Eighteen.

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Mi sistemai a sedere sul letto, di fronte a Carly. Avevo posizionato il posacenere in mezzo a noi due, mi ero preoccuoata di aprire la finestra ed eravamo pronte a trascorrere una serata tranquilla, immerse nelle chiacchiere e nei pettegolezzi. Avevamo deciso che quella sera non avremmo toccato argomenti come spiriti, Rocks o mio padre, il possibile Kah Hanimae della situazione. Avremmo parlato di vestiti, scarpe, borse e, principalmente, ragazzi.

Sapevo che Carly avrebbe passato la serata a cercare di farmi ammettere che, in un certo senso, io e Harry stavamo insieme, ma non l'avrei mai fatto. Sebbene il nostro rapporto si fosse rafforzato e le... effusioni si erano fatte anche più intense, non avevamo mai trattato l'argomento "relazione", quindi, almeno su quello, non volevo mettere il carro davanti ai buoi e dichiarare apertamente che, magari, io e Styles avevamo realmente una relazione.

Anche se, effettivamente, per tutto il giorno non ci eravamo nè visti, nè sentiti, tanto meno avevo incontrato gli altri. Sembravano essere spariti tutti, ma avendo Carly lí con me, avevo preferito passare del tempo solo con lei.

Eravamo rientrate in tarda serata e mio padre sembrava essere uscito di casa, la cosa mi fece solamente piacere. Avevamo improvvisato una cena e, per terminare, ci eravamo trasferite nella mia camera pronte per spettegolare.

"Allora... hai visto la nuova collezione di Moschino?" chiese, iniziando a sfogliare la sua rivista preferita: Vogue. Scossi la testa, cercando di svelare nella mia testa il mistero di come fosse possibile camminare sui nuovi tacchi che, evidentemente, sembravano spopolare nel mondo dell'alta moda. Le avevo giá viste indossate da Lady Gaga in Bad Romance, ma non pensavo potessero diventare, davvero, una moda. Eppure secondo la rivista che stavo leggendo -non mi ero nemmeno preoccupata di leggere il nome-, le super star sembravano trovarle trendy e chich.

Io, personalmente, in diciannove anni, avevo indossato dei tacchi solo due volte, ed entrambe le volte avevo optato per delle zeppe neanche troppo alte. Preferivo non sembrare un dinosauro imbranato mentre camminavo, quindi anche quando decidevo di indossare qualcosa di elegante, puntavo a degli stivaletti o, nel caso fosse estate, a delle ballerine.

Scossi la testa, prendendo un fiato di sigaretta, senza distogliere lo sguardo dalle foto sulla rivista. Sembrava inutile e insensato, ma davvero non riuscivo a capire come fosse possibile. Nonostante i miei pessimi gusti, ero pur sempre una ragazza e davanti a certe cose rimanevo basita anche io.

"E Harry lo hai sentito?" chiese Carly. Scossi la testa, senza prestare troppa attenzione alle domande che mi stava facendo la bionda davanti a me. Continuavo a sfogliare la rivista che la mia migliore amica si era portata con sè, corrugando la fronte sempre di piú quando sfogliavo le pagine.

"Ma ti piace, vero?" chiese ancora. Annuii, spalancando la bocca nel trovarmi davanti la foto delle ultime modelle che avevano sfilato per qualche famosa casa della moda, peccato che non l'avessi mai sentita. I vestiti non mi piacevano per niente.

"State insieme, quindi?" alzai immediatamente lo sguardo dalla rivista, guardando male la ragazza davanti a me. Avevo capito il suo gioco e il suo sorriso divertito, si spense lentamente.

"Carly, no." la rimproverai, portandole la mano sulla faccia per spingerla. Lei rise, divertita.

"Andiamo, cosa ti costa ammetterlo!" urló, aprendo le braccia con esasperazione. Alzai gli occhi al cielo, scuotendo la testa.

"Nulla, anche perché non c'è niente da amettere" dissi con semplicitá. Le sorrisi e spensi la sigaretta nel posacenere, sussultando quando sentii il campanello suonare. Sapevo che non poteva essere mio padre, lui aveva le chiavi. Istintivamente presi il cellulare per vedere se Harry mi aveva chiamato o mandato qualche messaggio e io non avevo sentito, ma nulla. Sperai non fosse il Sergente Maria e le sue viscide mani, ma avendo Carly lí con me, mi sentivo piú tranquilla, anche se avevo la costante paura che potesse succederle qualcosa.

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