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"Caitlin rispondi per me!" Urlo dall'altra parte della casa.

Lei è mia sorella, capelli mossi castani che le cadono lungo la schiena, occhi marroni e bocca perfetta sempre rosso fuoco, lei infatti a differenza mia adora truccarsi e non sia mai che qualcuno la veda struccata, soltanto a me riserva questo onore.

La vedo arrivare in camera mia con il mio telefono in mano che ancora squilla.

"Si può sapere perché non puoi mai alzare il tuo culo flaccido da quel letto, neanche per rispondere alle tue amiche? Questa volta non rispondo al posto tuo" mi dice lei arrogantemente e io non posso fare altro che imitarla facendogli il verso.

"Almeno puoi dirmi chi è?" Chiedo non capendo il motivo per il quale non risponde e neanche me lo passa.

"Numero sconosciuto" dice invece poi mostrandomi lo schermo illuminato.

"Sarà uno dei tanti scherzi telefonici che si divertono a fare quei nerd di merda senza una propria vita e che non avendola vogliono rovinarla anche a noi" commento io prendendo il telefono dalle sue mani e le faccio cenno di uscire fuori dalla mia camera dopo aver chiuso la porta.

Nonostante quello che ho detto poco fa a mia sorella mi diverto a sentire gli scherzi telefonici che mi fanno, sopratutto per giudicare quale di questi sia il più penoso, è matematico che si impegnino proprio poco per farli e che non abbiano immaginazione.
Se gli scherzi non fossero sempre uguali tra di loro e se chi li fa non scoppiasse a ridere ancora prima di finirlo anche io mi farei quattro risate.

"Buongiorno Kat" dice una voce profonda e calda che mi fa quasi sobbalzare.

Penso che la voce sia una delle prime cose che vedo in un ragazzo e questa è una voce che mi ha già colpita e forse anche affondata.

"È la Vodafone oppure è qualcuno in vena di qualche scherzo idiota?"

Domando ridendo e la voce al di la del telefono ride insieme a me, e il timbro di questa risata è così coinvolgente da farmi diventare rossa.

Il suo tono si fa però subito serio:

"È stato davvero intelligente mettere in giro la voce che hai fatto sesso con un ragazzo della scuola all'ultima festa organizzata a casa di Keke, la tua migliore amica. Poi per cosa? solo per far parlare la scuola ancora più di te, come se non fossi già la ragazza della scuola di cui tutti parlano. Per di più ora tutte le ragazzine piene di ormoni non smettono di controllare ogni ragazzo della scuola per trovare quello che ha avuto questo privilegio. Ovviamente non l'hanno trovato perché è solo una voce. Almeno spero che la tua migliore amica sappia quale è davvero la verità."

"Tu che ne sai che non è la verità" Rispondo subito all'erta.

In realtà questa voce non l'ho fatta girare io, non c'era un buon motivo per farlo.

È successo che che una ragazza che mi odiava, senza apparenti motivi aveva fatto girare questa voce su di me pensando che tutti avrebbero cominciato ad odiarmi come già faceva lei e invece l'effetto è stato l'opposto, per una settimana ogni ragazzo della scuola ha parlato di questo e ancora adesso ogni tanto l'argomento ritorna fuori.

"Vedi, io so tutto, è solo un piccolo esempio di quello che subirai da oggi in poi, comincia ad accettarlo che a breve diventerà abitudine"

"Spiegati meglio" mi sta davvero preoccupando questo ragazzo, anche perché ho una certa impressione che dal tono in cui parla sembra realmente deciso a fare qualsiasi cosa dica.

"Queste sono solo piccole regole che dovrai rispettare.
Intanto devi sapere che io sono il predatore e tu la preda"

"Lo credi veramente? Neanche se fossi la più brava e famosa attrice del mondo riuscirei a fare la parte della preda"

Unknown boyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora