Namjoon entrò in quell'enorme stanza, seguito da Jin.
Non si sarebbe mai immaginato così la sala del trono del sovrano di Phoenix.
Il nero sovrastava ogni cosa, le alte finestre erano state offuscate.
L'eleganza di quello che una volta era stato il palazzo reale era stata completamente ricoperta da quell'oscurità, in un'imitazione storpiata della sua antica bellezza.
Tutti erano al corrente della distruzione del palazzo reale, accaduta molti anni prima.
La realtà sfumava in leggenda, ma l'unica cosa che si sapeva era che il re Nom da quel giorno si era rinchiuso nel nuovo palazzo, costruito sulle rovine del precedente.
Nessuno l'aveva più visto, si limitava a governare con astio e malvagità quel regno, una volta rigoglioso e pieno di vita, che era Phoenix.
Unica manifestazione della presenza del sovrano era la rocca nera e sormontata da guglie affilate, che si poteva vedere da ogni villaggio del regno.
La sua inquietante e macabra figura svettava sulle macerie di un palazzo glorioso, ma ne dettava il destino in decadenza.
Phoenix stava morendo, così come il giardino di glicini che la circondava.
Il deserto nero avanzava sempre di più verso il palazzo reale, inghiottendo ogni cosa.
E gli abitanti del regno non potevano fare nulla, se non sperare che si sarebbe fermato prima di distruggerli.
Il re non si era mai espresso a riguardo, la sua esistenza era perfino messa in dubbio dalla popolazione.
Proprio per questo ora Namjoon si sentiva a disagio, ma spinto da una terribile sete di sapere.
Phoenix aveva bisogno di risposte.
Così come lui e Jin avevano bisogno di aiuto per salvare Jungkook.
Ma perché il re, di cui si dubitava dell'esistenza, aveva deciso di incontrare proprio loro, due poveracci che avevano perso un'amico?
Perché avrebbe dovuto interessarsi a loro e decidere di aiutarli?
Si scambiarono un'occhiata, l'inquietudine che attraversò i loro sguardi.
Avevano paura.
In penombra, appena visibile, il trono si stava muovendo.
Era come se possedesse una vita propria, ma osservandolo meglio era fatto di sabbia.
La sabbia nera del deserto, che stava creando mulinelli e disegni incomprensibili, trasformando continuamente quel trono.
La sabbia si tramutò in melma, scura e in subbuglio.
E da quella gorgogliante sostanza uscì una figura.
La sua corona color sangue si distinse dall'oscurità, mentre la melma tornò sabbia, che vorticava attorno a quell'apparizione disumana.
Jin urlò, pervaso dal terrore, mentre Namjoon rimase pietrificato.
- Ditemi, è questo il modo di accogliere il proprio sovrano? -
ANGOLINO SEGRETO
Hi
Scusate se il capitolo sarà un po' osceno ma non mi sento bene.
Bye <3
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unspoken
Fanfiction'E vogliono comprendersi, fidarsi l'uno dell'altro, abbandonarsi al calore di un abbraccio. Ma ancora non ci riescono. C'è questo terrificante senso di smarrimento che li pervade, il timore che sia tutto destinato a finire, che alla fine saranno gl...