Un sogno, una brutta sorpresa e una ragazza dagli occhi viola

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Una distesa bianca.

Un'immensa distesa bianca è la prima cosa che vedo appena apro gli occhi, appesantiti dal sonno. Intorno a me c'è solo il più totale e sconfinato nulla.

sento le gambe muoversi da sole, iniziando così a correre lungo la desolazione che mi circonda.

Non so che cosa stia succedendo.

Dove sono?!! Che cosa mi sta succedendo?!!

Non ho mai fatto uso di droghe e non vedo il motivo per la quale qualcuno debba drogarmi, ma ora come ora mi sembrerebbe la spiegazione più plausibile.
Poi mi rendo conto che tutto questo potrebbe essere opera del mio inconscio; per cui devo star sognando, eppure cavolo, è un sogno davvero molto sentito.
Improvvisamente sento una voce.

È una ragazza e mi pare così familiare, eppure sono certo di non averla mai sentita. Sò però che appartiene a qualcuno di importante e il suo nome mi pende dalle labbra ma non riesco ad afferrarlo. Come se mi fosse stato sottratto.

Inizialmente era un leggero sussurro, quasi non si capiva quello che diceva, come quando provi a comprendere il vento durante una folata.

Poi inizia a farsi sempre più forte diventando un urlo disperato: Sta usando tutto il fiato che ha in corpo, solo per chiamare il mio nome.

"GARFIELD AIUTO!!!"
Poi sotto i miei piedi appare il vuoto; una pozza buia della quale non si riesce a vedere il fondo. La paura si prende gioco di me e il terrore di cadere è così forte che mi fà formicolare la pancia, ma quando sento il terreno staccarsi dai miei piedi e iniziare la caduta una mano delicata mi afferra. Non riesco a vedere il volto della mia salvatrice, anche se il contatto con la sua mano mi riporta quella forte convinzione nel sapere l'identità della ragazza, ma niente; nessun nome, nessun ricordo:

"forse perche devi ancora viverlo"

un leggero fruscio pronuncia queste parole nella mia testa, ma non è la stessa persona a parlare.

Ciò che avviene dopo mi sconvolge non poco: una migliaio di immagini mi passano davanti alla velocità della luce e non riesco a capire niente. Un forte mal di testa mi pervade e io non riesco a distogliere lo sguardo dal turbine di figure che mi passano davanti, a volte rischiando anche di investirmi. non riesco nemmeno a capire cosa raffigurano e come sottofondo c'è sempre quella dannatissima voce, che continua ad urlare la stessa cosa.

"GARFIELD AIUTO!! ATTENTO! NO! DIETRO DI TE!!!"

Poi il buio.

Il suono della sveglia mi riporta alla realtà, facendomi trovare in un bagno di sudore.

Wow! ma da quando faccio sogni del genere?

Meglio controllare la data di scadenza del latte di ieri sera.

Vado subito a farmi una doccia per togliermi del tutto la sonnolenza, accorgendomi che mi converrebbe anche sbrigarmi visto che tra meno di 5 minuti dovrei uscire di casa; se arrivo in ritardo quella serpe in menopausa della preside potrebbe anche scegliere di prolungare la mia punizione, anche se già di per sè non ha una fine.
Esco da casa di corsa senza neanche fare colazione e vado verso la fermata dell'autobus, che riesco a prendere a pelo; nonostante sia quasi sempre in ritardo oggi era in perfetto anticipo, tanto per iniziare bene la giornata.

Fortunatamente le lezioni si svolgono molto velocemente ed ho avuto anche il tempo di prendermi un po' di caffè al bar davanti alla scuola, prima di iniziare la giornata.

DIETRO LE QUINTE DELLA MIA VITAWhere stories live. Discover now