Would I have to believe in his words?

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Osservai l'infermiera togliere i tubicini che davano ossigeno ai polmoni di mia madre.  

Osservai l'infermiera togliere gli aghi che iniettavano medicine nelle vene di mia madre per tenerla in vita.

Osservai il viso di mia madre.

Era sereno, tranquillo.

Non era stato il buio a portarla con se. Ma la luce.

Perchè la sua anima non era destinata all'inferno, ma al paradiso.

Era da tanto che il suo corpo non riposava così.

Adesso aveva l'eternità dinanzi.

Io e mia madre non abbiamo mai parlato molto, e non cambiammo nemmeno nel periodo della sua malattia, ma cominciammo a cercarci con gli sguardi, a stringerci le mani mentre guardavamo un film insieme, a sorriderci silenziose, sorrisi caldi, pieni di speranza che nessuno ci aveva dato.

Ora che la sua presenza fisicha era svanita dalla mia vita, non potevo che continuarla a farla vivere nella mia mente.

Hannah poggiò una mano sulla mia spalla, facendo in modo che io ritornassi alla realtà.

Guardai ancora oltre il vetro che mi divideva dal suo corpo inerme.

Le lacrime non smettevanmo di bagnare le mie guancie.

Non c'era più.

La terra mi mancò da sotto i piedi quando quelle parole iniziarono a tormentare la mia mente.

La paura mi strinse ancora al suo petto e respirai solo aria velenosa.

Mia madre non c'era più.

Hannah si occupò del funerale.

Quando la seppellirono c'eravamo solo noi due.

Io, Hannah e lo spirito di mia madre.

La fotografia che avevo scelto gliel'avevo fatta io il giorno del mio ultimo compleanno: sorrideva, e una ciocca di capelli castani le ricadeva sulla fronte.

Io e Hannah non riuscivamo a guardarci negli occhi.

Ci sentivamo esposte, prive di protezione.

Quando alzai lo sguardo vidi che Hannah stringeva la mano di qualcuno.

Anne mi si avvicinò, sorridendo debolmente.

Le porsi la mano aspettando che la stringesse. Ma le sue braccia avvolsero le mie spalle, abbracciandomi calorosamente.

Io m'irrigidii e non ricambiai. Ero troppo scossa.

Vidi una figura alta seguire quella della signora Styles.

Cosa ci faceva lui qui?

Harry mi strinse la mano, mantenendo lo sguardo basso.

Dopo lui, il signor Styles fece lo stesso.

Restarono sino alla fine della cerimonia.

E la cosa un po' m'infastidiva.

Solo io avevo sofferto, loro erano qui per me.

Perchè gli facevo pena.

E potevano anche andarsene tranquillamente.

Nei giorni che seguirono Hannah mi aiutò a sistemare le cose di mia madre in camera sua.

Voleva che io andassi a vivere con lei, ma le avevo chiesto di poter restare qualche giorno da sola ancora in quella casa.

Over againDove le storie prendono vita. Scoprilo ora