La notte porta consiglio

495 46 10
                                    

Lily fissò le ultime parole per un tempo indefinito, quasi a volerle consumare, cancellare. Sentiva gli sguardi dei due uomini su di lei, trepidanti, forse impauriti. E dire che l'aveva anche presa a ridere. Che lei ricordasse la Skeeter scriveva cose senza senso, gossip per lo più. Non si aspettava di certo una cosa del genere.
-beh...- disse -dalla Skeeter un articolo del genere non me lo sarei aspettato. Però rimane la Skeeter, le persone non sanno quanto di vero c'è qui dentro, io non mi preoccuperei.-
-No, non lo sanno!- ribattè Sirius -ESATTAMENTE COME NON SANNO QUANTO PUÒ ESSERCI DI FALSO!- sbraitò Lily come puoi restare così, dannatamente, calma?! Ti rendi conto di ciò che ha scritto SU DI TE?- era paonazzo.

Lei sapeva quanto effettivamente quell articolo potesse essere dannoso ma cercò di farlo ragionare. Sarebbe stato difficile.
-Va bene, ammettiamo che la gente cominci a parlare in massa di me o di ciò che è scritto qui, non verrebbero a capo di nulla. Io tra poco andrò via da Hogwarts, e i sospetti su Severus svaniranno, tu resterai qui fino a quando non avrai il processo che ti è stato negato anni fa e io inizierò a lavorare al ministero, lontano da tutto questo, in apparenza. Vedi? Anche se volessero, non troverebbero nulla a cui aggrapparsi.- concluse la donna.
Sirius la fissò per un momento, la mascella contratta, poi guardò Remus, in cerca di un segno, forse della ragione. Ma l'uomo guardava a terra, nascondendo ai due i suoi pensieri.
Sirius lo osservò ancora, testardo. Sui tre caló un silenzio improvviso e denso, teso.
-STRONZATE!- sirius riprese -la gente parla! La Skeeter parla!- pausa -NON CAPISCI! LO DIFENDI ANCORA. SPERI CHE LA GENTE DIMIENTICHI. Neanche tu hai dimenticato il male che ti ha fatto! I crimini che ha commesso quella viscida serpe sono stati sui giornali per settimane. E non per la Skeeter, perché era tutto vero. Perché lui il processo lo ha avuto. E AL CONTRARIO MIO NE È USCITO ILLESO!- Ormai era a un palmo dagli occhi di Lily, quasi in lacrime. Poi per qualche motivo arretrò, salì i gradini scricchiolanti a due a due, in cima si fermò. Lo sguardo basso, quasi sottovoce -e tu ancora lo difendi.- aprì una porta e ci sparì dietro, sbattendola con tanta forza da far aprire l'antina della credenza al piano di sotto.

Sarebbe potuta sembrare una fotografia, una di quelle scattate per caso, nel momento sbagliato, in cui vengono tutti male, in cui la situazione ormai è già precipitata, il peggio sembra passato e tutti sono intenti a leccarsi le ferite. Quel quadro statico e perfetto fu infranto da Lily che si asciugò le lacrime con il dorso della mano e si lasciò cadere sulla poltrona di fianco a lei, le mani alle tempie.
-Rem...- disse.
Lui alzò lo sguardo. Sconsolato, un po' perso.
-Scusalo- rispose spostandosi vicino alla donna.
-Che ha?- chiese lei.
-Onestamente? Non lo so. È da qualche tempo che è così. Da quando sei tornata più o meno- Lily si fece attenta -non pensare sia colpa tua o cose simili. Assolutamente. Quello che mi sono figurato è che lui si aspettasse una sorta di ritorno ai tempi dei malandrini. È stata una sua ingenuità e ora non sta reggendo bene la delusione.-
-E Severus in questo cosa c'entra?- proseguí Lily -Insomma, conosco Sirius, e in fatto di illusioni è sempre stato un campione, ma la sua voglia di sregolatezza dovrà imparare a gestirla, non è più un ragazzino. Ma ripeto, perché prendersela ancora con Severus?-
-Penso sia perché lo ha visto paragonato a se stesso, e perché lo vede come un ostacolo tra te e noi. Non ha mai accettato che fosse dalla nostra parte e secondo lui tu ad Hogwarts ci passi, troppo- pausa -tempo insieme- concluse.
Lily sembrava pietrificata.
-Che infantilità. Severus era il mio migliore amico, avrà anche sbagliato ma con il tempo ha dimostrato di essersi accorto del suo errore e adesso ci è di grande aiuto. Sirius invece non è cresciuto neanche un po'. Non sai quanta rabbia mi fa questa cosa Remus- disse lei -forse è meglio che vada, ho bisogno di dormire. Grazie Rem per la cena-
Il malandrino si alzò dal divano e la accompagnò alla porta senza dire una parola, provato dalla luna e dalla discussione.
-Non smaterializzarti troppo vicino slla foresta nera, mi raccomando- le disse - e nonostante tutto pensa a quell'articolo. Sirus avrà esagerato ma non è da prendere così tanto alla leggera secondo me.-
-Dici? Lo rileggerò per sicurezza- disse infilandosi il cappotto -notte Rem-
-Notte Lily-.

Lo schiocco della materializzazione le rimase nelle orecchie per diversi minuti, attutito da quello dell'erba pestata e delle foglie mosse dal gelido vento di novembre.
Il calore di Hogwarts la avvolse dalle viscere dandole le forze per trascinarsi fino in camera e prepararsi per andare a dormire.
Nonostante quella stanchezza però, dopo quasi un'ora immobile a consumare il soffitto Lily non si era ancora addormentata. I pensieri le affollavano la mente. Alcuni le sibilavano malignità, altri la martellavano insistentemente, tornando a galla ogni due secondi, altri ancora le dicevano cosa fare, ma erano pochi e deboli, e alla fine per sentirli impiegò un'altra abbondante mezz'ora.

Si alzò dal letto ed ebbe un leggero capogiro, forse era troppo stanca anche per dormire, pensò. Si infilò le ciabattine morbide e una vestaglia lunga che si legò in vita. Guardò l'orologio: le due e mezza, i prefetti dovevano essere già tornati nei dormitori. Sgusciò cauta fuori dalla sua camera, chiudendo la porta senza farla scricchiolare e con passo felpato iniziò a scendere piani e piani di scale. A ogni gradino il freddo pungente le entrava nelle ossa, ma lei si costringeva ad ignorarlo, stringendosi nella leggera vestaglia.

Non appena arrivò nei sotterranei si accorse che, stranamente, forse a causa dell'assenza di finestre, quel corridoio era molto più caldo del resto del castello. Lo percorse fino circa a due terzi, si fermò davanti a una porta di legno che, sapeva, essere chiusa con un incantesimo. Bussò un paio di volte, piano, sperando che Severus fosse ancora sveglio ad alambiccarsi tra i caderoni. Non essendoci risposta, riprovò con più decisione. Ancora nulla. Ritentò per la terza volta. Silenzio. Probabilmente dormiva. Beato lui, pensò Lily. Fece dietrofront con una sorta di dispiacere nello stomaco quando sentì il rumore di un chiavistello alle sue spalle.

-Chi è?-
Lily invertì nuovamente la rotta tornando sui suoi passi.
-Sev sono io! Volevo parlarti.- bisbigliò
-Lily? Tu sei matta...È notte fonda, che ci fai in giro per il castello?- chiese mentre la trascinava nel suo studio richiudendo accuratamente la porta -Vieni dentro che fa freddo, non vorrai che ti veda qualcuno in corridoio a quest'ora di notte?!-
-Per carità, sia mai che si facciano strane idee...- aggiunse lei ironica.
-Che simpatia. Sai dirmi almeno a che ore della notte mi importuni?- chiese accendendo un paio di candele.
-Intorno alle due...circa...due e mezza forse.- rispose
Severus si abbandonò sul divano, sfregandosi gli occhi -Tu sei pazza. Veramente- riprese
-Io ho sonno, parleremo domani. Adesso vai a dormire. Io resto sul divano non preoccuparti-
L'uomo indicò a Lily una porta semi aperta mentre si stendeva sul divanetto, sprimacciando il cuscino.
-No! Scordatelo!- esclamò la donna -Non dormirai sul divano per me! Piuttosto mi rifaccio il castello a piedi. Dai, vai a dormire decentemente, io torno in camera. Ci vediamo domattina- disse spingendo Severus verso la porta della sua stanza, mezzo addormentato.

Lui si buttò sul letto senza pronunciare una parola. A Lily salì un moto di tenerezza e dovette ammettere di sentirsi un po' in colpa per averlo svegliato. Per lo meno si era già riaddormentato. Il problema invece per lei rimaneva: sapeva che in quella stanza al quarto piano non avrebbe chiuso occhio, ma si diresse comunque verso la porta. Stava per andarsene quando qualcosa la trattenne. Una strana idea venuta da chissà dove le fece perdere un battito e le strinse lo stomaco in una morsa improvvisa. Con tutta la cautela possibile tornò verso la camera. Severus dormiva pacifico da un lato del grande materasso lasciando libera l'altra metà. Si avvicinò piano al letto, si sedette il più delicatamente possibile sul materasso, accoccolandosi subito dopo sotto le calde e soffici coperte, tirandole fino al mento. Sprofondò la testa nel cuscino, lasciandosi invadere le narici da uno stordente profumo di erbe e spezie, che la accompagnarono piano nel mondo dei sogni.










Sono indecentemente in ritardo per questo capitolo ma ogni volta che lo aggiungevo a Wattpad per pubblicarlo mi dava errore e non lo salvava. Alla fine ho reinstallato l'app e ora funziona.
Quindi che dire? Buon lunedì!
Di cosa vorrà parlare Lily a Severus?
Fatemelo sapere in un commento e lasciate una stellina.
Un bacione
Daisy

Under the light of a silent star - SNILYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora