13|May come to me from shadows of the past.

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18 mesi e una settimana dopo.

she.


La sveglia aveva deciso di non collaborare, quasi quanto Bryan e la morning routine infinita e gli unici 15 minuti in bagno riservati a me rubati da mia madre. Dovevo trovarmi un posto tutto mio: due bagni per sei donne erano veramente pochi. Almeno potevo contare sulla nuovissima macchina di Step che aveva confermato la sua puntualità, portandomi direttamente davanti all'entrata della BBC spaccando il secondo. Riuscii anche ad andare al bagno senza essere vista da troppe persone, ma lo specchio mi confermò le basse aspettative di trovare il miracolo sulla mia faccia. Non potetti non insultare mentalmente la maggioranza casalinga davanti alla proposta "ubriachiamoci e balliamo tutta la notte". Tirai fuori dal borsone il beauty, iniziando a truccarmi con una mano e a lavarmi i denti con quell'altra. Esagerai di proposito con la matita nera, sperando che la sfumatura potesse nascondere le occhiaie, o diventarne tutt'uno; fortunatamente la frangetta copriva abbastanza il mio tentativo che aveva fatto diventare una figata in una versione grassa e povera di Jenny Humphrey spacciatrice. Mi spogliai dalla tuta, infilando reggiseno - jeans - t-shirt degli ABBA non troppo dentro ai pantaloni - cardigan bordeaux, giusto in tempo per vedere entrare dalla porta del bagno Maggie con due fumanti bicchieroni di Starbucks. «Avanti Cher, ti ho coperta il più possibile, ci aspettano in saletta per una riunione» affermò, aiutandomi a infilare tutto dentro la borsa. «Riunione?» «A quanto pare sono riusciti a rubare una grossa ospitata e sento puzza di bruciato» rispose, sistemandomi la frangetta. «Spero che non abbia a che fare con me: nonostante le apparenze, avevo preparato due bellissime possibili scalette prima che le gemelle convincessero il resto della casa a farmi bere come una spugna. Le preferivo quando leggevano riviste e cantavano con il karaoke su youtube» ironizzai facendola ridere. Raggiungemmo la saletta sotto gli sguardi curiosi dei presenti, iniziavo a sentire anche io puzza di bruciato. Aprii la porta spaventata, trovando l'incendio davanti a me. «Chiama i pompieri Meggie, la puzza di bruciato ha a che fare con me» commentai guardando il nome scritto sulla lavagna. Harry Styles.

«Prima che compaiano improvvisi malesseri o impegni inderogabili, Styles è piazzato dalle 9 alle 10.30 con il suo nuovo CD e canterà due canzoni, come deciso con il suo manager e poi si procede con la scaletta classica. Cher faremo il possibile per censurare audio e chiamate inappropriate, ma la patata bollente è nelle tue mani. Vatti a preparare.»

Come Willy il coyote, sulla cima della montagna guardavo avvicinarsi l'incudine che mi avrebbe seppellito al suolo. Un'incudine dagli occhi verdi ed una buffa felpa con gli orsacchiotti.

C'è una regola che vige su tutte le coppie di fidanzati scoppiate: l'aura della commiserazione cadrà sul più messo male dei due. Io.

Sospirai, indossati le cuffie e diedi un sorso al caffè, scottandomi la lingua giusto in tempo per la fine della sigla iniziale del mio programma: il divano di Cher. Come di consueto il primo audio mandato in onda decideva quale fosse la scaletta scelta dalla produzione, ma in questo preciso caso, potevo immaginarlo già da me. «Ciao Cher, oggi mi siedo sul tuo divano pensando a come sarebbe la mia vita se non avessi preso quelle scelte che me l'hanno cambiata. La mia domanda è: fino a che punto un rimpianto può essere invadente?» Prendi un respiro e via.

«Un buongiorno caloroso per contrastare il freddo del mattino e agrodolce dal tema di queste ore insieme sul mio divano. Oggi sono molto curiosa di sentire le vostre voci: fino a che punto un rimpianto può essere invadente? Al momento vi potrei elencare tantissimi rimpianti che hanno portato evidenti problemi, ma il primo che mi viene in mente» è nella stanza a fianco «Sorge dalla decisione di condividere la casa con sei persone e due bagni! Date fiato alle trombe, ma non vi mettete troppo comodi: tra qualche minuto verrà a farci compagnia con il suo nuovissimo CD in anteprima solo per i nostri ascoltatori, Harry Styles, che spero abbia portato qualcosa da mangiare. Per ora, a tema con la domanda e con la maglia che sto indossando adesso per gli amici in radiovisione, cantiamo e balliamo con Super Trouper degli ABBA» e via alla canzone. Mi potevo congratulate con me stessa per aver mantenuto la calma imparziale davanti alla catastrofe. Almeno fino a quando la porta si aprì. Calmati Chiara, andrà tutto bene. In fin dei conti era passato più di un anno dopo quel breve incontro a Los Angeles, non sarà così imbarazzante: siamo due vecchi amici che si rivedono. Due vecchi amici che si amano. No. Due vecchi amici e basta.

she|him [hs] ~ COMPLETA.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora