I was scared.

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(Febbraio 5 2039 6:45)
«Prova numero 6, pompa del thirium compatibile, numero 3939jg, le altre pompe non erano abbastanza potenti, o troppo.» disse Lauren appuntando tutto sul suo quaderno «Questa sul paziente dovrebbe andare meglio, purtroppo lo sparo si è avvicinato più di quanto pensassi al tubo della pompa del thirium, e quindi sono costretta a dover cambiare tutto l'apparato, siccome sarebbe rischioso cambiare solo il tubo, visto che è un prototipo.» continuò mentre scriveva gli appunti, posando poi il quaderno e collegando i fili.
D'un tratto connor saltò dal bancone come se fosse preda di un grave mancamento d'aria.
Lauren diventò subito felice, ci era riuscita, dopo tutte quelle prove, finalmente era riuscita a far stare meglio l'androide, un instante dopo, mentre lauren gli porgeva una bottiglia piena di thirium sterile e pronta a riempire l'androide del sangue blu perso, improvvisamente Lauren si trovò con la schiena rivolta verso il muro, con connor con la pancia ancora aperta e senza ologrammi della pelle, con un occhio rosso e ancora del thirium che colava, restante dell'operazione subita, che la teneva per la gola in una potente morsa delle proprie mani.
«C-Connor! Che stai- AAAH! Fai male! Hank! Hank! Aiutami!» urlò la ragazza, ma del tenente nemmeno l'ombra. Quindi Lauren iniziò a dimenarsi dando dei calci nei tavolini accanto a lei, provando a far spostare anche di poco l'androide, che ormai sembrava essere impazzito «Connor! Sono io! L-La... u... ren...» disse la ragazza svenendo per l'aria bloccata dall'androide.

Qualche instante dopo, l'androide realizzò cosa stesse succedendo, lasciando subito la ragazza, a quanto pare stava ripartendo da dove aveva iniziato, non notando il luogo e lauren.
«Oh nonono! Lauren! Lauren! Ti prego, svegliati!» urlò l'androide, mentre Hank entrò nella sala, guardando Lauren distesa a terra e connor che... beh, in quello stato non poteva sembrare di certo una brava persona, nudo, con la pompa del thirium che si vedeva, thirium sparsi ovunque... «Lascia stare immediatamente la ragazza, connor! Non mi sarei aspettato di vedere un mostro invece di connor! » urlò il tenente, puntando la pistola verso connor «H-Hank! No per favore! Non avevo intenzione di farlo! Io non sapevo cosa stesse succedendo! Credevo che fosse ancora Zlatko! Ho avuto una crisi! Non intendevo farle del male! Dico davvero!» urlò connor in preda al panico, iniziando a tremare «Ho avuto paura!!» urlò quella frase, facendo abbassare la pistola ad Hank, facendo avvicinare l'uomo all'androide «Ho avuto paura, per me e per Lauren, avevo paura di... di...» disse connor mentre guardava la ragazza svenuta su quel pavimento freddo «non dirlo. Per favore. Non dirlo.» disse Hank con tono serio, abbracciando connor «... devo aggiustarmi. C'è del thirium... vero?» chiese connor guardandosi intorno, dirigendosi verso il bancone iniziando ad aggiustarsi, mentre leggeva il quaderno degli appunti di lauren.
«si è impegnata tanto, da quello che vedo.» disse connor accennando un sorriso, mentre Hank portava Lauren nella sua stanza, fin troppo rosa per un uomo di 50'anni fissato col jazz e con il metal.
«Ci ha messo tanto tempo, e abbiamo rischiato brutte cose.» disse Hank entrando di nuovo nel piccolo laboratorio «Si... infatti, sto leggendo i suoi appunti, sarebbe perfetta per la cyberlife, potrebbe essere ai livelli di Kamski...» continuò l'androide, sospirando «peccato che il padre odi gli androidi, mi meraviglio di come sia riuscita a convincerlo a venire a Detroit da Chicago.» continuò, venendo scrutato da Hank «Quindi conosci il capitano Allen?» chiese l'uomo «si, lo incontrai la prima volta nella mia prima missione» disse alzandosi dal bancone e dirigendosi verso la porta «E poi, lo incontrai di nuovo quando... credevo che Amanda e la cyberlife stessa non stessero usando.» disse abbassando lo sguardo «Oh... capisco... ma ora va bene, ci sono io, sumo, Lauren...» disse Hank «ora, va da lei. Sta nella sua stanza.» Hank guardò l'androide accennando un sorriso «Vorrà sicuramente vedere come funziona un androide che è riuscito a salvare,  che quando lavorava come tirocinante alla cyberlife fece non pochi casini.» affermò iniziando a ridacchiare «Come lo sai? Te lo ha detto lei?» chiese ingenuamente connor, guardando l'uomo, ma non capendo «Ehi, faccio anche io le mie ricerche. Sono un detective dopotutto.» rispose «Uno dei migliori, modestamente. E ora, va da lei, connor.» continuò trascinando l'androide ancora confuso verso la stanza di lauren, che riposava sul suo letto, una stanza dove il rosa era il colore che dominava lì dentro, seguito da una massa di peluche e luci appese ovunque, mentre in un angolo risiedeva una grande libreria, piena di fumetti e libri, enciclopedie e manuali, una ragazza abbastanza studiosa, si potevano intravedere anche i diversi arrestati di svariati corsi e scuole.
E sulla scrivania, dietro il computer, risiedeva una cornice con una piccola foto di famiglia all'interno, un cane, il capitano allen e Lauren.

«Lauren? Sei sveglia?» chiese l'androide iniziando a tremare, aveva paura di una reazione di Lauren, non sapeva cosa gli aspettasse, non ne aveva idea, aveva solo paura, ed un enorme massa di preoccupazione stava iniziando ad apparire nella sua mente «L-Lauren...? Svegliati... per favore...!» disse l'androide guardando la ragazza in modo sempre più preoccupato, Lauren era una delle ultime persone al quale voleva ferire. «... ti prego, dimmi qualcosa!» chiese urlando mentre stringeva i pugni «...Se la luce è veloce... perché il buio arriva prima...?» chiese ironicamente la ragazza «lauren! Oh dannazione, credevo che ti fosse successo qualcosa di brutto!» urlò l'androide con aria preoccupata
«Ehi... sto... bene. Mi manca un po' d'aria, ma nulla di rotto.» affermò la ragazza accennando un sorriso per far calmare connor che ormai sembrava essere partito.

Spazio autrice:
Spero che quest'altro capitolo possa piacervi!
Ho pronto anche un mini bonus

Tranquilli tutti, connor è vivo e più deviante di prima.(?)

•~Ricordatevi di lasciare una stellina ed un commento!~•

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