CHAPTER 28 - Maze

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- Non so se sentirmi lusingato o spaventato dal tuo silenzio - dice la volpe.

E il bambino si illumina, sorride con gli occhi.

Il maggiore sbuffa, fingendosi annoiato dall'entusiasmo del piccoletto.

Ma stanno lentamente imparando a comprendersi, ad apprezzarne la compagnia l'uno dell'altro.

Il bambino era così solo, prima di incontrare la volpe. 

Forse perché nessuno gli aveva mai raccontato la sua storia, prima.

Ascoltare il maggiore lo fa sentire più vivo, come se possa spiccare il volo e fuggire da quel bosco di glicini.

Sembrerebbe semplicemente un deserto d'alberi, senza la presenza della volpe.

E invece si sono presi cura l'uno dell'altro, sentendo propria quella realtà in cui non vogliono rispecchiarsi.

Si sono insegnati a vicenda ad apprezzare quel piccolo mondo. A modo loro.

Ed i petali volano, si perdono nel cielo e volteggiano su altri cieli, altri paesaggi.

 Ma la volpe ed il bambino rimangono sempre gli stessi, intrappolati in quel bosco.

E non possono far altro che trovarsi ogni giorno, attraversare il labirinto che li separa, per ricominciare da capo la storia.

In un ciclo senza fine.

Eppure, dopo ogni incontro la matassa si srotola, il filo si assottiglia.

Si avvicinano sempre più all'uscita del labirinto.

Al termine della storia.

In una muta richiesta, il bambino chiede alla volpe di continuare a raccontare, a mostrarsi per chi sia veramente.

Perché ha scoperto il suo segreto. 


 - Quando finirai di raccontarmi la storia? - 




Domani.







ANGOLINO SEGRETO

Hi

Tutto quello che racconto su questi due è introspettivo e punta a farvi immaginare la soluzione di un enigma che si svelerà solo alla fine.

Vi aspettavate di ritrovare la volpe e il bambino così presto?

Le scene che descrivo su di loro sono sia le più difficili che quelle che mi piacciono di più.

Il bambino è il mio personaggio preferito.

Curiosità: la prima cosa che scrivo di ogni capitolo è l'ANGOLINO SEGRETO. 

Mi rilassa e mi permette allo stesso tempo di allineare per bene nella mia testa quello che voglio far trasparire dal capitolo.

Poi penso mentalmente alla scena che voglio rappresentare (vista dall'esterno sembra che io sia persa nel vuoto ed è alquanto stupida come cosa).

Poi scrivo il titolo, che è il riassunto del concetto fondamentale del capitolo, ma voglio che sia una frase significativa anche da "sfusa".

E poi mi dedico al resto.

E poi mi dedico al resto

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Jimin. Come si può non adorarlo?

Love you <3

Bye


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