Albus

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I corridoi bui e candidi permettevano a Silente di muoversi con tranquillità; di sentirsi quasi mimetizzato in quell'ambiente. O forse sperava solo di sembrarlo, a suo agio come sempre, dietro una maschera impassibile, che nascondeva le tempeste più burrascose. Ma lui lo sapeva. Non poteva sbagliare. Come sempre. Perché lui non sbagliava mai, agli occhi degli altri era perfetto: tutti si fidavano ciecamente di lui, chi per abitudine, chi per comodità, dimenticandosi che fosse umano. Poteva mentire a tutti; poteva mentire anche a se stesso se voleva. Ma non sarebbe mai riuscito a mentire a colei che si trovava dall'altro lato della porta. L'unica persona che non aveva dimenticato l'imperfezione dell'uomo che si celava dietro alla più utopica menzogna. Perché Lily non l'aveva mai dimenticato. Ricordava ancora le sue parole quando aveva detto a lei e James di nascondersi. Quella sera lo aveva preso da parte e lo aveva guardato negli occhi, con gentile rispetto.

"Spesso è più comodo affidarci agli altri, scaricare le responsabilità sulle spalle altrui. Lei ci ha assicurato che saremo al sicuro ma se dovesse comunque accaderci qualcosa, la prego non se ne incolpi. James ha chiesto aiuto a lei per delle certezze, io l'ho fatto per avere un consiglio.
Io credo che mio marito abbia dimenticato, come tanti, che dietro al suo nome c'è ancora una persona. E ad una persona è concesso di sbagliare. Troppo spesso diamo per scontate le persone, anche questo è sbagliato. L'errore più grave che si può commettere è quello di dimenticare che dietro a una persona, a un'immagine della nostra mente, c'è sempre un essere umano, con i suoi pregi e difetti, e con tutte imperfezioni che lo rendono perfetto. Ho visto i suoi occhi mentre parlava con James, è bastato un baluginio nel suo sguardo e ai miei occhi è apparso l'essere  umano che lei veramente è, le assicuro che è molto migliore del personaggio perfetto che appare. Grazie professore, buonanotte."

Silente dopo quelle parole ricordava di essersi sentito piccolo e addirittura impaurito. Forse era riuscito a mentire così bene anche a se stesso che si era dimenticato lui per primo di essere umano. Ed ora si trovava immobile di fronte alla stanza della donna, senza le sicurezze che l'avevano accompagnato fino ad un'attimo prima, e con la voglia di dare e avere delle risposte che gli faceva galoppare il cuore nel petto, come quando era ragazzino. Lasciò vincere il lato umano. Spinse la maniglia ed entrò.

La stanza era silenziosa, riecheggiava stanco l'eco dei suoi passi. Si avvicinò al letto della giovane e si mise ad osservarla qualche istante. Era passata solo una sera dall'ultima volta che l'aveva vista eppure sembrava già essersi ripresa. Le gote rosate, le labbra tornite e i capelli rossi di nuovo splendenti. Non pareva passato neanche un giorno dal momento in cui era stata portata li, come se per lei il tempo si fosse fermato e avesse ripreso a scorrere solo ora. Silente si avvicinò di più al letto cercando la solita sedia. Venne distratto da due occhi verde acceso e uno sguardo gentile.
- buongiorno Lily. O dovrei dire buonasera-
- Non si preoccupi di questo professore, temo di non aver ancora recuperato la cognizione del tempo-.

Un ombra di amarezza si insinuò nella pace di quel volto candido, per poi svanire senza lasciare traccia. Silente scartò una caramella al limone e il suo sguardo si perse nel vuoto: forse alla ricerca delle giuste parole. A quella vista Lily sorrise, ricordava la passione di Silente per le caramelle e di come ogni volta, ne mangiasse in situazioni sempre più strampalate. All'udire la risata sommessa, lo sguardo dell'uomo smise di vagare e si posò serio su di lei.

- come penso immaginerai mia cara, sono qui, come promesso, per rispondere alle tue domande e avere a mia volta delle risposte. Sempre che tu sia pronta-
- Lo sono professore. Il mio corpo non risponde ancora come mi piacerebbe, ma la mente non si è mai veramente fermata, ed ora corre ancor più lontano di quanto questo corpo abbia mai fatto-
- Ne sono rincuorato. La tua mente agile sarà fondamentale in futuro. Ma non è questo il motivo per cui ora sono qui. Ora dobbiamo discutere del passato. Immagino, com'è naturale, che tu voglia avere notizie di tuo figlio, quindi cominceremo da lì-

Lily lo guardava fissa, seria, immobile, bisognosa di parole come dell'acqua nel deserto.
Silente cominciò a parlare proprio della notte in cui si era salvata. Le disse di Sirius, del fatto che Harry fosse stato affidato a Petunia, di Peter che ora stava dalla parte di Voldemort, degli amici di Harry e degli anni di quiete prima della recente ricomparsa del signore oscuro. Ad ogni frase di Silente l'espressione di Lily mutava: rimase allibita e sconcertata, pianse, si infuriò, rise, e si commosse quando Silente le parlò di suo figlio.

