Marie Callaghan

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(Febbraio 8 2039 15:45)
Lauren non si trovava a casa, probabilmente era andata in ospedale per farsi rimuovere le ultime schegge di vetro, ma l'ospedale più vicino non aveva visto lauren entrare, era passato poco tempo, e stava a piedi, «non può essersi allontanata troppo, ha anche il braccio ferito... se non lo fa curare rischia un'infezione...»sussurrò Connor mentre il led lampeggiava sul giallo «Così imparerai a fare il coglione. Che cazzo ti è saltato in mente?» urlò Hank mentre guardava il GPS, non c'erano tracce di Lauren ne a casa sua, ne a quella di Hank, e nemmeno in ospedale... «Forse è andata dal padre» disse Connor mentre portava un dito sotto il mento «Il capitano Allen, dici?» chiese l'uomo, seguito da Connor che annuiva «La casa non deve essere lontana da qui, inserisco i dati nel GPS così arriviamo subito.» disse Connor cliccando sul grande schermo «Aspetta... non credi che se venisse a sapere che sua figlia è scappata, e per lo più ferita, potrebbe lamentarsi?» Chiese Hank guardando l'androide confuso

Nel mentre Lauren stava inginocchiata davanti una tomba, che segnava "Marie Callaghan", cognome della madre di Lauren morta un paio di anni prima. La madre era morta durante l'orario lavorativo alla CyberLife, come manutentrice dei macchinari per fabbricare gli androidi, una delle macchine impazzì credendo che la madre fosse un'androide pronta per il dissemblaggio, come funzionava per gli androidi difettati, vivisezionandola letteralmente, portandola ad una morte atroce.

La ragazza stava inginocchiata davanti a quella tomba, mentre teneva in mano i fiori preferiti della madre, dei fiori di ciliegio.

Connor chiese ad Hank di fermare la macchina, per poi scendere da essa iniziando a leccare del sangue visto per terra, l'analisi segnava che era quello di Lauren, seguito dal solito rimprovero disgustato di Hank, Lauren non sembra essersi allontana molto, e fortunatamente, erano molto vicini.

«Hank! So dove è andata!» urlò l'androide entrando subito in auto, mentre Hank iniziò a mettere in moto la macchina «Dove sta?» chiese Hank, seguito da connor che gli indicò la via sul GPS.

Poco dopo arrivarono ad un cimitero «Connor, sei sicuro che sia qui? Non sembra un posto dove una ragazza andrebbe» disse l'uomo guardando Connor con sguardo confuso «Sta qui, ti sto dicendo. Seguimi.» disse serio l'androide seguito da Hank che tirò un sonoro sospiro.
L'androide stava iniziando ad essere preoccupato per come si sentisse Lauren, si sentiva colpevole, era questo il "senso di colpa"? L'androide era incerto su come si sentisse, non si sentiva capace di capire e gestire la situazione, non c'erano statistiche che fermassero tutto ciò che stava provando, la logica di una macchina si stava abbandonando ai sentimenti umani, non che prima non fosse un deviante, nonostante lo negasse con orgoglio, e grazie a Markus ha abbracciato la devianza abbandonando il suo ruolo. Portava sempre a termine la propria missione, e stavolta la sua missione era trovare Lauren per aiutarla e portarla in ospedale. «Lauren..! Lauren!» urlò Hank cercando di richiamare l'attenzione della ragazza «Lauren, sono Hank! Sono venuto a darti una mano! So come ti senti, ma per favore, non fare stronzate! Va tutto bene!» urlò il tenente incamminandosi tra le tombe, mentre dentro di lui stavano iniziando ad apparire fin troppi ricordi di Cole, la sua nascita, le partite di Hockey col figlio, e... l'incidente.

Subito dopo si ritrovò Connor che gli toccò una spalla, facendolo sussultare «Cristo Connor! Non farti trovare all'improvviso!» urlò il tenente «Scusa Hank... hai trovato Lauren?» chiese abbassando lo sguardo, mentre un urlo si fece sentire nell'aria, Lauren. «Ahia! Oh cristo. Perché non mettono una luce decente!?» imprecò la ragazza, mentre dell'altro sangue iniziò a fuoriuscire dal braccio.
Subito dopo Connor corse verso di lei, captando la sua direzione, seguito da Hank che cercava di seguire il passo svelto di Connor, fallendo.
«Lauren! Lauren! Sono Connor!» urlò l'androide in preda al panico, mentre la ragazza prese la cravatta della divisa, lasciando solo la camicia a mezze maniche, e la giacca bucata dal vetro. Si tolse la giacca, provando a fermare il sangue avvolgendo la cravatta alle ferite, ma ciò fece urlare dal dolore la ragazza, poiché i pezzi di vetro più piccoli che non era riuscita a togliere, stavano sprofondando nel suo braccio.
«Ferma! Lauren è pericoloso!» disse connor avvicinandosi a Lauren «Sta zitto! Non sei nessuno per impedirmi di fare qualcosa!» urlò innervosita Lauren, togliendo la cravatta dal braccio «Lauren, hai bisogno di andare in ospedale, prima che sia troppo tardi!» urlò preoccupato Hank, avvicinandosi anche lui alla ragazza «La... lasciatemi stare. Per favore.» disse la ragazza mentre alcune lacrime iniziarono a rigarle il viso, seguita dalla neve che delicata e soffice le cadeva sul viso, mischiandosi tra le lacrime salate.
«Lauren... non voglio farti del male. Dico davvero.» inziò l'androide «Io... avevo... io avevo... paura che tu potessi preferire Conan... avevo paura di venire sostituito anche da te, dopo ciò che hai fatto... dopo avermi salvato, e... vederti tra le braccia di Conan, e bacia-» Connor non finì in tempo la frase, che venne interrotto da Lauren «Io non l'ho baciato! Mi aveva presa e impedito di muovermi! Non riuscivo a reagire, volevo correre da te e Hank, ma mi ha intrappolata lasciandomi soffrire, mentre tu uscivi da lì!» disse tutto d'un fiato la ragazza, mentre altre lacrime iniziarono a scendere sul suo viso.
Connor si sedette sul terreno, avvicinandosi a Lauren «Oh Lauren...» disse prendendo la mano della ragazza «... non portarmi da Amanda. Per favore. Non portarmi dalla CyberLife, vogliono annientarmi, per questo hanno mandando lui!» disse iniziando a tremare, riferendosi a Conan «... C-connor...» iniziò la ragazza, abbassando lo sguardo «non toccarmi. Per favore. Per un po' vorrei restare da sola.» disse con tono freddo «Lauren... almeno vai in ospedale. È pericoloso avere una ferita del genere» disse indicando il braccio «Ci andrò. Ma non per fare un favore a te.» rispose provando ad alzarsi barcollando un po', così connor provò a prenderla per i fianchi, per cercare di rimetterla in equilibrio, mentre il suo led lampeggiava sul giallo «Connor.» disse la ragazza «si?» chiese l'androide, guardando Lauren preoccupato «Le mani. A posto.» rispose Lauren irrigidendosi, subito dopo l'androide lasciò la ragazza, mentre Hank l'aiutava ad andare verso la macchina.

Connor entrò in macchina sedendosi davanti accanto a Hank, che gli rivolgeva sguardi per nulla rassicuranti.

Lauren stava seduta sul retro, cercando di non pensare al dolore causato dai due androidi, non capiva perché connor aveva così tanta paura di essere sostituito da Conan, non capiva il perché della pelle senza ologramma, non capiva cosa stesse succedendo attualmente all'androide, tutto ciò la rendeva così confusa

Spazio autrice:
E beh-
Non so ;; non mi convince tanto, ma dovevo mettere questo "intermezzo" per lasciarvi capire il perché io abbia messo come cognome Callaghan invece di Allen, come il capitano.

Spero di avere la possibilità di approfondirlo e approfondire la storia dei genitori più avanti!
(Probabilmente ci sarà la possibilità eh eh eh~ :^ )

•~Ricordatevi di lasciare una stellina ed un commento!~•

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