I can do it

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Passò una settimana dopo il nuovo incontro di Lauren e Connor.
Lauren passò ogni giorno bloccata su quel letto di ospedale, Kara cercò in tutti i modi di trattenere Marie, ma non funzionava spesso.

«Lauren, riesci ad alzarti?» chiese conan, guardandola «Si! Ti prego, portami da Connor! Io...» Lauren venne interrotta dall'androide, che scosse la testa, guardandola serio «Lauren, mi servi per capire chi fossero quei due androidi.» rispose conan, dando un portatile a Lauren «Sei l'unica oltre ad Elijah, che può accedere ai database sensibili della Cyberlife, non possono accedervi nemmeno gli ingegneri più veterani.» affermò l'androide, sedendosi sul lettino «Poi mi prometti che... andiamo da lui?» chiese la ragazza, sospirando «Lauren, di Connor se ne sta occupando kamski, non è il tuo lavoro, ci ha creati lui, saprà sicuramente come risolvere il problema e ripristinare tutto» affermò convinto conan, mentre gavin li osservava nel corridoio, dietro la finestra della stanza «Ma Conan! Io so come aiutare!» esclamò Lauren, stringendo i pugni «Per favore Lauren, cerca di capire. È importante ciò che ti ho chiesto, di Connor ne parleremo più tardi!» insistette l'androide, gli occhi grigi dell'androide si scagliarono in quelli marroni della ragazza, che sospirò sonoramente, iniziando ad usare il portatile dato poco prima.
Dopo una decina di minuti, Lauren osservò l'androide «Sono dentro. Dimmi il nome dei biocomponenti, quelli che hai trovato negli androidi.» rispose, mentre conan inserì i codici modello dei vari biocomponenti che avevano gli androidi, analizzati da conan prima di attaccare. «Uhm... non sembrano essere tanto pericolosi, hanno usato dei pezzi scarsi, parecchio, anche. La precisione della mira è del 78 percento. Nonostante la mira di un androide medio va dagli 85 al 100 percento.» affermò Lauren, continuando a cercare «E... alcuni pezzi sono anche di prototipi passati. Chi li ha creati deve lavorare alla cyberlife da parecchio tempo.» continuò, per poi fermarsi, guardando poi l'androide «P... posso... vederli?» chiese la ragazza, con tono titubante, pensare ai due androidi ormai le faceva avere i brividi, Lauren non dimenticherà mai facilmente tutto il sangue colato dal suo viso, e le loro urla divertite. «C'è però da capire come abbiano fatto ad impazzire, saranno devianti, sicuramente, ma... Deve esserci già un algoritmo sballato di suo. Probabilmente chi li ha creati, aveva realizzato questo piano nel migliore dei modi, ma perché attaccare me?» chiese infine Lauren, alzando la testa verso il soffitto «Beh, probabilmente volevano saperne su di te, essendo la figlia di kamski, hai appunto accesso a dati sensibili, quindi...» conan non finì la frase, venne interrotta da Lauren che guardò l'androide sorpresa «No! No! Dicevano il nome di mia madre! Evidentemente non sanno nulla...!» esclamò Lauren, guardandolo, mentre conan accennò un sorriso «Beh, credo che dovremmo discuterne con loro in prima persona. Tu... te la senti, Lauren?» chiese Conan preoccupato, osservandola. Lauren annuì, sorridendo appena «Riusciremo a capire cosa stia succedendo!» affermò convinta.

«Hank!» esclamò Connor, entrando nella stanza, mentre conan e Lauren si voltarono verso Connor «C-Connor...!?» Lauren lo guardò stupita, conan invece era confuso «Non stavi con Elijah, Connor?» chiese l'androide, mentre Connor scosse il capo «No, Elijah mi ha rilasciato, ha detto... che il mio processore era distrutto e il cloud non poteva essere ripristinato, siccome non ho eseguito alcun backup. È parecchio strano siccome...» Connor venne interrotto da Lauren, che provò ad alzarsi con fatica, venendo aiutata da conan. Una volta avvicinata a Connor, Lauren sbottonò la camicia dell'androide, il che la stava guardando con uno sguardo a disaggio, arrossendo appena «Signorina kamski, non... non credo che questo rientri nelle mie istruzioni...» mentre Lauren lo guardò con determinazione, aveva dimenticato per un attimo che era lei a salvare personalmente il cloud dell'androide, e aveva disattivato il salvataggio nei server aziendali, usandone uno personale «Ma certo!» affermò Lauren, premendo sull'addome di Connor, il che fece aprire uno sportellino, contenente parte dei biocomponenti «Deve essere qui!» ridacchiò Lauren, prendendo dal fondo della carcassa dell'androide, una piccola chiavetta «C-cosa... cosa è?!» domandò confuso e preoccupato Connor, mentre Lauren sorrise «Ecco, ci stavo lavorando da un po', e beh, questa è una piccola cosa... mi serve per accedere al server! Ma... non posso farlo finché non siamo in fabbrica. Conan, puoi dire che sto meglio? Per favore...» chiese Lauren, richiudendo Connor, e chiudendo anche la camicia, il che fece aggiustare istintivamente la cravatta di quest'ultimo «Lauren... non credo che io possa aiutarti...» sospirò conan, mentre Lauren sbuffò «Ti prego! Fallo per me, conan!» chiese Lauren, facendo i classici occhi dolci da bambina, che, se fosse stato qualcun altro, non avrebbero avuto effetto sull'androide, ma ormai era importante. «E va bene, parlerò con il dottore, aspettate qua.» sospirò conan, mentre Lauren lo abbracciò «L-Lauren... I-io-» Conan arrossì voltando di poco lo sguardo imbarazzato, per poi lasciare la ragazza ed uscire.
«E quindi... Stai risolvendo il caso con loro, non è così?» chiese gavin, con le braccia incrociate, osservando l'androide «Tu hai rifiutato. Quindi me ne occuperò da solo.» rispose prontamente conan «Phck.» sbuffò Gavin, facendo per andarsene «Gavin? Che ti prende? Sto bene, non mi è successo nulla» conan guardò confuso gavin, che lo prese per il colletto strattonandolo al muro, nonostante fosse qualche decina di centimetri più basso «Non è successo nulla? NON È SUCCESSO NULLA!?» urlò Gavin «Potevi rimanerci tu al posto di Connor! Cristo, perché fai così!? E se ti avrebbero sostituito e non potevi riavere la memoria!? Lauren può, perché se ne occupa lei! Ma io!? Ti avrei perso!» continuò gavin, mentre alcune lacrime cadevano sul suo viso, mentre conan si staccò da gavin, per abbassarsi al suo livello di altezza «Gavin, lo sai che sono più veloce e più forte rispetto a Connor. Non mi sarebbe mai successa una cosa del genere.» sospirò conan, mentre gavin continuò a guardarlo male «E se fosse successo!?» esclamò gavin, voltandosi, mentre il suo volto continuava a piangere «Beh, la memoria sarebbe rimasta alla cyberlife, e verrebbe caricata. La mia memoria viene salvata in tempo reale su un mio successore, quindi ogni volta che muoio, si riparte da dove mi ero fermato.» sostenne freddo conan, mentre gavin voltò di poco lo sguardo verso l'androide, per poi sbuffare «Ora possiamo andare? Se non si fa in tempo la memoria inizierà a salvare ciò che Connor sta vivendo ora. Abbiamo ancora poco tempo.» continuò l'androide «Quanto, all'incirca?» chiese Hank, intromettendosi tra i due «Abbiamo tre ore e ventidue secondi. Non è poco, contando il traffico e le tempistiche di attesa degli ospedali. Ah e, tornare qui, prendere Lauren e Connor, portarli alla cyberlife, e riparare Connor.» rispose Conan, mentre Hank annuì «Vado a parlare io, voi contattate Elijah per fargli preparare... tutte quelle cose informatiche che fate voi.» rispose Hank, avviandosi verso l'accettazione.

Spazio autrice:
E come avevo detto, le cose possono sempre migliorare UwU)/

Teoricamente Connor si, può tornare, e si, Lauren ha una pen drive nell corpo di Connor.
Altro che "mostro nell'armadio" Lauren ha un computer in un'altro computer.(?)

E niente, spero che possa piacervi!
Sto uscendo piano, piano, piano, piano, dal blocco! (Finalmente, direi!)
Purtroppo scusatemi se i capitoli possono sembrare corti, o se non posto per determinate ore, ma ho già detto, sto uscendo parecchio lentamente dal blocco!
Quindi spero che mi vogliate ancora bene UwU

•~Ricordatevi di lasciare una stellina ed un commento!~•

Detroit:Become AliveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora