La ragazza aprì gli occhi. Doveva essersi addormentata.
Si guardò attorno: era ancora nella casetta sull'albero, poteva riconoscerne le pareti in legno bianco anche nel buio di quella notte.
Strano, pensò, non aveva freddo.
Si sedette, stropicciandosi gli occhi. Erano ancora gonfi per il pianto.
Prese la pesante coperta che la ricopriva e se la mise attorno alle spalle.
Ecco perché non stava gelando.
Si alzò, accendendo una candela per illuminare la stanzetta polverosa.
La luce della lampada improvvisata, non fu paragonabile a quella che fece brillare gli occhi di Sara dallo stupore.
Quello che credeva una semplice coperta era il mantello stellato di Blue.
Si ricordò tutto. Per un attimo aveva avuto l'illusione che fosse stato tutto un sogno, che non fosse successo nulla e avrebbe potuto rivedere Nom al suo risveglio. Ridere con lui come se lei non fosse fuggita via.
Come se non avesse appena rifiutato di dare il suo primo bacio all'unica persona da cui lo volesse ricevere.
Ma era davvero lui?
Non ne era più così sicura.
Ancora con il mantello sulle spalle, scese dalla casetta, venendo investita dalla bellezza della notte.
I glicini brillavano di rugiada, mentre
Una brezza leggera le sfiorò il viso, con delicatezza.
Non era stata provocata dal vento però, ma dal Bluebin, che ora le svolazzava di fronte.
- Portami da lui - disse
E l'uccellino si illuminò di blu, rischiarando un poco il buio per indicarle la via.
Dal primo passo, la ragazza seppe che quella era la direzione giusta.
Il ragazzo stava sdraiato sull'erba. Nemmeno si accorse dell'arrivo della principessa, finché lei non gli si sedette a fianco.
E anche quando lo fece, non sembrò esserne disturbato. Semplicemente continuò a contemplare le stelle.
La ragazza si sdraiò vicino a lui, anche lei apprezzando genuinamente della vista del cielo notturno.
Stettero in silenzio, non avevano bisogno di parole.
Si guardarono negli occhi, per un momento. E ad entrambi parve di capire tutto.
La mano di lui si avventurò alla ricerca di quella di lei, fu naturale che le dita si stringessero, che combaciassero perfettamente.
Sorrisero timidamente.
Ammiravano la volta celeste, riconoscendovisi.
All'apparenza erano solo qualcosa di splendido, sì, ma distante ed inafferrabile.
L'unica cosa che desideravano era trovare qualcuno in grado di vedere oltre alla coltre di stelle e buio, scoprire gli infiniti universi, i pianeti nascosti, le galassie di possibilità.
E quel qualcuno era proprio al loro fianco, ed osservava il cielo.
Quella sera, è inutile affermare che le stelle furono l'unico, indiscusso, protagonista.
ANGOLINO SEGRETO
(che non ho assolutamente scritto prima di questo capitolo solo per procrastinare un po')
CAUGHT IN A LIEEE
Comunque
Hi
Nel prossimo capitolo ci sarà una scena tristissima vi avverto.
Una di quelle che proprio mi dispiace scrivere T^T
Quale capitolo vi piace di più? Qualcosa come quelli sulla volpe e il bambino, quello sulla storia dei cristalli, quello del "mostro", oppure quelli introspettivi ma con i dialoghi come quello di Aimee?
Love you<3
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unspoken
Fanfiction'E vogliono comprendersi, fidarsi l'uno dell'altro, abbandonarsi al calore di un abbraccio. Ma ancora non ci riescono. C'è questo terrificante senso di smarrimento che li pervade, il timore che sia tutto destinato a finire, che alla fine saranno gl...