Who are them? Parte 2

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«Lauren!!» urlò Elijah tendendo la mano verso Lauren, che veniva portata sempre più lontana dalla zona «Papà!!!» urlò Lauren dimenandosi, riuscendo così a lasciare la presa di uno degli androidi, mentre Lauren cercava di correre verso Elijah uno degli androidi riprese Lauren, per poi salire entrambi gli androidi con Lauren su un elicottero.

(Febbraio 8 2040 20:34)
«Informiamo i cittadini di Detroit dell'attuale aggiornamento della situazione della Co-CEO, Lauren Kamski, sparita durante l'assalto di alcuni androidi, non si sa se fossero devianti o meno, ma da ciò che è stato scoperto dalla polizia di Detroit, che gli androidi non fossero provenienti dalla CyberLife, possibile attacco dei paesi della Cina e della Russia?» Connor dopo poco spense la TV, sbuffando sonoramente «Dannazione! Lo sappiamo! Lo sappiamo! Lo sappiamo! Lo sappiamo!» continuò a ripetere Connor come un disco rotto, mentre teneva le mani tra i capelli, ed alcune lacrime scendevano sul suo volto, erano passati alcuni giorni dall'assalto, e Connor lavorò ogni secondo per capire dove Lauren si trovasse, assieme ad Elijah stavano cercando di trovare gli androidi, non riuscendoci a pieno nel loro intento. «Connor... Calmati, la troveremo, lo sai benissimo» hank provo a confortare l'androide, appoggiando una mano sulla spalla di Connor, che era ormai a livelli critici di stress.

«V-vi prego... non... non c'entro nulla...» disse Lauren, ansimando, mentre le gocce di sangue continuavano a scendere dal naso e dalle labbra rotte, mentre gli androidi continuavano a urlarle contro «Tu hai distrutto rA9! Ci hai impedito di credere! Ci hai impedito di essere vivi!» urlarono gli androidi con una voce estremamente robotica, rispetto a quella degli androidi della cyberlife «Per favore, dico davvero! Lasciatemi stare!» urlò Lauren, dimenandosi su quella sedia, mentre le lacrime salate si mischiarono a quel sangue amaro che colava sempre più copioso sul suo volto. Entrambi androidi si parlarono in modo telepatico, per poi ghignare ed andare via.
«Mamma... Se devo morire ti prego fa che succeda in fretta... ho paura...» disse Lauren a bassa voce, singhiozzando, tenendo la testa bassa, mentre il sangue ormai stava colando da giorni, e sembrava che stesse per andare verso una morte lenta e dolorosa. Il motivo? Nemmeno lei lo sapeva. Quegli androidi non erano normali, non erano della cyberlife, non poteva sapere il modello, il software, per lei era qualcosa di nuovo. Gli androidi erano molto più robotici che umani come quelli della cyberlife. «Da che nazione provenite!?» urlò Lauren, sperando in una risposta da parte dei due, ma nulla. «Perché mi accusate?» continuò Lauren, non ottenendo di nuovo alcuna risposta «Se vi serve una mano... posso aiutarvi! Ma vi giuro, non ho fatto nulla!!» insistette Lauren, guardandosi in torno, ma c'era solo lei in quella stanza vuota, senza finestre, e buia.

«Ma certo!» un colpo di genio colpì in pieno Connor, che si alzò dalla sedia «Connor a cosa pensi?» chiese Hank, mentre osservava l'androide «Hank, chiedi a Kara di tenere ancora per un po' Marie, andiamo a caccia di devianti.» un sorriso si fece spazio sul volto di Connor, colmo di determinazione nel trovare gli androidi.

Connor e Hank si trovarono in un deposito-discarica, mentre Hank rimase in macchina, Connor si avviò verso l'interno del posto, osservandosi attentamente attorno.
C'erano tanti container, e parecchie carcasse di androidi, e pezzi inutili. Connor si avvicinò ad uno dei container, entrando in esso. All'interno c'erano un tavolo, una corda, ed una piccola lanterna. Connor rabbrividì alla vista di quella roba, sperava davvero tanto che Lauren non fosse ancora passata per quel container.
Connor continuò nella sua ricerca, entrando ed uscendo dai diversi container, uno più spaventoso dell'altro. Macchinari come quelli della cyberlife ormai mezzi distrutti, androidi poco più che distrutti che camminavano per il posto, Connor sperava che non fosse li Lauren, sperava che il suo intuito si stesse sbagliando.
Purtroppo, le sue teorie vennero confermate quando sentì un urlo provenire da uno dei container, la voce era familiare, era quella di Lauren.
«Lauren...!» sobbalzò l'androide, cercando di percepire da dove provenisse l'urlo, qualche istante dopo, ci fu un'altro urlo da parte di Lauren, stavolta era più vicino, ma più distrutto, spezzato. Connor corse per tutta la zona cercando di fare quanta più attenzione a non essere preso dagli androidi rotti, e a fare attenzione a cercare di capire da che parte provenissero le urla, sempre più insistenti e distrutte.

Pochi secondi dopo, Connor controllò l'ultimo container, scoprendo che le urla provenissero li.
Prima di entrare, controllò se avesse portato con lui la pistola.
Prima di entrare, qualcosa gli toccò la spalla, il che fece sobbalzare Connor, puntando la pistola contro qualunque cosa lo abbia toccato. «Ma dai, Connor, ti facevo più coraggioso.» Disse Conan, parlando in modo telepatico con Connor, lasciando quest'ultimo sorpreso «Anche io e gavin stavamo indagando sulla situazione, Fowler ci aveva ingaggiato il caso, ma gavin ha rifiutato, quindi appena ho detto al capitano che ve ne stavate occupando voi due, mi sono sentito in dovere di aiutarvi.» continuò l'androide, accennando un lieve sorriso sul suo volto.

Pochi istanti dopo Conan e Connor vennero riportati alla realtà da un ultimo urlo di Lauren, il che fece spalancare di forza la porta del container da parte dei due androidi detective, puntando entrambi la pistola contro i due androidi «State fermi, mettete le mani bene in alto! E non provate a scappare, non esiteremo a spararvi e a farvi analizzare dalla cyberlife!» urlò Conan, mentre Connor osservò Lauren, trovandola nelle gravi condizioni in cui era rimasta. Connor si morse un labbro, il suo viso si riempì di rabbia, il che si buttò immediatamente sui due androidi, mentre i due androidi dalla nazionalità e modello sconosciuto, iniziarono ad attaccarlo, ed uno di loro colpì sia Lauren che Connor, Lauren, venne colpita parecchio vicina verso un polmone, mentre Connor, dritto in fronte, mentre poi lo stesso androide si sparò sotto il mento.
Conan non esistò a sparare all'altro androide, per poi prendere immediatamente Lauren e Connor, chiamando i rinforzi.
Mentre Lauren venne portata in ospedale, e Connor alla cyberlife, dove stava per essere aggiustato da Elijah, che era al corrente della situazione, essendo stato avvisato da Conan prima di agire.
Ormai era iniziata una corsa contro il tempo per entrambi, Lauren e Connor.

Spazio autrice:
ripubblico anche qua la storia, fortunatamente è ricomparsa, stavo per piangere aiuto.(ringrazio anche amandasjourney che mi ha detto che anche a lei e successo che si è sistemato entro un po', e così ha fatto, mi sento meglio sigh)
Spero che il capitolo vi piaccia, appena riesco cancello le altre (che stavo ripostando) e continuo qui
(Se Wattpad riprova a cancellare io vado lì e i server inizieranno a volare.)
E NIENTE.
Sto un pochetto uscendo dal blocco e sto iniziando a fare gli schemi mentali sulla storia, e devo dire che ho delle ideucce carine~)

Detroit:Become AliveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora