- Allora, chi sono gli eroi di questa storia? – chiede il bambino, curioso.
Lui lo osserva attentamente, si sente davvero pronto per rovinare quell'esserino innocente?
È solo una volpe, non dovrebbe chiederselo.
- Per ora c'è una bella principessa dai capelli corvini, con il suo fedele servitore dagli occhi d'ambra. – spiega, cercando di non far trasparire nessuna emozione dalla propria stessa voce. Roca, graffiante ma smussata dal tempo.
Il bambino disegna. Muove freneticamente la matita bianca, di tanto in tanto sbirciando le reazioni del maggiore.
- Finito! – dice allegro, dopo aver terminato qualsiasi cosa stesse cercando di scarabocchiare fino a qualche momento prima.
Mostra alla volpe la sua opera, attendendo pieno di aspettativa un suo giudizio.
Come pensava, i fogli sono completamente bianchi.
- Non c'è nulla – dice la volpe.
Il bambino è confuso, ma davvero non riesce a capire?
La volpe sbuffa, massaggiandosi le tempie.
- Scusa... - sussurra il piccolo. Una luce triste affievolisce la luminosità accecante dei suoi occhi, e la volpe quasi teme che lo abbia già scoperto.
Ma no, lui a mentire è bravo. Il migliore.
- Avresti potuto usare una matita nera – suggerisce apatico, tentando di ricollegarsi al filo del discorso.
Il bambino lo fissa per un momento, cercando di afferrare tutti i pensieri che frullano nella sua testolina arruffata. Ecco, ne ha preso uno.
- Oh, ma così tutti sarebbero stati neri. Mi hanno sempre detto di temere le ombre. Eppure il buio del cielo è così bello, prima che nascano le stelle -
Il bambino si volta e il suo sguardo si fa malinconico, liquido.
E la volpe, per la seconda volta, non sa come rispondere a quegli occhi, improvvisamente così tristi.
- Allora dove li hai disegnati? – domanda, mentre le parole incespicano l'una sull'altra. È difficile reagire di fronte a quel visino ora perso in ricordi spezzati.
L'impotenza è qualcosa che odia. E in quel momento vorrebbe solo stringere quella creaturina così piccola ed indifesa, senza lasciarla più andare.
Tutto si ferma per un attimo, ma forse è solo la volpe ad immaginarselo.
- Qui – si indica la testa, il bambino, che ancora non ha alzato lo sguardo.
- Sono tutti qui: la principessa con il viso di porcellana e le labbra di rosa, con il suo misterioso servitore... –
- Sono al sicuro – sussurra il bambino.
E la volpe trattiene il fiato, perché la frangia storta si è spostata e quegli occhi sono di un azzurro tremendamente profondo.
Lo spogliano di tutte quelle bugie con cui si nasconde. Ed è come risalire in superficie dopo una vita trascorsa ad affogare.
Il suo intero esistere per un lunghissimo attimo, vacilla.
No, non sono al sicuro, vorrebbe dirgli. Nessuno lo è. E lui lo sa bene.
Eppure l'unica cosa che vuole in quel momento è tenere al sicuro un bambino troppo fragile per il mondo.
ANGOLINO SEGRETO
Hey
Ho deciso di aggiornare il più possibile, quindi eccovi un altro capitolo.
Spero non sia troppo corto, ma oggi pubblicherò anche il prossimo ^-^
Bye <3
STAI LEGGENDO
unspoken
Fanfiction'E vogliono comprendersi, fidarsi l'uno dell'altro, abbandonarsi al calore di un abbraccio. Ma ancora non ci riescono. C'è questo terrificante senso di smarrimento che li pervade, il timore che sia tutto destinato a finire, che alla fine saranno gl...