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"Oi Kat, ho litigato con i miei genitori per la roba della droga" mi chiama Brenton.

"Sei riuscito almeno a tenere un paio di grammi per sta sera?"

Ogni volta che si organizzava una festa a casa mia solo una cosa non poteva mancare: l'erba.

Succedeva spesso che i miei genitori non fossero presenti e che mi lasciassero casa libera e non potevo non sfruttare la cosa.

Facevo in modo che la voce girasse per tutta la scuola e veniva fuori una festa simile a quella che solitamente si vede nei film americani.

"No"

"Cazzo Brenton! Ti chiedo una cosa e neanche quella riesci a fare?" sono abbastanza alterata.

"Scusa Katty" é il soprannome con il quale piace chiamarmi anche se sa perfettamente che lo odio.

"Ora devo cancellare la festa, grazie mille e cristo non osare più chiamarmi così"

"Ciao Katty" dice ridendo chiudendo la chiamata.

Lo odio questo ragazzo, è seriamente irritante. Non so sinceramente come faccia Keke a sopportarlo però è seriamente un bel ragazzo.

"Chi è?" Urlo al suono del campanello di casa ma ovviamente nessuno risponde così mi devo alzare, bloccare la serie tv che sto guardando e andare alla porta.

"Guarda un po?" Dice Brenton sventolando una bustina con una mano mentre con l'altra tiene una bottiglia di vodka.

Sono euforica e lo abbraccio.

"Dai, entra" gli faccio chiudendo poi la porta di casa.

Nel giro di mezz'ora siamo completamente fatti ed ubriachi, non facciamo altro che ridere e fare a botte con i cuscini mentre siamo seduti sopra il mio letto.

Ad un certo punto Brenton mi leva il cuscino dalla mano e mi prende il fianco con una mano cominciando ad accarezzarmi la schiena.

Dopo circa cinque minuti mi ritrovo senza maglietta e con Brenton che prova a slacciarmi anche il reggiseno.

"Brenton ma che fai? Ti prego, non pensi a Keke?" Dico biascicando le parole nell'unico e ultimo momento di lucidità di quella serata.

"Stai tranquilla, non lo verrà mai a sapere" risponde lui ridendo.

Ci penso un ultimo secondo e poi niente, mi lascio andare completamente a lui.

"Quindi è così che è andata quella serata? Mi ricordavo poco o niente" Gli domando.

"Si e credimi che ti è piaciuto da morire" dice con un sorriso malizioso.

"Non è questo il momento di scherzare, ti prego"

"Bravi, siete riusciti a ricostruire quella serata, pensavo che non ci sareste mai riusciti.
Non dopo aver visto quanto foste ridotti male. Ma che cosa avete ottenuto? Solamente dubbi in più.
Ad esempio come ho fatto a scattare quella foto?
Oppure giá ti seguivo da allora?
E come bisogna comportarsi con Keke non è stato risolto, non importa quanto qualcuno possa essere fatto o ubriaco, le azioni rimangono e la povera Keke adesso starà piangendo in camera sua o forse no? Lei è una ragazza forte, più forte di te sicuro, probabilmente sarà tornata da una delle sue vecchie amiche raccontandogli ciò che hai fatto.
Keke quindi non è l'unica che ne è al corrente. Come farà a guardarti negli occhi?"

Provo a leggere questo messaggio senza che Brenton possa leggerlo.

Il ragazzo sconosciuto trova sempre il modo per colpire i miei punti deboli, sa che sono gelosissima di Keke.

Lei, come ha detto anche lui nel messaggio, è più forte di me e il suo carattere vale molto più del mio e per questo ho sempre paura che si possa trovare una migliore amica migliore di me. Sembra che io abbia fatto di tutto per allontanarla da me.

"Keke" la vediamo passare in quel momento davanti ai nostri occhi e in quel momento urliamo il suo nome quasi in contemporanea e corriamo verso di lei.

Lei è ferma immobile.

Cosa le diremo? Non lo so neanche io.

-18/06/2018

Unknown boyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora