Elemental series : Fire within

Chapter XXXV

"cosa hai fatto!!!!"
Khal sollevò di peso ferocemente la ragazza, quasi strangolandola. La sbatté di forza contro una parete. Vicino oramai alla trasformazione completa in licantropo, riusciva a stento a tenere sotto controllo le proprie emozioni. Kan fu subito addosso a lui staccandolo dalla ragazza con la sua forza leonina. Mostrò i denti, lasciandosi andare a sua volta, mentre si metteva in una posizione più comoda per trasformarsi se il caso lo avesse richiesto.

Mentre erano tutti occupati a capire come comportarsi con Zaya e con la situazione attuale, estremamente delicata, una forte ondata di potere li aveva travolti, ma erano arrivati troppo tardi ed il danno era stato fatto.
Sandara tossiva a terra, tenendosi la gola, Althea si era messa in mezzo cercando di bloccare il compagno, Ren era su Zaya che si beava del suo battito regolare e del respiro delicato, pieno di vita, che era tornato a scorrere in lei mentre Fei scuoteva Gyal, incredula per il suo gesto.
Quella stanza rischiava di diventare un vero e proprio campo di battaglia, sarebbe bastata una parola sbagliata, fraintesa, od un gesto improvviso per scatenare la reazione immediata dei mutaforma e degli Elementali al loro interno.
Lyrias comparve accanto alla compagna, studiando con attenzione gli occhi di Gyal, cercando una qualche traccia del suo oramai, così pareva, inesistente lato emotivo.

-"togliti di mezzo leone" - ruggì Khal,acquattandosi al suolo.

-"devi aspettare Khal! Sono sicura che c'è una spiegazione!!" - gli intimó Althea, spalancando le braccia e coprendo col suo corpo minuto la visuale della coppia dietro di lei.
Ma sembrava che nemmeno le sue parole riuscissero a raggiungerlo.
L'unico che non aveva niente da ridire pareva essere Ren, ovviamente, che sembrava completamento perso accanto alla compagna.

-"Gyal... Gyal.. Che cosa hai fatto?" - Fei le domandò, col groppo in gola.
Khal si voltò di scatto, incuriosito dalla domanda, finalmente distraendosi.
-".. Non è stata lei vero... Sei stata tu.." - le chiese dolcemente Fei, stringendole le spalle.
Lyrias non si mosse, ma dal suo sguardo si capiva che non la pensava diversamente.
-"ho fatto solo la cosa più logica" - rispose in un sussurro Gyal.
-"cosa..." - la sorpresa di Althea era ben tangibile.
Ignoró il compagno, oramai convinta che avesse anche lui capito la situazione e corse dalla ragazza.
-"... Perché..." - ma non attese una risposta. Althea di slancio la abbracciò, tenendola forte a sé. Gyal non ricambió l'abbraccio, almeno non subito. Ma era ben visibile a Fei ed agli altri che si trattava di un gesto mosso dall'abitudine. In quel semplice gesto, niente lasciava trapelare le emozioni della ragazza.
Semplicemente, non ne aveva.

La situazione sembrava di nuovo sotto controllo, almeno li.
-"cosa facciamo adesso?" - chiese Kan, più tranquillo rispetto a prima.
-"niente, non possiamo fare niente" - ammise Lyrias. - "la magia usata dalla ragazza è troppo antica, e troppo instabile. Non saprei come agire nel modo più sicuro per Gyal"
-"cosa significa?" - domandò Fei.

-"che sfare questa magia non ha effetti sicuri. Per quello che ne sappiamo potrei solo peggiorare la situazione. Dobbiamo solo aspettare, non c'è altra scelta"

Althea si staccò finalmente dalla giovane, guardandola negli occhi. Ma lo sguardo che vide, fu solo una maschera lineare, senza niente. Si morse il labbro frustrata.

-"dobbiamo dirlo al compagno..."

-"credo lo sappia già" - ammise Gyal, serena - "credo abbia capito, no?"
-"capito cosa?" - chiese Fei, palesemente sorpresa.
-"perché l'ho fatto. Non c'è nulla di strano... Giusto?" - lo chiese come una bambina, innocenza assoluta. Intrappolata nel suo mondo fatto di logica e ragione, lei aveva fatto la cosa più sensata nell'immediato per salvare l'amica.

In quella gran confusione di menti, mentre nella stanza calava il silenzio e l'unica voce era quella di Althea, che cercava di capire come portare la giovane dal dragone e tentare il tutto per tutto per sfare la magia, un soldato entró trafelato nella stanza.
Immediatamente gli occhi furono tutti su di lui.