Quando si sciolsero dall'abbraccio erano trascorsi già diversi minuti e l'orologio della torre stava scoccando i dodici battiti della mezzanotte.
-Penso sia ora di andare a dormire- disse Lily -domani hai lezione e anche io devo sbrigare delle commissioni. Meglio riposare-.
-Sì, hai ragione- rispose -Buonanotte- e le lasciò un delicato bacio sulla fronte.
-Notte- lo salutò Lily con un sorriso girandosi e salendo i primi gradini delle scale. Si fermò dopo un istante facendo dietrofront per controllare che Severus fosse andato via. Non vedendo nessuno tornò sui suoi passi e imboccò il portone d'uscita, raggiungendo rapidamente il confine del castello per poi sparire con un risucchio luminoso.Ricomparve in uno schiocco, ancora intenta a camminare, con il maglione stretto sulle spalle in una buia stradina costeggiata da villette trasandate. Dritto davanti a lei vide la statua grigia di Godric, che superò rapidamente svoltando verso sinistra e proseguendo per qualche metro. Si fermò all'improvviso davanti a un cancello arrugginito, prese un gran sospiro e lo superò trovandosi su un sentiero di ghiaia e terra battuta. Cominciò ad aggirarsi cauta tra le lapidi bianche illuminate fiocamente dalla piccola falce di luna appesa al cielo. Vagò per diverso tempo, prima in maniera casuale, poi sempre più meticolosamente, esaminando ogni singolo angolo del cimitero avanti e indietro senza sosta.
Lo sguardo si posò affaticato e frenetico su una lapide candida, ormai ricoperta di muschio e con una rosa rinsecchita appoggiata sul davanti. Lesse l'iscrizione.
Lily Potter
9-1-1960 31-10-1981James Potter
27-3-1960 31-10-1981Il sangue le si era gelato nelle vene e il suo cuore aveva smesso di battere per qualche secondo. Qualche lacrima le rigò il viso ma lei non parve preoccuparsene. Si sedette su una roccia lì a fianco senza riuscire a staccare gli occhi dalla pietra. La vista le si appannava lentamente, gli occhi le bruciavano senza che il suo corpo accennasse a compiere il minimo movimento. A pochi passi da lei c'era il luogo nel quale sarebbe dovuta essere per l'eternità, dove tutti credevano fosse fino al mese prima.
Era davanti alla sua tomba, non capita certo a molti. In quel momento si sentì estremamente a disagio, tutto era in conflitto: dentro di lei il suo cuore le urlava di vivere, eppure l'immagine che appariva ai suoi occhi le sibilava maligna che non era tra i vivi il posto giusto per lei, non più. Era stata catapultata in un futuro lontano dove la storia era già stata scritta e la parola fine approntata al suo capitolo.
Si chinò verso la rosa appassita, secca, la prese in mano con delicatezza per non far staccare neanche un petalo. Scavò tra i sassolini candidi, poi pochi centimetri sotto la terra umida, creando una piccola conca con la mano libera. Appoggiò il fiore intristito nella sua eterna dimora e lo ricoprì completamente con la terra e la ghiaia. Si rimise seduta sul freddo masso poco distante, quasi in attesa, di un segno, di un'ispirazione, forse della calma o di qualche rumore che interrompesse l'assordante sibilo del silenzio.
-Cosa dire? Alla fine siamo ancora qui.- iniziò abbassando gli occhi sull'immagine di James per poi chiuderli rivolgendoli al cielo. -in realtà non so cosa dire davvero, dopotutto mi conosci, sai che non sono tipa da ricorrenze come l'anniversario di morte, no. Ma di recente ho visto Nik-quasi-senza-testa ad Hogwarts e ho pensato che il complemorte è una ricorrenza molto importante per lui, quindi eccomi qui, a parlare da sola in un cimitero. D'altronde è anche per questo che ho gli occhi chiusi, sai? Per immaginare di parlare con qualcuno invece che da sola. Mi sono detta che era ora di dirsi tutto quello che non ho fatto in tempo a dirti prima, forse un po' egoisticamente, per togliermi qualche peso dalla coscienza. Sarò ordinata, lo prometto; che poi altrimenti mi dimentico le cose e faccio un macello.- pausa -Innanzitutto grazie, davvero, di tutto. Di aver mantenuto la promessa, di aver salvato Harry, di aver salvato me, di esserti impegnato nonostante tutto, grazie James. Non so quanti altri lo avrebbero fatto al tuo posto, fortunatamente c'eri tu e non altri. Harry è un ragazzo fantastico, ti assomiglia sai? Però ha gli occhi verdi e qualche rotella in più, sembra. Saresti davvero fiero di lui...sì, lo so, sto diventando retorica, però diciamocelo, ci è venuto bene, forse l'unica cosa buona che abbiamo fatto insieme, se così si può dire, quando ancora andava tutto bene. E pensavamo che sarebbe stato un bambino sereno e felice, spensierato come gli altri. Poi è diventato il prescelto e tutte le fantasie da genitori si sono spezzate.-
Lily prese fiato lentamente inspirando a pieni polmoni l'aria pungente della notte tornando con gli occhi spalancati, fissi sulla volta celeste.
-Ecco, non sapevo cosa dire e alla fine ho detto troppo, finisce sempre così.- cominciò a stropicciarsi la manica con nervosismo, isteria, cercando di acchiappare quei pensieri che sfuggivano scaltri alla sua presa intimorita.
-AHHHH! È inutile girarci intorno! È, inutile...lo so, lo so; ma non ce la faccio. È...difficile.- si asciugò una lacrima sfuggita al suo controllo, tornando subito con gli occhi alle stelle -Forse doveva finire così- si alzò in piedi -non poteva andare diversamente, tra di noi doveva finire così. Non era contemplata nessuna alternativa. Eppure ci avevamo pensato più volte, come fare, come finirla, come stare bene. Tutti. Senza far soffrire Harry, restando amici noi. Rimediare a quel fraintendimento frettoloso che era la nostra relazione. Non posso non ringraziarti James per tutti i momenti belli passati insieme, per quei sorrisi che mi hai regalato anche in un epoca così tanto buia. Però sento di doverti anche delle scuse, le più sincere, devi credermi. Scusa per aver avuto paura, perché sento, nonostante tutto di averti preso involontariamente in giro, di essermi presa in giro da sola. Pensavamo davvero di fare la cosa giusta e abbiamo sbagliato, alla fine ci avrebbe rimesso solo Harry. Pensandoci in fondo è andata bene così. Che fossi tu o io, non sarebbe cambiato, ho la possibilità di andare avanti senza dover dar conto a nessuno se non alla mia coscienza e a mio figlio. Glielo dirò se me lo chiederà, se vorrà saperlo, penso che l'avresti fatto anche tu; con onestà. Non so cosa accadrà, ne se accadrà. Ma nel caso voglio pensare che al mio posto avresti fatto la stessa cosa. Perché ora più che mai ho capito che c'è una vita sola e che sprecarla è la cosa più sciocca che si possa fare. Quindi grazie James, per l'ultima volta, grazie.-Si girò piano, per l'ennesima, ultima, volta verso il cielo. Fece un rapido gesto con la bacchetta, lasciando un mazzo di fiori davanti alla lapide candida. Si chinò piano, accarezzandone i petali e prendendo un profondo sospiro. Sussurrò un addio tra i denti asciugando l'ennesima lacrima, mentre stretta nel suo cardigan si lasciava la grigia cancellata alle spalle scomparendo in uno schiocco sonoro.
Ed ecco un'altro capitolo. Non lunghissimo ma abbastanza intenso direi. Fatemi sapere cosa ne pensate perché in questo caso ci tengo veramente tanto. Lily ha risolto, o così pare, le sue faccende passate con James ed è pronta a ricominciare a vivere.
Questa settimana mi è venuta una curiosità: voi che scuola fate? Ditemelo nei commenti. Io il liceo artistico.
Mi raccomando lasciate una stellina e un commentino per farmi sapere cosa ne pensate. Alla prossima!
Daisy
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Under the light of a silent star - SNILY
FanfictionLa famiglia di Harry è stata uccisa da Voldemort e lui è rimasto solo. Ma se non fosse davvero così? Se qualcuno si fosse salvato? Tredici anni dopo l'attacco a Godric's Hollow una donna dai rossi capelli e gli occhi smeraldo dovrà affrontare altre...