Le strade erano completamente al buio, ma lei riusciva a vedere tranquillamente in tutta quella oscurità. Il buio era casa sua. Lo conosceva come il palmo della sua mano. Un tuono forte, e la pioggia scrosciante cadde su di lei. Si portò sulla testa il cappuccio nero, per mimetizzarsi. Al suo fianco comparvero, dalle tenebre, Gyal, Dan, Wes e Shein. Si guardarono tra di loro solo per brevi secondi, ed intrapresero la loro marcia. Camminando silenziosi e ben nascosti per le strade dei Kamul, solo i tamburi in lontananza potevano essere uditi con chiarezza. La festa in onore degli Alpha era cominciata. Presto si sarebbero pentiti di tutte le sofferenze che gli avevano inflitto, e gli Ex-e ed i Kamul sarebbero tornati al potere. Il posto che gli spettava di diritto. Le labbra di Zaya si tirarono in un sorriso. Dall' Arena si potevano vedere le luci comparire dalle piccole finestrelle. Continuarono ad avvicinarsi. Un lampo, segno di tempesta. Se le nuvole erano tempesta sopra le loro teste, loro lo sarebbero stati a loro volta sopra le teste dei licantropi.
Wes attirò la loro attenzione usando una fune per montare su una delle travi che portavano all'Arena. Un tragitto breve, che fecero tutto d'un fiato. Un battito d'ali fece voltare le spalle a Gyal. Tutti si nascosero nell'ombra al suo segnale.
Un grifone,che però li passò.
Dopo interminabili minuti di fiato bloccato in gola, la ragazza dette il segno agli altri di proseguire.
Wes si arrampicò su una antica scalinata esterna in disuso, ed issò subito dopo di sé Dan. Questo spinse una pietra antica, pesante, rivelando un passaggio. Wes entró, accendendo solo all'interno della vecchia galleria una torcia.
Dan nel mentre aiutava gli altri a salire dentro. Una volta entrati tutti, rimise l'enorme pietra al suo posto.
Si misero a correre rapidi con Wes che guidava il gruppo ricordando le mappe a memoria. Dan subito dopo di lui che osservava il percorso in cerca di tranelli.
Andarono a dritto, svoltarono a destra, destra di nuovo ed infine a sinistra. Dan bloccò Wes per il colletto, evitando la sua caduta rovinosa nel pezzo di tunnel che mancava davanti a loro, del quale si accorsero solo col suo tempestoso gesto.
Fece un cenno con la mano in alto, dove si trovavano delle piccole travi in legno. Alcune erano marce, ma altre abbastanza solide da sostenerli. Dan sollevò prima Wes, che si appese ad una di esse, poi le ragazze ed infine Shein. Alla fine se stesso. Si spostarono da una trave all'altra evitando quelle fragili, usando il peso del loro corpo per spingersi in avanti.
Sotto di loro il precipizio.
Nessuno di loro osó guardare oltre i loro piedi, o si sarebbero fermati. Wes atterrò dall'altra parte del tunnel, dove la strada ricominciava. Aiutò silenziosamente gli altri a scendere. Dan chiuse la fila. Osservò il tunnel, toccandone le pareti e fece cenno di no con la testa. Trappole. Wes allora si guardò a destra ed a sinistra individuando un altro sentiero. Proseguì per quello.
Continuarono ad andare diritto per quella che parve un'infinità. Alla fine, Wes si fermò e spense la torcia. Fece segno agli altri di avvicinarsi. Davanti a lui una feritoia che dava sul centro dell'Arena.I ragazzi si affacciarono silenziosi per osservare la scena.
Sotto di loro gli Alpha banchettavano, danzavano ridevano e scherzavano, ignari della loro presenza. Un'ombra li fece ritirare velocemente, causando a tutti un forte batticuore:un grifone col suo Grifoniere era passato vicino alla feritoia. Solo Zaya ebbe il coraggio di sbirciare nuovamente, e lo vide.
Alpha Khal.
Con lui la sua compagna.
Coloro che li avevano bloccati dentro la barriera per l'eternità.
L'odio profondo che provava per loro le mandò in bollore il sangue facendola tremare. Dan la scosse leggermente, facendole cenno di no con la testa. Non era il momento di fare stupidaggini.
Zaya cercò di tornare alla calma mentre Wes fece cenno a loro di continuare. S'incamminarono di nuovo,scandagliando la sala sotto di loro dalle feritoie. Non riuscivano ad individuare nessun posto in particolare che potesse indicare una via d'uscita. Poi Gyal fece cenno di avvicinarsi al punto nel quale si trovava lei. Dalla feritoia indicó una piccola porta in fondo alla sala, al quinto piano dei gironi dell'Arena. Da lì videro uscire un soldato del Corpo. Quando quest'ultimo aprí la porta per uscire dalla sala riuscirono ad intravedere del verde. La porta per uscire da quel l'inferno era quella. Dovevano solo raggiungerla senza farsi scoprire dagli Alpha.
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Elemental series : Fire within
FantasySecondo libro della serie Elemental - il libro può essere letto anche senza aver consultato il primo. Si consiglia comunque la lettura dal primo libro per avere un' idea più chiara sul mondo di Elemental. Zaya è abituata a dover comandare, a mostr...