Chapter XXX

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Urlava disperato. La pioggia lo colpiva sulla schiena. Quelle che dovevano essere semplici gocce d'acqua che si infrangevano sul suo corpo le sentiva invece come migliaia di colpi inferti. Tutto era amplificato. Tutto lo intontiva. Si guardava attorno, sotto. Guardava lei. Immobile. Ferma sul posto. Si guardò una mano: sangue.
Era tornata da lui.
Lacrime amare scesero sul suo viso, mentre lentamente voltava la compagna per guardarla in volto. Un taglio profondo si stagliava sulla sua guancia. Doveva averla colpita con i suoi artigli.
Gridò ancora, in preda al dolore, alla disperazione.

Zaya..

La guardava, come se in realtà non si trattasse di lei. Non poteva essere lei, non doveva.
Il sangue continuava a scorrere copioso.
Ancora in bilico tra la bestia e l'uomo, non riusciva  a farsi forza. Doveva muoversi, doveva fare qualcosa.
Fece forza sulle braccia e sulle gambe, e la prese in collo. Doveva cercare aiuto, doveva....
Un lamento.
Abbassò lo sguardo verso Zaya.
No. Non un lamento. Aria. Aria che usciva dalla sua bocca.
Gli ultimi respiri.
Avvicinò l'orecchio a lei e sentì un flebile respiro.
Stava morendo.

Si guardó attorno disperato. Non l'avrebbe lasciata morire così. Mai.
Lasciò che il vento asciugasse le sue lacrime.
Si guardò attorno disperato. La sua Zaya. La sua Zaya stava morendo.
Perché era tornata da lui, perché?! Doveva lasciarlo lì, lasciar perdere tutto.
Ed adesso invece era lui che la stava perdendo.
Doveva raggiungere il centro abitato più vicino. Magari un dottore... Ma no. Erano troppo lontani. Troppo distanti da tutto e da tutti.

Poi guardò il lago. Ricordò come aveva curato le sue piume, seppur temporaneamente.
Poteva funzionare. Doveva funzionare.

Forse

Si tirò su con forza, trascinandosi nel fango.

Deve

Scivoló atterrando su un ginocchio, tenendo però comunque stretto a sé Zaya.
Con un lamento, guardò l'acqua di nuovo e si fece forza. Contrasse con forza i muscoli delle gambe, e si tirò su assieme alla compagna.
I metri che seguirono, fu come camminare sul ghiaccio. L'acqua aveva reso scivoloso tutto il terreno, facendogli perdere la stabilità. Cercava come meglio poteva di tenersi in piedi. Un forte tuono in lontananza fu l'unica cosa a spezzare quel silenzio... No. Non un tuono. Un esplosione. Qualcuno stava combattendo.
Doveva portarla via da qui.

Quando finalmente giunse alla riva del lago, si lasciò andare dentro di esso, tenendo Zaya a galla.
Bagnó frettolosamente ogni singola ferita che riusciva ad intravedere sul suo corpo.
L'acqua, dotata di quello strano potere, ne chiuse alcune, ma solo le più piccole, le più superficiali. Il sangue macchió l'acqua attorno a loro, ripulendo leggermente Zaya.
Freneticamente, ansiosamente, con la follia negli occhi, Ren continuava a pulire le ferite, anche le più profonde con l'acqua del lago, ottenendo però solo pochi scarsi risultati.

Non basta.

Non basta

Serviva di più. Ne serviva di più.
Guardò disperato la compagna, e si decise.
Infilò tutta la testa sott'acqua e riemerse solo dopo averne preso in bocca una grande quantità. Riuscì fuori, e baciò Zaya. Spinse, tenendole la bocca aperta con la mano con una presa salda, tutta l'acqua nella gola di Zaya.
Poi si immerse di nuovo.
Altra boccata. Altro bacio.
Di nuovo.
Ed ancora.
Ed ancora.
Riusciva a vedere alcune ferite rinchiudersi, ma le più grandi, sulla schiena di Zaya, non accennavano a migliorare. Il battito di lei ancora debole, sempre più debole.
Doveva berne di più. Molta di più
Tossì, buttando fuori dell'acqua.
Era senza fiato. Non avrebbe fatto in tempo.

Non poteva finire così. Non doveva.
No.

Di più. Ne serve di più.

Un'idea. Si maledisse mentalmente. Doveva farlo. Pianse.
Se non avesse funzionato....
No. Non doveva pensarci.

Il suo corpo venne scosso da un fremito. Non avrebbe mai pensato di poter fare una cosa del genere. Mai.
Solo l'idea lo faceva impazzire.
5 battiti... 4...
Il cuore di Zaya rallentava sempre di più.

Mi dispiace.

Con mano tremante, incerto prese Zaya per il collo. Lo sentiva fragile, tra le sue dita. Il palmo della sua mano, si scaldó toccando il collo della compagna.
Era una cosa folle. Da pazzi. Ma... Ma..

Mi dispiace.

Tolse la mano dalla schiena di lei....e con presa salda la spinse giù.
Prima il corpo.
Le spalle.
Tutto cominciò ad immergersi piano, lentamente.
La guardò un'ultima volta... E la spinse sotto.
Dopo pochi secondi il corpo di Zaya ebbe degli spasmi. Lui la tenne ferma sott'acqua.  La presa salda non accennò a lasciar andare la ragazza.
Piangeva.
Il corpo continuava ad avere degli spasmi. Si ribellava,mentre lui, effettivamente, la affogava.

Forza. Forza.

Si ripeteva, ossessionato.

Bevi. Bevi.

Cosa stava facendo? La sua mano tremó leggermente, mentre le mani di Zaya, improvvisamente, ripresero vita.
Lo graffiavano , cercando di ribellarsi.
Una reazione. Quello che aspettava.
Come se preso a schiaffi, si riprese da quello stato di trance. Spalancano gli occhi prese Zaya per le spalle.

Con velocità inumana  la scaraventó fiori dall'acqua, sulla riva. Pochi secondi dopo era già su di lei.
Premette con forza le mani sullo sterno. E cominciò.

1,2,3...
E poi, baciandola, buttava aria nel suo corpo.
Riusciva a vedere le ferite di Zaya rimarginarsi, se pur lentamente.
Forse avrebbe dovuto tenerla di più sott'acqua, ma sarebbe morta affogata.  Doveva  solo farle uscire acqua dai polmoni, mentre quella ingerito curava il suo corpo dall'interno.

Ti prego funziona

Bastava darle ancora qualche minuto di vita, il tempo necessario per portarla da un dottore.

"Ti prego Zaya"

Ma, escluso le ferite che si rimarginavano, ed i due grandi squarci che si richiudevano, Zaya non dava segni di vita.

"maledizione!"
Con disperazione, rabbia, Ren tirò un pugno sullo sterno di Zaya. Questa con forza, a causa del colpo ebbe uno spasmo, e sputó l'acqua fuori.
Ren velocemente la girò su un fianco.
La ragazza tossiva , seppur non del tutto cosciente.

Era viva. Era viva.

Si lasciò andare sul corpo di lei, solo qualche secondo, per essere sicuro di sentire il suo cuore battere. C'era, ma debolissimo.

"ti porto via di qui amore. Resisti"

Ma solo lui udì quella richiesta, mentre prendendo Zaya tra le sue braccia, emise un fischio acuto per chiamare Apollo.
Avevano i minuti contati.







Ho allegato la musica che ho ascoltato mentre scrivevo il capitolo. Spero vi piaccia. Un saluto a tutti 😊
Baci, Belle

Elemental series : Fire withinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora