Capitolo 6

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Salii quelle scale così famigliari. Sorrisi ricordandomi come io ed Harry correvamo quassù quando ci cacciavamo nei guai. Camminai fino alla stanza di Harry e bussai senza ricevere risposta.

"Harry!" urlai bussando ancora, ma non ricevetti risposta neanche questa volta. Aprii la porta e vidi Harry seduto nel suo letto, con la testa fra le gambe. Guardai la sua camera vedendo quanto fosse cambiata. Le pareti non erano più di quell'azzurro pastello di una volta. Erano bianche e una di loro era completamente nera. Aveva una grande tv piatta attaccata al muro e un mobiletto con un XBOX. Il suo armadio era uguale. Sempre con un'anta aperta come quando era bambino.Da piccolo lo faceva perché così i mostri non si potevano nascondere.   La stanza era scura e puzzava di erba.

"Harry?"dissi dolcemente. Guardai come si girò e si strinse maggiormente le gambe con le braccia.

"Per favore parlami..."dissi sedendomi nel pavimento per cercare di lasciargli spazio

"Non posso"borbottò e io sospirai

"Harry voglio aiutarti.Non puoi rimanere qua per sempre."sussurrai e guardai i suoi occhi. Erano gonfi e contornati da tagli da cui fuoriusciva sangue.

"Perché?"chiese lentamente e io sorrisi avvicinandomi a lui.

"Perché voglio farlo."dissi alzando una mano per togliergli dalla guancia un po' di sangue.Lui si ritrasse

"Dai, andiamo a ripulirci"dissi alzandomi e prendendo la sua mano nella mia e iniziando a camminare verso il bagno.Lo feci sedere nel mobiletto accanto al lavandino e mi aiutò a cercare il kit del pronto soccorso. Presi del cotone e lo bagnai con dell'acqua tiepida. Sapevo che se avessi usato del disinfettante avrebbe bruciato, quindi inizialmente cercai di ripulire il sangue con solo dell'acqua.Harry continuava a spostarsi e stavo iniziando ad innervosirmi.

"Per favore puoi stare calmo?"chiesi e lui sospirò stringendo forte la mascella. Quando tutto il sangue fu pulito, passai il disinfettante sulle ferite e Harry si trasformò in un bambino capriccioso.

"Puoi fermarti?! Brucia fottutamente tanto!" si lamentò spostandomi la mano e guardandomi minaccioso.

"Sai che sembri un bambino, vero?"dissi e ruotò gli occhi

"Non sembro un bambino! Fa male!"

"Disse il ragazzo con il corpo pieno di tatuaggi" disse e posso dire che mi diede per la prima volta in tutto il giorno un'occhiata scherzosa. Continuai a disinfettare le sue ferite e lui non staccò neanche per un secondo lo sguardo da me.

"Cosa stai guardando?"chiesi e lui sogghignò

"Niente"disse sorridendo

"Seriamente se ho qualcosa in faccia dimmelo o mi arrabbio"dissi facendolo ridere sempre di più

"Davvero non hai niente. Guardavo solo quanto sei cambiato"disse facendomi sorridere

"Non sono cambiato molto" ruotò gli occhi

"Disse lo studente modello, presidente del corpo studentesco e capitano della squadra di calcio. Sei diventato uno studente rompipalle!"disse e gli schiaffeggiai il braccio ridendo

"Disse il ragazzo pieno di piercing e tatuaggi!" piagnucolò e sorrise. Quel sorriso però non era mai cambiato. Uscimmo dal bagno e andammo in camera sua. Harry si sdraiò sul letto mentre io continuavo a guardare la sua stanza.

"La tua camera è cambiata tantissimo"dissi e lui come risposta borbottò

"Continui a lasciare l'armadio aperto?"chiesi guardando i suoi luminosi occhi verdi che erano intenti a fissarmi. "Mi ricordo che mi dicevi sempre che se lasciavi l'anta aperta, i mostri non ci si potevano nascondere dentro"dissi ridacchiando e vidi le sue guance arrossarsi.

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