In teatro

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È finalmente arrivato il venerdì. il giorno della settimana forse più agognato da ogni studente del mondo; una delle tante cose che tiene uniti tutti noi ragazzi americani. Si respira un'aria davvero diversa durante questo giorno della settima ed è impossibile non sentirlo quando perfino l'autista dell'autobus ti saluta, chiamandoti per nome, nonostante tu sia certo di non averglielo mai detto.

Con il sole che splende alto nel cielo, pronto ad illuminarti la giornata, perfino questo vecchio catorcio sembra quasi sicuro, e non perche durante tutto il tragitto si è fermato solo due volte (record memorabile, l'anno scorso il minimo è stato quattro), ma perche l'autista non ha rischiato di investire nessuno, per tutti i quindici minuti di tragitto. Appena scesi sembravamo tutti un pò scossi, infatti sono sicuro di aver visto delle persone che si rifiutavano di scendere convinti che in realtà non fossimo affatto arrivati. Il viaggio era stato troppo normale, ma chi sono io per poter giudicare la bellezza del venerdì? A quanto pare l'unico che non avrà la possibilità di goderselo.

Stava andando tutto bene; non avevo combinato troppi danni evidenti, nessuno mi aveva minacciato di farmi del male ed ero quasi felice di andare a teatro, ma l'attimo si distrusse in un secondo.

È passata una settimana da quando ho iniziato il corso di teatro e per ora è andato tutto bene; i ragazzi sono simpatici e ho già un certo affiatamento con Victor e Kori; con Dick invece devo ancora rompere il ghiaccio, ma grazie a Kori sono sicuro che diventeremo buoni amici. È difficile sopravvivere al mio fascino, dopotutto, a parte Rachel, ma lei è un caso a parte.

Lo ammetto forse non mi sto impegnando abbastanza per farmela amica, ma a volte è davvero irritante il fatto che abbia sempre ragione. Ammetto che le nostre conversazioni sono molto aumentante dall'ultima volta, ma tra un urlo e l'altro non riesco a capire se sto facendo progressi o se sto solo tornando indietro, il che sarebbe molto imbarazzante perché ho praticamente iniziato da zero e sono ancora allo stesso livello. Il problema è che neanche lei collabora molto; diciamocelo, posso essere irritante quanto vuoi, che se mi urli addosso per ogni minima cosa non aiuti di certo.

Ammetto anche che forse sto diventando leggermente ossessionato da questa cosa e me ne sono reso conto solo quando ormai era troppo tardi; dico solo che quel giorno ebbi l'assoluta certezza che il latte macchiato non era il suo genere di bevanda, perche gran parte di quello finì addosso ai miei vestiti e sul suo portatile; devo però dire che sono stato fortunato perche gran parte delle sue minacce mi fecero capire che oltre a lanciarmi addosso la bottiglia aveva anche intenzioni di infilarmelo in parti dove non dovrebbe entrare nulla. Per un attimo pensai che volesse farlo davvero, ma sono stato salvato dalla ferrea presa di Kori, che distrasse il mio boia il tempo necessario per far calmare le acque. È stato un momento terribile, ma almeno ora ho la certezza che si ricorderà di me.

Mente mi perdo in questi ricordi sento squillarmi il telefono, segno che mi era appena arrivato un messaggio. Il numero era quello di Victor:" Gar di alla Arden che oggi non vengo. Ho un brutto raffreddore, che mi sta uccidendo. Ricordami anche quando sarò sotto terra amico, addio"

Sarà difficile una lezione con la Arden senza Vic, ma sento che nulla potrà abbattere il mio umore oggi; sicuramente troverò qualcun'altro con la quale scherzare durante le pause, tipo Kori; lei mi pare il tipo di sostituto adatto e magari riuscirò a storcere qualche parola a Rich, inoltre Karen mi aveva promesso qualche informazione su dei nuovi pezzi di ricambio per la moto.
Rispondo al messaggio e pieno di positività e buoni propositi entro dentro la sala, ma appena varco la soglia percepisco che qualcosa non va. Rachel e la Aden stanno parlottando davanti al palco e la ragazza non sembra per niente contenta. Quello che le sta dicendo deve essere davvero sconvolgente perché è questo che dice l'espressione della ragazza, di solito sempre molto neutra. Si accorgono di me solo quando la porta si richiude alle mie spalle, facendo eco per tutto il teatro.

DIETRO LE QUINTE DELLA MIA VITAWhere stories live. Discover now