CHAPTER 51 - Wires

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La fioca luce del mattino illuminò il viso di Jungkook, svegliandolo.

Durante la notte la febbre era scesa, forse per via delle pesanti coperte con cui era rimasto al caldo.

Strano, non ricordava che Hoseok o il biondino gliele avesse portate. 

Probabilmente era successo mentre si era già addormentato.

Si stiracchiò, titubante a lasciare il torpore di quel letto.

Così comodo, dormire per sempre era l'unica cosa che avrebbe voluto in tutta quella confusione.

Decise comunque di mettersi seduto e darsi un'occhiata attorno.

La stanza in cui si trovava era abbastanza grande, con i muri di pietra a dare un'idea di stabilità e sicurezza.

Già, un'idea che subito svaniva per via di tutti gli oggetti sparsi disordinatamente ovunque.

Jungkook si chiese come fosse possibile che non avesse notato quell'accozzaglia di mobili, piante e libri.

La sera prima doveva sentirsi davvero male.

Il dettaglio che più incuriosì il ragazzo era un'enorme tappeto, dettagliatissimo.

Il ricamo intricato di una volpe completamente nera lo rendeva unico, un elemento che distaccava dal caos generale della stanza.

Non curandosi del mal di testa che ancora non lo aveva abbandonato, Jungkook vi si avvicinò.

Ora che lo osservava meglio, sembrava più una sorta di stemma, una bandiera forse.

Sfiorò i fitti intrecci dei fili, ognuno aveva il proprio colore, ognuno seguiva un percorso diverso e si intrecciava ad altri per completare quel capolavoro.

Un'unica, minuscola, imperfezione catturò lo sguardo del ragazzo.

Un filo nero, uscito di posto.

Rovinava tutto il resto.

Questo filo sono io.

Jungkook continuò l'ispezione della stanza, in fondo, che altro avrebbe potuto fare?

Si trovava in una specie di torre, con poche finestre.

Se mai avesse provato a buttarsi di sotto per fuggire, non aveva speranze di sopravvivere ad un salto del genere.

E l'unica porta presente era chiusa, ovviamente.

Il tutto sembrava la soffitta di un collezionista.

Oggetti di ogni genere erano accatastati in ogni angolo disponibile, da forzieri di legno scuro a candele color porpora, fiori e piante in vasi appesi alle pareti.

Incredibilmente, tutti i fiori erano estremamente curati.

Qualcuno doveva venire di frequente ad occuparsene.

Intanto però, Jungkook vagava da solo in quella stanza affollata, non solo di strani oggetti, ma anche di pensieri.

Perché lo avevano lasciato in vita?

Forse volevano un riscatto?

Ma lui non aveva soldi.

E nemmeno sapeva se Nam e Jin fossero ancora vivi.

Dove si trovavano?

E dove si trovava lui? In quella torre senza via d'uscita... 

Perché i pirati avevano attaccato la loro nave? Era evidente che non fosse un mercantile ricco.

Non avevano guadagnato nulla saccheggiandoli.

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