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"Qual'è il tuo sogno? Andare a vivere in America, sposare un uomo bello e bravo, avere tanti figli, vivere in una casa sul mare con le onde che ti fanno da sonnifero, giusto? I soliti sogni di una ragazzina viziata, speranzosa di qualcosa di buono nella vita, che vede ancora tutto rose e fiori. Mia cara, presta attenzione, la vita è diversa da come la immagini, un giorno ti sveglierai e ti accorgerai che nulla è come hai sempre creduto essere, ti renderai conto che la vita è solo un gioco di ingannevoli apparenze. Tutti quei sogni? Beh, troppi sogni non entrano nel cassetto e ti tocca spostarli nell'armadio e allora diventano scheletri; scheletri nell'armadio di una vita che avresti voluto vivere senza averne il coraggio."

"Ma questa visione pessimistica della vita?"

"Non dipingermi di nero quando ero oro. Si cambia nella vita, tu sei estraniata dai mali della vita, il massimo su cui puoi piangere è una litigata con il tuo ragazzo, te ne rendi conto di quanto sei fortunata spero."

"Cosa puoi saperne tu di cosa passo io?"

"Okay, mettiamola in questo modo: magari anche te sai cosa significa il dolore ma paragonato alla vita di molti altri? Fidati è niente in confronto. Uno dei tanti obbiettivi è quello di allenarti al possibile dolore futuro, piano piano."

"In che senso scusa?"

"Sai come funziona il vaccino? Ecco, io sono il liquido che ti viene iniettato, che entra nella pelle e ti protegge da un certo tipo di malattia. Se vedessimo il dolore e la vita come la malattia in questione?"

"Continuo a pensarla esattamente come dalla prima chiamata; tu sei pazzo."

"Grazie, lo so. Sai che lo sei un po' anche te? Lo siamo un po' tutti. Infondo chi può dire cosa sia la normalità? A scuola la normalità può essere paragonata alla media di un grafico, solitamente è quella la normalità."

"Con media intendi che se quattro persone su cinque hanno gli occhi marroni allora la normalità è averli marroni, se non ricordo male"

"Esattamente, sei una secchiona" lo dice con la voce da presa in giro, mi scappa una risata.

"Quindi se la maggior parte delle persone avesse una pistola a portata di mano allora sarebbe quella la normalità?"

"Vedo che sei perspicace, proprio così tesoro. Se la maggior parte delle persone facesse ciò che faccio io, vedi allora sarei normale e passeresti te come l'anormale. Come la diversa. Come la pazza. In un mondo diverso da questo, in cui tutti condividono i miei valori i nostri ruoli si invertirebbero. Non sono pazzo, sono solo nato in un mondo che non sento mio."

"Guarda, la gente viene considerata diversa, anormale, per molto meno. Basta che parli in maniera un minimo strana o che per esempio appartenga ad una cultura straniera a farti sentire diverso. A far si che tutti gli altri ti facciano sentire diverso."

"Non cercare di farmi sentire meglio inutilmente. Te l'ho detto, io mi piaccio per come sono, anche se per molti dovrei finire in galera. Non mi pento di ciò che sto facendo e non me ne pentirò."

"In realtà non solo per alcuni, credo sarebbero tutti d'accordo nello spedirti in prigione, vogliamo indirne un referendum?"

"Comunque il tuo amato ragazzo Josh credo dovrebbe parlarti di una notizia importante, strano che non ti abbia ancora detto assolutamente nulla, magari ha intenzione di dirtelo tra un po'. Secondo me fa male ad aspettare e a non dirtelo subito. Ormai da quanto vi conoscete? E da quanto state insieme? Quasi due mesi giusto? E a quanto pare sta andando tutto a meraviglia. Fino a quando non ti parlerà di questo, tieniti pronta con le cinture allacciate"

"Ma di cosa parli? Solitamente parliamo di tutto"

"È facile capire la motivazione per la quale non ti ha ancora detto nulla, come ho detto, andrebbe a compromettere l'intero vostro rapporto e di certo non ti voglio rovinare la sorpresa. Lascerò sia lui a dirtelo e a lasciarti a bocca aperta, senza che tu possa fare qualcosa"

18/02/2019

Unknown boyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora