La stanza dei campioni

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Sentì una voce familiare pregarla
-non fare, sciocchezze-
Le forze le vennero meno e cominciò a singhiozzare in silenzio. Calde lacrime le rigavano le guance e ogni respiro era uno sforzo immane. Si aggrappò con tutte le sue forze all'uomo che l'aveva fermata e sfogò la sua improvvisa disperazione ringraziandolo mentalmente per ciò che aveva fatto.
Le braccia di Severus la sostenevano saldamente, ondeggiando lievi nel sapiente tentativo di calmarla.

-Ragiona Lily. Se entrassi adesso in quella sala, cosa otterresti? Manderesti tuo figlio nel panico e penso che ci sia già da solo- guardò il volto della donna nella semioscurità, asciugando le lacrime che ancora si ostinavano a cadere, riflettendo la luce delle poche candele. Lily tentò di ricomporsi non appena vide entrare allegro dalla porta Ludo Bagman che li salutò con un cenno del capo e proseguì oltre, sparendo alla vista in direzione della scalinata.
Un secondo dopo arrivò Silente, scuro in volto, seguito da Karkaroff, Madame Maxime, Crouch e Minerva. Si fermò un istante davanti ai due -vi aspettiamo giù-
-Grazie preside- rispose Lily guardando il gruppetto scendere.

-Mi raccomando- ricominciò Severus -cerca di non fare cose avventate, resta di fianco a me se vuoi. Vediamo come si mette la situazione. Abbiamo tutti in testa la stessa domanda, ma dobbiamo accettare quello che verrà deciso, che ci piaccia...o meno-
Lily trasse un profondo respiro e annuì nuovamente, con consapevolezza, lucidità. Rialzò la testa -andiamo- strinse la mano dell'uomo nella sua, cercando un'áncora che le ricordasse di controllarsi.
Nel buio delle scale Severus sorrise impercettibilmente stringendo a sua volta la mano della donna, promettendole in silenzio, ancora una volta, di fare tutto il possibile.

Nella saletta la tensione era palpabile. Si fermarono vicino alla scala, leggermente in disparte. Lily cercò Harry con lo sguardo ma venne distratta da una stridula voce dall'accento francese.
-Madame Maxime!- esclamò subito Fleur, marciando verso la sua Preside.
-Si disce che anche questo ragazzino sarà in gara!-
Madame Maxime si erse in tutta la sua considerevole altezza. La sommità della sua testa sfiorò il candeliere carico di ceri, e il suo gigantesco petto foderato di satin nero si sollevò.
-Che cosa vuole dire tutto questo, Silonte?- chiese imperiosa.
-Vorrei saperlo anch'io, Silente- disse Karkaroff. Aveva un sorriso gelido, e i suoi occhi azzurri erano pezzetti di ghiaccio. -Due campioni per Hogwarts? Non ricordo che nessuno mi abbia detto che alla scuola ospite sono concessi due campioni... o non ho letto le regole abbastanza attentamente?-
Scoppiò in una breve risata cattiva.

-C'est impossible. Hogvàrts non può avere due campioni. È assolutamonte ingiusto-.
-Eravamo convinti che la tua Linea dell'Età dovesse tenere alla larga i concorrenti più giovani, Silente- disse Karkaroff, il sorriso gelido ancora al suo posto, anche se i suoi occhi erano più freddi che mai. A Lily sembrava ancora di intravedere sul suo volto la maschera intagliata con cui l'aveva incontrato la prima volta, anni prima.
-Altrimenti, è ovvio, avremmo portato una più ampia delegazione di candidati dalle nostre scuole-.

-Non è colpa di nessuno se non di Potter, Karkaroff- intervenne Severus a
bassa voce mente aumentava la stretta sulla sua mano. -Non incolpare Silente per l'ostinazione che Potter dimostra nell'infrangere le regole. Passa i limiti fin da quando è arrivato qui...-
-Grazie, Severus- disse Silente con decisione.
-Dove vuoi arrivare Sev?- sussurrò Lily. Severus mantenne lo sguardo fisso davanti a se, rispondendo in un soffio -aspetta-
-Hai messo il tuo nome nel Calice di Fuoco, Harry?- gli chiese calmo Silente.
-No- rispose Harry. Severus emise un piccolo sbuffo di impaziente incredulità -Come avrebbe potuto?- sussurrò a Lily
-Hai chiesto a uno studente più grande di metterlo nel Calice di Fuoco per conto tuo?- chiese ancora.

-No- rispose Harry con veemenza.
-Ah, ma lui dice falso, naturalmonte!- gridò Madame Maxime. Severus scosse la testa, sospirando infastidito.
-Non avrebbe potuto attraversare la Linea dell'Età- disse secca la professoressa McGranitt. -Sono sicura che siamo tutti d'accordo su questo punto...-
-Silonte ha fatto un sbalio con la linea- intervenne Madame Maxime, alzando le spalle.
-È possibile, naturalmente- disse Silente in tono educato.
-Silente, sa benissimo che non ha commesso un errore!- esclamò la professoressa McGranitt furiosa. -Insomma, che sciocchezza! Harry non avrebbe potuto oltrepassare la linea, e dal momento che il professor Silente crede che non abbia convinto un altro studente a farlo al posto suo, sono sicura che questo dovrebbe bastare anche a chiunque altro!-
E scoccò a Severus uno sguardo furibondo, che quest'ultimo ignorò senza troppe cerimonie.

Under the light of a silent star - SNILYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora