6| May turn each day into a heaven or a hell.

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she.

Non potevo credere di aver passato tutto quel tempo a casa di uno sconosciuto, che poi tanto sconosciuto si era rivelato non essere: Diego Ferramini, 27 anni, compagno di banco secolare di Bryan. Non a caso trovai cupido dei poveri sul mio letto, quando tornai a casa.
«Valentine's night sti cazzi, cupido eh?!» affermai ai piedi del letto, svegliandolo. «Tesoro, vieni a farmi le coccole?» rispose tranquillamente. «Bryan!» «Che cosa c'è? Lui è single, tu sei single ad aspettare un sexy stupido ragazzo riccio, come una scema, potete essere anche molto compatibili. E poi lui è italiano!» esclamò tranquillamente, sbadigliando. Iniziai a ridere più istericamente che con sentimento. «Ti rendi conto di quello che stai dicendo, vero? Perché secondo questa teoria, io potrei presentarti un qualunque ragazzo single, potresti essere compatibile con chiunque, basta che sia gay.» Alzò gli occhi al cielo. «Conosco Diego, potreste essere una bella coppia, tu e lui» «E i suoi 14 serpenti mangiatori di dolcissimi cricetini innocenti» conclusi, facendogli strabuzzare gli occhi. «Vado a chiamare Step, ho bisogno di cinismo e di una sigaretta» aggiunsi andando dritta alla finestra. «Se ci riesci tanto di cappello: porta e finestra chiusa a chiave, ma ci sono io con te. Sei sicura che fossero serpenti?» chiese alzandosi, finalmente, dal letto. «Non penso fossero calzini, se volevi intendere questo, anzi, ne sono proprio certa. Non so perché ma ero convinta che fosse... no va be', lascia stare» «Credevi fosse Harry, ma va! Cher, amore mio, hai visto quel ragazzo due volte, se n'è andato come un verme mentre stavi dormendo, te lo devi dimenticare. Non ci hai fatto sesso, brava, ma non ti devi illudere che ora torni indietro. Adesso hai solo bisogno di esperienze. Sì: di esperienze nuove e travolgenti» disse tranquillamente. Lo ignorai, almeno finsi di farlo: la verità era che sapevo di non aver mai più potuto rivedere Harry cuoricino o 69 dopo la ipsilon, ma non volevo smettere di sperare... sentivo come se fosse più vicino di quanto pensassi... come se fosse qui.
Una stupida e inguaribile romantica.
Maledetto signor Disney. No. Questa volta non sarei caduta in basso: Harry?

Harry, chi?

him.

«Styles, sta diventando troppo imbarazzante questa situazione» «Lasciami fare, chiudi gli occhi e lasciati andare al piacere» Step mi guardava riluttante, mentre, con molta nonchalance le offrivo i miei famosi pancakes perfettamente tondi ed estremamente soffici e dolci. «E tu vorresti conquistare la mia donna con questi cosi?» chiese acidamente, decisi di ignorare quell'appellativo fastidioso. «Step, mi ferisci così. Sono dei buonissimi pancakes e per risponderti, no. Non solo almeno: con loro la addolcisco, con questo sguardo, la rapisco e con il mio costume da Spiderman sotto la camicia, la conquisto» affermai sicuro di me, nonostante il suo sguardo poco, se non per niente, rassicurante. «Senti, Harry, conosco bene Cher: a quest'ora avrà superato la fase Disney e starà già dando retta a Bryan per provare esperienze nuove e travolgenti. Dovrai fare di più di un paio frittelle e del costume da Spiderman: dovrai corteggiarla da zero e trovare una buona scusa, se non le vuoi direchi sei. Anche se, effettivamente non dovrebbe essere troppo difficile: Bryan le sta facendo sentire le tue canzoni da tipo un mese, senza nessun risultato. È divertente: per lei tu sei un tipo a caso» affermò ridacchiando e mangiando i miei pancakes, ovviamente. «Sai da quanto non succedeva? È bellissimo» mi lasciai trasportare, guadagnandomi un'alzata di occhi al cielo. «Step, avanti esci! Ho bisogno di un'esperienza nuova e travolgente con una donna» Era la voce Ciar. Cosa voleva scusa? «Te l'ho detto, passata la fase Disney, esperienze nuove e travolgenti. Cher, tesoro, ne abbiamo già parlato. Tu sei etero e vuoi un ragazzo» le rispose facendomi segno di nascondermi, per poi aprire la finestra, appena il divano riuscì a nascondere anche i miei piedi. «Ma che ne sai tu? Anche Katy, nel 2008 pensava di esserlo, poi ha baciato una ragazza e l'è piaciuto!» si lamentò sedendosi sul divano: Step era terrorizzata, io non riuscivo a smettere di sentire il suo profumo. «Cher, Katy Perry ha vissuto in chiesa in mezzo al top della religione per 24 anni, nel 2008 poteva anche cantare ho baciato un cavallo e mi è piaciuto. Tu nel 2008 limonavi ancora i poster di Joe Jonas e Matt Czurchy, che sequestravi dai cioè delle gemelle! Vuoi fare il paragone?» «Vuoi umiliarmi Step? Perché così non ci riesci! Le gemelle avevano sei anni all'epoca e Joe e Matt sono stati i miei primi ragazzi ufficiali a loro insaputa. Sono molto gelosa delle persone che amo: avevo tutti i diritti di limonare chiunque io volessi, e avevo quattordici anni. Figurati ora!» Avrebbe mai detto queste cose se fossi stato visibile? Ma soprattutto, avrebbe potuto essere più dolce? «Non è me che vuoi baciare Step e nemmeno Diego. Sappiamo entrambe chi e cosa vuoi. Perché, invece di dare retta a mio fratello, non te ne stai buonina e serena? Sfrutta questo momento per iniziare quel blog che tanto ti entusiasmava. E non mangiare i miei pancakes!» «Sono così dolci e soffici. Ho voglia di baciarti ora, davvero.» Lo sapevo, maledetta Jones. Iniziavo a parlare come Ciar, qualcosa voleva dire, no? «C'è qualcuno in camera Step?»Dannazione, la giacca, le scarpe, la felpa. «No, va be' non lo voglio sapere. Grazie per la chiacchierata, inizierò subito a mettermi al lavoro, specialmente perché da settimana prossima si parte con il turno di sera. Buon divertimento ragazzaccia, ricorderò questo giorno come quello in cui ho quasi baciato la mia migliore amica» concluse lasciandoci nuovamente soli.
«Ok, la tua tattica può essere un buon inizio, ma non presentarti martedì sera da lei, senza prima non aver fatto qualche altra mossa» disse, allungandomi scarpe felpa e giacca, per farmi uscire velocemente. Aspetta... «Step, hai davvero una ragazza in camera?» chiesi, lei mi guardò furtivamente, uscii di corsa dalla casa della lussuria, fermandomi, tuttavia, al piano di sotto, davanti alla porta di Ciar.
Gemma non faceva altro che lodarmi per il mio ottimo istinto, il quale era capace di farmi fare la cosa giusta al momento giusto. Be' in quel momento, sperai vivamente che mia sorella avesse ragione, mentre lasciavo un biglietto sotto quella porta, per poi scappare subito dopo.

she|him [hs] ~ COMPLETA.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora