Con la brutta piega che stava pendendo quella conversazione, sono grata a chiunque abbia fatto cadere lo scatolone. Ora lo vedo, davanti ai miei piedi, mentre mi guardo intorno alla ricerca di una possibile traccia di presenza umana; sarà pure un po' affrettata come teoria, ma spero con tutta me stessa che nessuno degli stupidi uomini di mio padre abbia avuto la brillante idea di prendere iniziative. Sebbene non ce ne sia motivo, non capirò mai cosa passa per la testa di quelli scimmioni e se così fosse dovrei mettermi a convincerli, con le buone o con le cattive, ad andarsene.
Sento dietro di me la presenza del biondino; se prima era insopportabile, ora è insostenibile. Non ho la minima idea del motivo per la quale abbia deciso di interessarsi a me, ma spero che finisca in fretta. Non mi è mai piaciuta l'idea di coinvolgere qualcuno nella mia vita privata; con fatica mi sto abituando alla presenza costante di Kori e gli altri, infatti sono stata molto titubate nel sapere che un nuovo ragazzo della sua fama sarebbe entrato nel gruppo. Dagli altri sembra ben accettato, ma è sempre difficile imparare a fidarsi degli altri dopo che hai passato una vita a convincerti che non te lo puoi permettere. Non ho mai avuto la possibilità di scegliere se fidarmi o no di qualcuno, di solito era sempre scritto in un fascicolo e mi sento in dovere di proteggere la mia nuova famiglia da delle possibili minacce. Garfield al momento ne rappresenta una, forse minima, ma pur sempre presente; per cui ho ancora le mie diffidenze.
Poi percepisco un'ombra muoversi da dietro un telone. Mi metto in guardia e con cautela mi avvicino, pronta a tirare fuori il pugnale dall'elastico dei pantaloni. L'ombra si è immobilizzata e sembra fissarmi dall'altra parte del telone, ma non si muove. Mi avvicino definitivamente e con uno scatto scosto il telo e mi butto a capo fitto addosso all'ombra, che risulta essere molto più piccola e pelosa del dovuto. Mettendo a fuoco la situazione mi ritrovo con in braccio un gatto dal folto pelo grigio, forse un po' in sovrappeso.
"Rachel tutto bene?"
Di tutta risposta esco dal nascondiglio del micio e mostro a Garfield la mia vittima; sia lui che il gatto sembravano molto scossi, poi quest'ultimo inizia a lottare per scendere dal mio grembo.
"ho trovato l'intruso"
Glielo porgo definitivamente e sembra tranquillizzarsi con le coccole del ragazzo; noto il collare di cuoio rosso, ma non faccio in tempo a leggere che scompare sotto il folto pelo.
"sembra che tu gli piaccia"
Noto infatti che il volto del getto si fa molto più giocoso, rispetto all'attimo di terrore che prima lo dominava.
"lo conosci?"
scrolla la testa, molto preso dall'intrattenere l'intruso.
"sul collare però c'è inciso un numero di telefono, magari è il proprietario"
Non faccio a meno di pensare a quanto ora assomigli ad un bambino che ha appena trovato il cucciolo dei suoi sogni: gli brillano gli occhi mentre faceva le coccole al suo nuovo amico; e il gatto ricambiava compiaciuto facendo le fusa.
"ho sempre avuto un forte legame con loro; tutto quello che so, lo devo ai miei genitori"
Una punta di rammarico si sente nella sua voce.
Una delle cose che non avevo ancora scoperto su di lui erano i rapporti che ha con suoi genitori;
"in che senso?"
Lui mi guarda, sorridente.
"erano dei biologi molto famosi; Studiavano gli animali, per farla breve."
Temo di aver toccato un tasto dolente.
"erano?"
"sono morti quando avevo 10 anni"Il velo scuro dell'ultima volta si alza nel suo sguardo, rovinando il limpido azzurro dei suoi occhi. Mi sembra così strano che una persona così solare, così felice, possa aver avuto un passato così difficile; perdere i genitori a quella età è come distruggere le basi di un palazzo. Come fa ad affrontare tutto con un sorriso, quando in cambio la vita gli ha distrutto ciò che aveva di più caro? Forse è più forte di quello che credevo, forse non il bambino irresponsabile che vuole far credere di essere; magari, anche lui come, indossa una maschera.
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DIETRO LE QUINTE DELLA MIA VITA
Fiksi PenggemarRachel è una ragazza che come tanti ha una vita difficile, ma come pochi questa influisce, in modo grave, sulle sue decisioni. Scelte che la ragazza non ha mai potuto prendere in totale autonomia perché qualcosa di più grande la blocca, perché come...