procurartele... A caro prezzo. Ovviamente.
-"un uccellino che si è schiantato l'altro giorno, innocentemente contro la mia spada, mi ha raccontato di un bel viaggio... Che vorreste fare"
Zaya si fece seria , e Gyal a sua volta spense il suo sorriso.
Shein aveva ucciso il suo informatore ed ora sapeva del piano.
-"vedo che gli uccellini nuovi non sono forti come i vecchi" - aggiunse Zaya, con un tono pieno di scherno.se pensava di averla in mano, si sbagliava di grosso.
Shein con un cenno della testa indicó il retrobottega ed insieme si diressero li.

Una volta soli, lontani da orecchie indiscrete,finalmente il ragazzo parlò liberamente. Con una mano libera, roteó la spada, l'altra , in aria, in un movimento aggraziato.
-"voglio venire con voi"
-"scordatelo Shein"
Il ragazzo rise di gusto, tirando la pelle del suo viso.
-"non sei l'unica figlia di ex-e in grado di sopravvivere là fuori, Zaya. Non fare questo errore di giudizio"
Gyal s'intromise.
-"questa è una missione data dai nostri genitori, non puoi andartene a giro raccontando tutto e sperare di sopravvivere per più di 24 ore,Shein. Non ti conviene minacciarmi"
Shein si fece serio.
-"non me ne frega niente di cosa vi hanno detto di fare loro, io voglio solo... Volare via da qui. Ci guadagnamo tutti, no? "
Zaya lo squadró da capo a piedi. La sua testa ragionava veloce. Ed un'idea le venne, portandola a sorridere. I suoi occhi si illuminarono di puro divertimento.
-" sai, Shein... Volendo potresti venire.."
-" sapevo che non mi avresti detto di no, Zaya. In memoria dei vecchi tempi"
Lei e Shein avevano avuto un flirt qualche anno addietro, divertendosi. Ma nulla di più. Quello non era posto per pensare all'amore o cose futili come quella. Come se già la gente non avesse altri problemi.
-"non cantare vittoria troppo presto, uccellino"
Si avvicinò a lui, lo sguardo dritto negli occhi.
-"lo sai, io voglio sempre qualcosa in cambio. Non sono gratis"
-"oooh fidati lo so... Io e te siamo uguali su questo. Cosa vuoi, per convincerti a farmi uscire?"
-"voglio una cosa semplice... Le spade antiche della casa del Senatore Zinnio"
Il senatore Zinnio era uno dei pochi che pareva essere uscito intatto dalla grande guerra,e gestiva il giro di alcune creature magiche che i suoi uomini catturavano appositamente per i suoi scopi. Sapeva essere senza pietà, con gli intrusi.
-"tu vuoi.. Che entri nella casa di quel folle?"
-"oh beh, avevamo bisogno di alcune spade, e quelle mi piacevano tanto" - Zaya mise un finto broncio, poggiando la mano sulla spalla del ragazzo - "ma se non te la senti, va bene uguale. Peccato, ci sarebbe servito un bravo spadaccino come te. Vabbè. Ciao ciao"
Si incamminó verso la porta con Gyal, quando la voce di Shein attirò la loro attenzione.
-"Zaya... Lo farò. Ma sappi che questo alza il prezzo."
-"non ti preoccupare Shein, sei un eccellente ladro, sono sicura che riuscirai ad averle entro la fine... Vediamo.. Di domani?" - sorrise, crudele. Sapeva che stava chiedendo molto al ragazzo, ma non avevano tempo da perdere. Tra poco si sarebbe tenuta la riunione degli Alpha, e loro dovevano essere pronti.
-" un prezzo molto alto, Zaya. "
-" tranquillo, posso permettermelo. "
E si voltò.
Gyal guardò il ragazzo.
-"le spade sono nel basamento davanti la sua villa, protette da ex combattenti. Divertiti"
E la seguí.

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