Trascorsero quasi due ore quando sul volto di Silente fece capolino un'ombra scura. Lily capì che ora era lui a volere delle risposte, e lei gliele avrebbe date.

- Grazie professore per avermi informato di tutto questo. Ammetto che alcune faccende risultano più spinose di quanto credevo ma ora vedo che una domanda le sta invadendo lentamente il cervello per cui, non si faccia problemi, sarò pronta a rispondere.
- Ebbene mia cara, saprai già di certo cosa voglio chiederti quindi ti prego, comincia da dove vuoi-.
- Ma professore lei ha già capito cosa mi ha salvato. Se non lo sapesse non avrebbe portato Harry da mia sorella. Vede, è solo un livello più elaborato di quel principio magico. L'amore incondizionato di una madre è talmente forte che non ha bisogno di essere incanalato per agire. Ma l'amore romantico ha bisogno di esercizio per poter avere effetto-

Silente la scrutava indagatore.
- Ho studiato molto la magia antica, quella che usa la volontà e i sentimenti. È l'unica a poter essere praticata senza un eccessivo sforzo e senza la bacchetta. Ho insegnato a James ad incanalare quel potere in modo che se uno di noi due fosse morto, l'altro avrebbe protetto Harry. Il caso o la circostanza ha voluto che fosse James a salvare me, ed io ho salvato Harry. Ora capisce professore?-
- Immagino di si. Solo che James non era te, e la sua protezione non è stata sufficiente per supplire a quella che tu hai dato ad Harry. In questo modo quando sei stata colpita, una parte della tua anima è rimasta scoperta e tu sei caduta in coma-.

-Precisamente- Lily lo guardava con uno stentato sorriso e una sorta di rassegnazione negli occhi.
- Deve sapere che nell'ultimo periodo il rapporto tra me e James era peggiorato. Ci siamo innamorati e sposati troppo in fretta. Ma si sa, in tempo di guerra si ha la tendenza ad avvicinarsi alle persone, si ha paura di avere poco tempo, o non averne per niente. Non mi pento di essermi sposata con James. Eravamo innamorati e abbiamo passato dei momenti meravigliosi insieme, ma ripensandoci non sarebbe durata. Eravamo troppo diversi, stavamo stretti nella nostra relazione. Non abbiamo mai litigato se è per questo ma qualcosa era cambiato e lo potevamo percepire ogni giorno di più-.

Silente la guardava comprensivo e affettuoso. Da lì a poco avrebbe dovuto raccontarle la parte di storia più complicata, quella nella quale in futuro sarebbe entrata a far parte anche lei. Qualcosa però gli suggerì di rimandare i suoi progetti ad un altro momento e lui, senza pensarci troppo, l'ascoltò.

-Ho saputo che con le giuste cure potrai uscire da qui tra tre settimane, dico bene?-
-Si professore, dovrò stare rinchiusa ancora un po'...come se non avessi perso abbastanza tempo qui dentro. Eppure riconosco la necessarietà di tutto questo. Le mie gambe non hanno più neanche la forza di reggermi e le mie mani immagino faticherebbero incredibilmente solo a tenere sollevata la bacchetta-
- Hai già pensato a cosa farai quando uscirai da qui?- approfittò Silente per introdurre l'argomento.
- Per ora no, ma ho come il presentimento che sappia già lei cosa farmi fare, professore-.
- Non mi preoccuperei ora se fossi in te. Avrai tempo per pensarci più avanti. Ora immagino che tu voglia sentirmi finire di raccontarti cosa è accaduto in questi anni...-

- L'ascolto-


Eccoci qui! In questo capitolo la personalità forte di Lily, e soprattutto la sua umanità, cominciano a venire a galla. Ma anche per lei è arrivato il momento della verità. Come reagirà a tutto quello che le dirà Silente? Troverà la forza o si lascerà vincere dagli eventi?
Fatemi sapere cosa ne pensate con un commento e lasciate una stellina se il capitolo vi è piaciuto.
Un bacio
Daisy

Under the light of a silent star - SNILYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora