Harry smise subito di cantare, e io in quel momento non desiderai altro che morire.
Come mi era saltato in mente di dire una cosa del genere lì, dinanzi a tutti, quando lui si stava divertendo, al centro dell'attenzione?
Tutti gli sguardi erano puntati sull'Harry pietrificato dalle mie parole: le labbra spalancate, gl occhi sgranati, il colore della pelle più pallido del solito.
Le mani erano immobili intorno al microfono.
Le parole continuavano a scorrere lungo lo schermo ma dalla bocca di Harry non fuoriusciva alcuna nota.
Le mie pupille vagavano impaurite da una parte all'altra della stanza.
Gli amici di Harry spostarono la vista da lui a me, confusi e disorientati.
Sorrisi timidamente, un sorriso forzato ovviamente. Non c'era nulla di divertente in quella situazione.
Mi alzai con calma, incamminandomi verso Harry, che non smetteva di fissarmi meravigliato.
Scossi la testa e lui finalmente riprese a respirare regolarmente.
Aveva trattenuto l'aria nei suoi polmoni fin quando io non riuscii ad afferrare la sua mano e a curvare la testa di lato.
'Hey, Styles, che ti prende?' chiese Zayn, poco lontano da noi.
'I-io..' non riusciva a parlare, continuava solo a fissarmi.
'Stavi andando bene' una ragazza dai lunghi capelli neri e gli occhi azzurri mi sorpassò, raggiungendo Harry, prendendo le sue spalle, scuotendolo.
'Si' si limitò a dire, ma non smise di guardarmi.
'Harry, hey' feci un passo indietro, quando i suoi occhi incontrarono quelli della ragazza, e le sue labbra si incurvarono in un sorriso.
Lui non aveva bisogno di me.Io ero solo un problema, uno stupido guaio che non smetteva di tormentarlo.
Indietreggiai lentamente, raggiungendo di nuovo la poltrona, mantenendo lo sguardo rivolto al pavimento.
Un errore, un maledettissimo errore.Odiavo me, questo bambino, Liam, i dubbi, George Crawford, mia madre. Si, anche lei.
Perchè se non mi avesse abbandonato, se non mi avesse lasciato da sola, forse io sarei riuscita a salvarmi dall'amore. E sarei riuscita a salvare anche lui.
La ragazza dai lunghi capelli neri continuava ad accarezzargli le guance e a guardarlo negli occhi.
Lui non faceva altro che scuotere la testa, tenere lo sguardo basso, e starsene in silenzio.
Poggiai le mani sul tessuto ruvido della poltrona, l'unico modo per riuscire a stare in piedi, mentre osservavo il tutto.
Lo capivo, era sorpreso, spaventato dalle parole che avevo stupidamente pronunciato in quella situazione.
'Hey Emily! Così lo soffochi!' ammiccò Josh, mentre gli altri continuavano a fissare la scena confusi.
'Puoi dirci cosa cazzo di prende Styles? Ci stai facendo preoccupare!' sbottò Zayn, al culmine.
'D-devo parlare i-in privato con Molly' finalmente riuscì a pronunciare qualche parola.
'Oh, okay amico! Potete andare di sopra, in camera mia' ammiccò Josh, indicando le scale.
'Va bene' Emily si arrese, lasciando andare il viso di Harry, per superare la mia figura con indifferenza.
Lui si alzò lentamente, raggiungendomi, senza tralasciare alcuna emozione se non la paura.
Mi fece cenno di iniziare a camminare verso le scale, e seguii silenziosamente il suo consiglio.
Sentivo il suo sguardo e quello degli altri ardermi dietro la schiena. Stavo andando in fiamme, in tutti i sensi possibili.
Salii lentamente le scale, mentre Harry sospirava ad ogni gradino. Mi voltai, ignara di quale fosse la stanza di Josh.
Harry mi sorpassò, non prima di aver puntato i suoi magnifici occhi verdi nei miei.
Raggiunse una porta poco lontana da lui, e quando la aprì, entrando nella camera, lo seguii prontamente.
Era in piedi, di spalle. Il respiro pesante, le mani penzoloni lungo i fianchi.
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Over again
FanfictionMolly Jones ha diciassette anni quando a sua madre è diagnosticato un cancro. Nessuno può/vuole aiutarla. Da quel momento il tumore della madre era il suo tumore. Non avendo il denaro necessario per le cure, decide di vendere il suo corpo. Prostituz...