Shade fissò trucemente Alitheia ed Avion, accomodati dall'altra parte del tavolo. Era furioso con loro per avergli nascosto una cosa tanto vitale. Aveva un cipiglio in fronte, pareva anche da fuori visibilmente irritato. E non era certamente l'unico.
Anche Iris, seduta sul cuscino accanto a lui, stava squadrando gli estranei con le sopracciglia aggrottate, in modo molto simile al poliziotto delle fiction alle quali la nonna era appassionata. Semplicemente la piccola stava copiando il fratello, dato che era improbabile che avesse capito qualcosa della situazione.
Marina, dal canto suo, non sembrava terribilmente spaventata o altro. Anzi, si stava limitando a mormorare parole impercettibili sottovoce, mentre osservava la teiera sibilare sul fuoco. Si stava evidentemente preparando ad un lunghissimo discorso.
I due membri dell'Esercito, invece, avevano reazioni totalmente diverse e contrastanti tra di loro.
Avion era visibilmente tranquillo, non aveva preso posto dato che il tavolo era troppo basso per lui, e fissava con calma le molte fotografie appese ai muri. Reagiva con un tiepido sorriso anche alle occhiatacce che Shade e sua sorella gli tiravano. L'Umbreon non riuscì a restare arrabbiato con lui.
Alitheia, invece, pareva essere sulla soglia di una crisi di nervi. Fissava intensamente Shade, specialmente nei suoi occhi, mordendosi il labbro inferiore come se fosse combattuta tra due scelte. Quando i loro occhi si incrociarono lui distolse lo sguardo e storse il naso.
L'Umbreon decise di smettere di badare ai due per posare la sua attenzione sugli oggetti del salotto. Se avesse ceduto alla richiesta dell'Esercito, avrebbe potuto non rivedere più quella casa. La sua casa.
Osservò una specifica fotografia appesa al muro, probabilmente la sua preferita. Era vecchia, di almeno quarant'anni prima.
A sinistra l'immagine ritraeva nonna Marina, molto più giovane di allora, con un meraviglioso e divertito riso sul volto. Nonostante l'immagine fosse un po' rovinata, si vedeva la bellezza che pervadeva la giovane Leafeon in quegli anni.
In primo piano vi era una piccola Eevee femmina dall'aria molto vivace, che tendeva le zampette nella direzione della fotocamera. Marina doveva tenerla tra le zampe anteriori per impedirle di balzare addosso al fotografo. Era Astra, la madre di Shade. Come suo figlio, Astra aveva qualche lentiggine sparpagliata sul muso, come un piccolissimo cielo stellato.
Sulla destra della fotografia, invece, un maschio di Zoroark era inclinato nella direzione di Marina, tenendo il capo appoggiato sulla tempia della Leafeon. Sorrideva pacificamente, con una mano sulla spalla della Eevee.
Il Pokémon Lucelunare sospirò a fondo. Quello Zoroark era suo nonno.
Anche lui aveva preso parte alla guerra, ed era sparito pochi mesi dopo la nascita di Shade stesso. Era un ambasciatore destinato alla Regione Nera, ma non era mai tornato indietro.
Non voleva finire come suo nonno. Avrebbe fatto di tutto per tornare dalla sua famiglia. Ma unirsi all'Esercito avrebbe potuto mettere a repentaglio la sua vita.
"Il tè è pronto" esordì Marina, spegnendo il fuoco sotto la teiera e riempiendo cinque tazze con l'infuso, tranquillissima, come se i due estranei fossero solo amici di vecchia data.
Alitheia tirò su le orecchie, voltandosi verso Shade e guardandolo mentre lui accorreva per aiutare la nonna a portare le tazze in tavola. Non appena il Pokémon Buio le passò la sua tazza lei mormorò un "grazie" appena percettibile, prendendola tra le zampe anteriori.
La sollevò appena, subito distogliendo lo sguardo dall'Umbreon e prese un piccolo sorso, riabbassando le orecchie e tornando a rimuginare su quello a cui stava pensando.
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Pokémon || Stendardo Rosso
Fanfiction[FF POKÉMON] ||| In un mondo ormai dimenticato, la pace ha sempre scandito l'andare della vita. Una sanguinosa guerra imperversa da anni in questo mondo, sconvolgendone l'equilibrio. Una visione di molto tempo fa ha rivelato che una stirpe di potent...