Primo giorno di vacanza: all'improvviso era il vuoto, un cumulo di ore che non sapevo come riempire, e la solitudine a poco a poco diventava la mia seconda pelle.
Io e Hannah sembravamo i pezzi di una matrioska interrotta, la casa era troppo grande per noi due sole.
Ognuno fingeva di essere occupata con le proprie cose.
Due piccole api, indaffarate e operose, rimaste sole nell'alveare, nessuno ad aiutarle.
Domani ci sarebbe stato il ballo della scuola.
Harry mi aveva invitata, ma non gli avevo mai dato una risposta concreta.
E oggi gli Styles mi avevano proposto di andare a pranzare a casa loro.
Hannah mi aveva convinto ad accettare.
Dovevo ancora distrarmi, secondo lei.
Il Natale era alla porte, e non avevo per niente voglia di festeggiare.
Era da tempo ormai che non sentivo più tra le strade lo spirito natalizio di cui parlano le persone.
Mi vestii velocemente, troppo forse.
Quando mi voltai la testa iniziò a girarmi.
'Potresti anche indossare qualcosa di diverso' la voce di Hannah mi costrinse a puntare lo sguardo sulla mia immagine riflessa allo specchio.
'E' solo un pranzo' scrollai le spalle, accontentandomi dei soliti jeans e della solita felpa.
'Andiamo, fallo per me!' mi sorrise debolmente.
Ero sicura volesse che io indossassi un vestito.
Ma l'ultima volta che lo feci era stata per il compleanno di mia madre.
Mi ripeteva continuamente quanto le piacesse che io apparissi così bella ai suoi occhi in un vestito.
Sbuffai, sfilando la maglia e osservando l'espressione compiaciuta che aveva assunto il viso di Hannah.
'Non ho nulla di abbastanza caldo' cercai una scusa plausibile.
'Non fai così poi tanto freddo, potresti benissimamente indossare qualcosa di estivo con un cappotto. Non penso che dagli Styles non ci sia un camino abbastanza acceso per riscaldare l'ambiente' disse, sicura di sè.
'Ma..' cercai di replicare, ma i suoi occhi brillarono.
Aveva in mente qualcosa.
Un'idea, forse folle, le era balenata per la testa.
E questa cosa mi spaventava.
Lo ripeto: quando Hannah aveva in mente qualcosa, nessuno poteva fermarla.
La vidi scomparire dalla sua precedente posizione.
Il mio nome urlato all'aria attirò la mia attenzione.
Seguii il suono della sua voce, ritrovandomi in camera sua.
'Questo potrebbe andar bene' spiegò, indicando un vestito viola, a giro maniche, lungo sino al ginocchio.
'Potrei morire dal freddo' dissi ironica.
'A tua madre sarebbe piaciuto' ammise con un fil di voce.
Si, a mia madre sarebbe piaciuto.
Su questo non c'erano dubbi.
L'immagine del sorriso che le adornava il volto si formò all'interno della mia mente.
Annuii, seguendo il suo consiglio.
I capelli, piastrati qualche minuti prima, caddero perfettamente sulle spalle.
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Over again
FanfictionMolly Jones ha diciassette anni quando a sua madre è diagnosticato un cancro. Nessuno può/vuole aiutarla. Da quel momento il tumore della madre era il suo tumore. Non avendo il denaro necessario per le cure, decide di vendere il suo corpo. Prostituz...