- Potresti disegnarli dietro ad un muro impenetrabile – propone la volpe, sperando di trovare una soluzione ad un problema inesistente.
Si sono seduti a terra, sulla riva del laghetto.
È trascorso un mese ed il maggiore ancora non si capacita del perché stia sprecando così tanto tempo a discutere con quel bambino di uno stupido disegno.
Ma è grato che in questo modo possa rimandare il momento in cui dovrà portare a termine il suo compito.
Il più piccolo arriccia il nasino.
I raggi rosei del tramonto illuminano la sua figura minuta. Pensa, concentrato.
Non vuole deludere il maggiore. Anche se non riesce a comprenderlo.
- Così sarebbero stati rinchiusi – dice il bambino, mentre intreccia una coroncina di candidi fiori. Proprio non ci riesce a stare fermo per un attimo.
- Ma li avresti protetti – replica il maggiore, testardo.
Il bambino sembra incerto, esitante. Un po' si vergogna di quello che sta per dire. Di solito è così facile esprimersi. Eppure trattiene il respiro, sentendosi in soggezione di fronte a un argomento che teme affrontare. Alza per un attimo lo sguardo, per trovare un po' di conforto nella soffice luce del tramonto.
Non se ne rende nemmeno conto, ma i suoi occhi si ritrovano in quelli scuri e fermi della volpe. Ed è come se chiedesse il permesso di perdersi al loro interno, in un viaggio che ancora ha paura di intraprendere.
- Non sarebbero stati felici – dice infine, in un soffio appena udibile, che abbandona le labbra del minore, raggiungendo la volpe.
- Tu lo sei? – è l'unica cosa che riesce a domandare, anche lui sussurrando, per timore di rompere quell'atmosfera irreale creatasi tra loro.
Sei felice?
Nemmeno lui sa se lo stia chiedendo a se stesso, o a quel bambino, così bello e dagli occhi impossibili, che ora lo guardano con un'espressione persa, una muta richiesta di aiuto, protezione.
Perché in quel mare di insicurezze l'unica luce che hanno bisogno di seguire è quella che li guida l'uno verso l'altro.
E vogliono comprendersi, fidarsi, abbandonarsi al calore di un abbraccio.
Ma ancora non ci riescono.
C'è questo terrificante senso di smarrimento che li pervade, il timore che sia tutto destinato a finire, che alla fine saranno gli unici a rimanere bruciati da un sentimento che ancora non sanno controllare. Che li spinge ad avvicinarsi, ma appena stanno per sfiorarsi, li allontana nuovamente.
Troppe volte il bambino è stato ingannato. Troppe volte la volpe ha dovuto ingannare.
Entrambi, piccoli e spaventati, mentre il silenzio scende dentro di loro, riempiendo quel senso di vuoto che così spesso li ha sovrastati.
Eppure, vogliono provarci.
- È il momento di raccontarti la storia –
ANGOLINO SEGRETO
* inhales *
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unspoken
Fanfiction'E vogliono comprendersi, fidarsi l'uno dell'altro, abbandonarsi al calore di un abbraccio. Ma ancora non ci riescono. C'è questo terrificante senso di smarrimento che li pervade, il timore che sia tutto destinato a finire, che alla fine saranno gl...