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"Le devo praticamente tutta la mia vita e ancora adesso o in futuro non potrei mai ripagare ciò che lei ha fatto per me.

Ha davvero rischiato tutto pur di vedermi felice, lontano dai guai, lontano dai miei demoni.

Lo stesso vale per suo padre.

Lei e la sua famiglia erano diventati tutto per me.

Fecero uscire mio padre da galera, mi diedero una posto dove stare, semplicemente mi stavano accanto incondizionatamente.

Qualsiasi sbaglio, qualsiasi errore sapevo che non avrebbe compromesso il nostro rapporto.

Pensavo che sarebbe stato indistruttibile.

Pensavo che l'amore nei suoi confronti fosse incommensurabile, passai sopra tradimenti, sopra bugie, l'ho persino perdonata per il fatto che mi abbia spezzato il cuore.

Non vedevo nessuna altra, per me c'era solo lei e l'ho sempre vista come la futura madre dei miei figli.

Il dolore però cambia le persone, si inizia a fidarsi di meno, a pensare di più, a parlare poco, ad allontanarsi di un centimetro alla volta.

Io non me ne accorgevo ma ad ogni suo errore ero sempre più distante da lei.

Lei che era l'unica a conoscermi perfettamente.

Così senza accorgermi il mio cuore non abbracciava più il suo.

Non provavo più gli stessi sentimenti per lei.

Purtroppo la fiducia è come il vetro.
Se si rompe, non importa con quanta colla proverai a far ricombaciare i pezzi, le crepe rimarranno lo stesso.

Alla fine quindi la lasciai, lasciai la persona che mi ha reso ciò che sono.

I suoi errori però li avrei messi in secondo piano per ciò che mi ha aiutato a superare.

Mio padre finì in galera, finì in galera per spaccio di droga pesante.

Il padre di Charlotte è un uomo potente, conosciuto in tutta la città, è riuscito a farlo uscire riducendo la sua pena di venti anni.

Mia madre non faceva altro che disperarsi per la situazione e io non mi sentivo più a casa.

Loro mi hanno ospitato per tutto il tempo necessario e ti parlo di quando non avevo ancora compiuto  diciassette anni, più di due anni fa.

Ero ancora piccolo ma l'amore per lei era vero o forse la vedevo più come la mia salvatrice.

È da poco che abbiamo chiuso definitivamente la relazione."

"Perché io non ne sono mai venuta a conoscenza? Com'è possibile? Mi era sembrato di starti sempre accanto da quando ti conosco. Come posso non essermi accorta di una cosa del genere? Perché mi hai tenuto nascosto una parte così importante della tua vita?"

"Non l'ho voluto mostrare a nessuno.

A scuola sarei stato preso di mira e non sarei stato considerato minimamente e non volevo preoccuparti, sei sempre stata troppo altruista.

Pensavo di risolvere tutto da solo e con il suo aiuto.

Per questo non ti ho mai neanche pronunciato il suo nome. Infondo avresti capito?

Tu non hai mai avuto problemi famigliari, hai una sorella fantastica e anche i tuoi genitori non hanno mai avuto problemi.

Charlotte è vissuta solo con il padre e con molte difficoltà."

"Se è questo quello che davvero pensi allora come hai potuto considerarmi migliore amica per cinque anni e adesso la tua ragazza?

Se pensi che io non ti possa capire che senso ha tutto questo?"

Lo guardo sorpresa, mi ha impressionato tutto quello che mi ha raccontato ma può dire una cosa del genere?

"Per questo non voglio più nasconderti niente e ho cominciato raccontandoti di lei"

"Josh, ti rendi conto che non lo avresti mai fatto? Sono stata io a sapere del suo nome, sono stata io a chiederti in ginocchio, sono io che mi sono messa in ridicolo davanti a lei. Dimmi una cosa, Keke lo sapeva?"

"No, perché avrebbe dovuto. Non l'ho raccontato a te, non l'ho raccontato a lei, semplicemente perché non l'ho raccontato a nessuno."

Lui mi poggia una mano sulla coscia, io lo respingo.

"Senti, è stata dura accettare il fatto che mi hai nascosto la relazione più lunga e importante della tua vita.

Mi hai raccontato di Zoe, Ann e Juliet. Mi hai raccontato di tutte le piccole storie.

Su questo ci sono anche passata sopra.

Ma addirittura tutto ciò che mi stai raccontato? Davvero Josh?

Apprezzo la sincerità ma è davvero troppo da sopportare. Prendo le mie cose e me ne vado, lasciami da sola per un po'."

"No, Kat, ti prego, sei l'unica che adesso vorrei accanto"

"Ti rendi conto che tutto questo è stato solo una grossa finzione? Ci sono sempre stata per te, tu hai preferito le spalle di qualcun altro, perché adesso vorresti le mie? Perché non hai più lei a cui aggrapparti?"

"L'ho lasciata quando mi sono anche accorto del fatto che con te non poteva esserci solo un' amicizia"

"Non hai pensato che prima di farlo allora avevi dei conti in sospeso? Perché se mi avessi raccontato tutto tra di noi sarebbe finita anche l'amicizia. Magari chissà quanti segreti non mi racconti. Non hai finito di riempirmi di bugie?" lui non mi risponde, mi nasconde qualcos'altro? "Josh" sbatto il pugno sul tavolo. Lui mi guarda impietrito.

"Forse ho esagerato, ho sbagliato ma senza di te non sono abituato a stare, siediti di nuovo accanto a me."

"Sei ridicolo, torna da lei se non riesci a stare da solo.

Mi dispiace per tuo padre, mi dispiace per quello che hai passato.

Credimi, vorrei sedermi su quel divano in questo istante e magari toglierti anche i vestiti ma non posso.

Vorrei chiederti come stai, come sta tuo padre e accontentarmi solo quando so che è davvero la verità.

Non posso farlo. Non so più quale sia la verità. Mi hai nascosto tutto questo.

Io ci sarei stata, sarei stata al tuo fianco senza farti sentire in colpa o in debito con me come ha fatto Charlotte. Ti avrei aiutato solo perché ti amo. Ciao Josh."

"Piccola, stai piangendo fuori casa di Josh, sento i tuoi singhiozzi da dove sono" è il ragazzo sconosciuto.

"Cosa vuoi? Non é il momento per parlare adesso" tiro su il naso e cerco di calmarmi.

"Almeno ti ha detto la verità, avrebbe potuto continuare a mentirti. Ha fatto la cosa giusta per una volta.

Almeno su questo.

Almeno dopo tutto questo tempo.

So che ti senti ferita e so quanto siano pesanti le lacrime. Forse dovresti dargli un' altra possibilità, magari non ti nasconderà più niente e ti dirà anche cos'altro sta programmando di fare o forse no.

Dire la verità una volta non vuol dire essere veritieri.

Dire una bugia una volta non vuol dire essere bugiardi.

Sta a te vederlo bugiardo o veritiero.

Ti ha detto più verità o più bugie da quando lo conosci?

Un conto è un errore, un conto é continuare ad errare.

Ci armiamo e ci rimbocchiamo le maniche per salvare il poco che è rimasto o prendiamo la via più facile lasciando stare?"

-15/04/2019

Unknown boyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora