CHAPTER 53 - Silent sobbing

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Yoongi si staccò bruscamente da quel tocco così fresco e leggero che lo stava trattenendo dallo strapparsi tutte le bende di dosso.

Odiava non poter controllare cosa gli stesse accadendo, odiava non poter vedere nulla.

Si alzò in piedi, ma cadde a terra subito dopo, era troppo debole.

Patetico.

Tentò di rialzarsi, sbuffando ed innervosendosi sempre di più.

Il ragazzo gli si mise a fianco, aiutandolo.

Doveva essere più basso di lui, ma era forte, non aveva avuto difficoltà a rimetterlo in piedi.

Yoongi se lo scrollò malamente di dosso, non aveva bisogno di nessuno, lui.

Dalla merda in cui finiva sempre per capitare, ci usciva da solo.

- Dove sono?! - iniziò ad urlare, a tentare di muoversi e ad agitarsi.

Sembrava impazzito.

Si prese nuovamente la testa tra le mani, voleva strapparsi tutte quelle bende, voleva vedere ed affrontare chi aveva davanti.

- Non puoi toglierti la fasciatura, sei ferito - disse in un sussurro tremolante il ragazzo, ora di fronte a lui.

Era terrorizzato, ma aveva una voce dolce, calmante.

 Sapeva di malinconia.

Yoongi l'avrebbe ascoltata per ore, se non fosse sentito così impotente ed indifeso di fronte ad uno sconosciuto.

Uno sconosciuto che si era nuovamente avvicinato a lui e probabilmente voleva riportarlo a letto.

Ma non aveva intenzione di arrendersi.

Avrebbe combattuto, Min Yoongi non si sarebbe lasciato sottomettere da nessuno.

- Non toccarmi! - urlò al ragazzo, mentre con una spinta ben assestata lo gettò a terra.

Aveva però sottovalutato la forza dell'altro, che lo trascinò con sé nella caduta.

Crollarono entrambi al suolo, Yoongi picchiando la testa.

Sentì del sangue caldo colargli da una tempia, il dolore lo pervase.

Le sue ferite ancora fresche, dovevano essersi riaperte.

- C-cercavo solo di aiutarti - disse il ragazzo piano, mentre tentava di pulirgli il viso da quel sangue.

- Non voglio essere aiutato - rantolò Yoongi, tentando di scansarsi dall'altro.

Lui però continuò a tamponare delicatamente le sue ferite, determinato a non lasciarlo andare.

Era suo nemico e lo stava curando.

Yoongi non ebbe più la forza di fermarlo.

Si abbandonò alle braccia di quello sconosciuto, troppo esausto.

Il dolore stava diventando sempre più insopportabile.

L'ultima cosa che udì fu un singhiozzo mal trattenuto.

Poi, più nulla.

Il silenzio invase la sua mente, lasciando che l'incoscienza prendesse il sopravvento.

Quel pianto sommesso lo tormentò fino al suo risveglio.







ANGOLINO SEGRETO

Hi

Sto cercando di scrivere il più possibile, spero vi piacciano le mie storie.

Love you

Bye <3








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