Happy New Year!

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Harry era stato il primo e l'unico ragazzo che avessi mai portato a casa mia.

Quando mi costringevo a vendere il mio corpo, era sempre a casa del ragazzo a cui mi concedevo.

Mia madre sperava che un giorno le avrei fatto conoscere qualcuno che si sarebbe preso cura di me, come avrebbe dovuto fare mio padre.

Ma il suo desiderio non si è mai avverato.

Dopo la chiacchierata di due giorni fa, durata ben due ore, Harry mi riaccompagnò da Hannah.

In quei due giorni mi chiese se avevo voglia di passare il Capodanno con lui.

Non me lo feci ripetere due volte.

Cacciai la scusa di un invito a cena a casa di una delle mie tante amiche immaginarie, e Hannah non ebbe problemi.

Anche perchè sapeva che mi sarei annoiata a morte a trascorrere l'ultimo giorno dell'anno in compagnia dei suoi amici e delle sue sorelle.

Le conoscevo, erano simpatiche. Ma una ragazzina di diciassette anni di sicuro non si sarebbe messa a discutere di lavoro, marketing e dei problemi che affliggevano quelle casalinghe disperate.

Ieri sera, dopo aver preso un'aspirina, mi addormentai profondamente.

Quando mi svegliai erano le due del pomeriggio, ed Hannah non era in casa. Troppo occupata con i preparativi per la cena.

Mi sentivo spossata e avevo i muscoli indolenziti.

Ma più di tutto era quel pugno e quel calcio nello stomaco a farmi ancora male. In tutti i sensi.

Mi sollevai appena sui gomiti e vidi che sopra la sedia della scrivania c'era la mia borsa. L'afferrai e presi il cellulare: un messaggio.

Deglutii, leggendo il nome di Liam illuminarsi sullo schermo.

Da Liam:

Mi dispiace per l'altra sera piccola, ma dovevo punirti in qualche modo. Ci vediamo al ritorno a scuola ;)x

Mi chiesi cosa ancora avrei il coraggio di fare con lui.

Solo il pensiero di ritornare a scuola e rivedere Liam mi gettò nel panico.

Mi sentivo indifesa, schiacciata dalla paura. 

Se mia madre fosse stata ancora qui, mi avrebbe fatto il terzo grado e avrebbe già chiamato tutte le mie compagne per sapere la verità.

Se lei fosse qui io non starei così immobile in questo letto di paura.

Mi lasciai ricadere sui cuscini e mi sentii disperata e vulnerabile.

Arrivò Hannah.

Dopo i saluti urlati all'aria, sentii i suoi passi avvicinarsi alla mia porta.

Bussò piano ed entrò senza ricevere una risposta.

Solo a vederla scoppiai in lacrime, stanca di tutto e di tutti.

Lei si sedette sul mio letto e mi abbracciò forte.

Mi ripeteva all'orecchio che tutto sarebbe andato per il verso giusto. Ma lei non sapeva, non immaginava.

'Se vuoi, stasera restiamo a casa noi due da sole' propose, con me ancora stretta.

'No, no, ho bisogno di stare anche un po' con le mie amiche' dissi, facendomi cullare.

'Va bene, ma sai che per ogni cosa sono qui' ammise.

Non mi chiese niente, mi tenne così e basta.

Ma non servì ad allontanare l'angoscia, la disperazione di due giorni fa e di tutti questi mesi.

Over againDove le storie prendono vita. Scoprilo ora