Ricordi (Parte 2)

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ATTENZIONE: QUESTO CAPITOLO CONTIENE SCENE SPINTE.
IO IL MIO DOVERE LO FACCIO SEMPRE U.U

È ora.
Lilia respira, che diamine!
È solo Levi.
Appunto.
È solo thè.
Certo, thè.

Basta!

Tutte queste paranoie ora sono inutili. Ormai è troppo tardi, ho accettato l'invito e ora sono davanti alla sua porta.
Questa si apre improvvisamente mostrandomi uno spettacolo che mai avrei potuto immaginare.
Lui. Appoggiato al lato della porta con un braccio.
La sua camicia bianca con i primi due bottoni aperti.
I suoi occhi di ghiaccio mi fissano languidi.
Un mezzo sorriso sulle sue labbra.
Questa visione mi fa sentire stranamente calda sul viso.
"Cosa aspettavi ad entrare? Mi stavo preoccupando..."
Si avvicina al mio orecchio.
"E non è consigliabile farmi aspettare, piccola. Quando voglio qualcosa la pretendo il prima possibile..."
Se prima non lo ero, ora sono convinta di poter competere con un pomodoro.
"Uhm..."
Vorrei dire qualcosa ma non ho scusanti. E non posso dire di certo che mi stavo facendo mille paranoie su un probabile amoreggiare con lui.
"Mh?"
"S-sei s-strano. M-ma non fraintendere! Non in senso negativo! È s-solo che è tut-"
Vengo interrotta dalle sue labbra che si poggiano sulle mie. È un bacio tenero e dolce ma che si trasforma in uno più passionale nel momento in cui sento il suo braccio cingermi i fianchi. Con esso mi spinge nella camera e chiude la porta, probabilmente a chiave, ma che mi importa.
Ricambio il bacio, sbattendolo contro la porta.
Le nostre lingue danzano freneticamente, sembra che stiano lottando per testare la forza.
Le mie mani vagano sulla sua schiena e tra i suoi capelli corvini.
Sembra leggermente scosso dal mio gesto ma si riprende piuttosto in fretta dal momento che sento una mano sul mio sedere e l'altra strattonarmi leggermente per la testa in modo da mettere in risalto il mio collo. Il quale viene voracemente preso di mira dalle sue labbra.
"Ah!"
Mi ha morso e ora sta leccando il punto dolente.
Stranamente però questo minimo dolore mi manda una scarica di piacere che sento perfettamente.
La sua mano stringe la presa sul mio fondoschiena facendomi sussultare.
"Perché non mi mostri un po' il tuo seno?" Dice, togliendosi la camicia, lentamente, con quel suo fare così dannatamente sexy.
Mi sento leggermente in imbarazzo a doverlo fare di nuovo, ma mi sento al sicuro con lui.
Così sbottono la mia camicia lasciando intravedere il mio seno.
"Niente reggiseno stasera? Ahahah."
Ed eccomi di nuovo rossa, e ora che gli dico?
"N-non è come credi!"
"Ah no?"
In un attimo mi prende in braccio e mi fa stendere sul letto in una maniera un po' brusca ma allo stesso tempo eccitante.
"È solo che pensavo... cioè non pensavo niente, diciamo che non mi andava di metterlo!"
Mi sto letteralmente arrampicando sugli specchi.
"Mh, quindi pensavi, cioè non pensavi, diciamo che non credevi che avrei fatto questo?"
E così si fionda sul mio seno ormai scoperto.
Con una mano gioca con un capezzolo e con la bocca mi stuzzica l'altro. Lo sento pizzicare, leccare, mordicchiare e tirare. E tutto questo mi sta facendo letteralmente impazzire.
"Ah! L-Levi! Ti p-prego... Ah!"
"Mh?"
"Vo-voglio di più..."
Ok, ora sono diventata letteralmente un pomodoro.
"Vuoi di più?" Dice posizionando la sua gamba tra le mie.
"Dimmi cosa vuoi." Usando quel tono severo e rigido non fa altro che aumentare la mia voglia di lui...
"Te. Dentro di me."
Al diavolo la decenza, io lo esigo.
"Wow, non credevo fossi così esplicita. Ahahah e va bene. Ma preparati perché questa volta non ci andrò leggero."
"Io sono nata pronta."
"Questo è lo spirito giusto, mocciosa."
Mentre parlavamo non mi sono accorta del fatto che lui si fosse spagliato del tutto.
Ogni volta che lo vedo mi sento bruciare.
Così mi spoglio anche io.
Mi preparo a sentirlo dentro di me ma l'unica cosa che sento è la sua voce.
"Girati."
"Mh?"
"Girati."
Faccio come mi dice e mi posiziono davanti a lui tenendomi con braccia e ginocchia.
Ah!
L-la sua lingua è...
È dentro di me.
Sto cercando di non fare versi per non dargliela vinta ma è tutto inutile.
"Ah! L-Levi..."
Insieme alla lingua inserisce un dito, poi due e pompa avidamente dentro di me.
"Levi, t-ti prego, n-non smettere..."
Ahi! Mi ha appena dato uno schiaffo sul sedere?
"Mh... Non darmi ordini. Godi e basta."
Questo suo tocco così rude mi accende.
Ad un certo punto non sento più nulla dentro di me e mi preparo ad emettere un verso di disappunto quando...
"Ah!"
Le sue dita vengono rimpiazzate da qualcosa di decisamente meglio.
Spinge. Sento i nostri corpi sbattere.
Scariche di piacere mi pervadono.
Un piacere che va oltre l'inimmaginabile quando mi tira per o capelli e comincia spingere in modo più veloce e forte.
"L-LEVI! AH! STO PER- AH!"
"LILIA!"
Sento un fluido fuoriuscire dalla mia intimità e capisco di essere giunta al limite.
Sento anche il suo membro uscire da me e la cosa mi dispiace un po'.
"Perdonami ma devo terminare la cosa in bagno, non vorrei causare spiacevoli incidenti."
"T-tranquillo..." Dico ansimando.
Velocemente mi rivesto, torno in camera mia, mi faccio una breve doccia fredda e ritorno in camera di Levi.
Lo trovo seduto alla sua scrivania con due tazze fumanti di thè accanto a lui.
"Allora... beviamo?" Mi dice con un... sorriso?
Vederlo così mi fa perdere un battito ma riesco a riprendermi prima che lui noti la mia titubanza.
"Certo!" Dico sfoggiando uno dei miei più caldi sorrisi.

~~~

Dopo aver parlato del più e del meno con Levi mi dirigo in camera per riposare un po'. Sono letteralmente stremata.
E come biasimarmi.




"Oi, che ce ne facciamo di questo corpo?"
"Povera ragazza, senza cure morirà sicuramente..."
"Ma sembra un fantasma! Insomma è tutta bianca."
"È pur sempre un'umana ed è giovane. Chissà chi le ha sferrato tutte quelle coltellate..."
"Probabilmente si sarà fatta qualche nemico, o magari era una prostituta che si è ribellata e questa è la fine che ha fatto. Lasciamola qui."
"Datela a me. È mia nipote."
"E tu chi saresti, vecchia?"
"Mi chiamo Enesya. Ora permettetemi di darle un degno addio. Vi prego."
"Mh... Fa' come vuoi."
"Grazie mille."

"Tesoro, questo farà un po' male, ma credimi, è per il tuo bene."
"AAAAAAAAAHHHHH!"
"Lo so, lo so. M-mi dispiace farti soffrire così ma tu devi vivere!"
"AAAAAAHHH! M-MALE! IL MIO CUORE. LA MIA TESTA. S-SENTO COME SE STESSI BRUCIANDO VIVA! AAAAAAAAHHHH!"
"Ascoltami. Quando sarà finito il processo io morirò sicuramente. Tu, con questa iniezione, sarai in grado di abbatterli. Nelle tue vene scorre il sangue di un gigante; sei predisposta naturalmente ad essere una cacciatrice. È tempo che te lo dica... io sono un mostro. Un anomalo, o come li chiamate voi. Ma ormai ho smesso di uccidere uomini da tempo..."
"AAAAAAAAAHHHHH!"
"T-ti prego... Porta a termine questa missione: sterminare tutti i giganti. Anche quando scoprirai la verità. Non fermarti."



"Sterminare tutti i giganti..."
Mi sveglio con queste parole nella testa.
"È questa la mia missione."










N.A.
Lo so non uccidetemi. Sono una persona bruttissima :3
Spero che questo capitolo vi piaccia lo stesso ^^
E niente sono troppo fuori di testa per la terza stagione di AoT
Levi è maledettamente *Q*
Non so come scusarmi per l'attesa ma ormai siete abituate quindi non so che dire.
(Sì sto parlando come un babbuino strabico)
Ciao!
Vi voglio bene e grazie per la lettura <3

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jul 29, 2018 ⏰

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