Roma è una bella città, Vittorio ne è convinto. Abita lì con i suoi cari, è lì che ha conosciuto tutti i suoi amici. In tasca non ha un centesimo, ma nel cuore ha tanti valori; uno di questi è l'attaccamento alla famiglia.
Vittorio farebbe di tutto...
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VI CONSIGLIO DI LEGGERE QUESTO CAPITOLO SOLO SE AVETE FINITO LA STORIA VERA E PROPRIA.
Questa OS, almeno per me,ha una bella storia dietro. Sapete che sono della Roma, ebbene, l'idea di scriverla mi è venuta proprio allo stadio. Stavo guardando con mio padre e altre migliaia di persone Roma-Barcellona, non una partita qualunque, ma probabilmente una delle partite più belle alla quale io abbia avuto l'onore di assistere dal vivo. Per chi non lo sapesse, il Barcellona è una delle squadre più forti del mondo, e la Roma era stata data per spacciata fin dall'inizio, ma...c'è un ma, perché quella sera la Roma ha vinto, e io sono tornata a casa tardissimo, senza voce, dopo aver pianto dalla gioia, cantato e riso, e tanta era l'adrenalina da non riuscire a dormire, così ho scritto questa one shot. Era da tanto che non scrivevo di Marco e Vittorio.
Pochi giorni fa l'ho riletta, ho corretto un paio di cose e mi sono detta:"perché non farla leggere a chi segue la storia?", quindi eccovela qui, senza troppe pretese, è solo uno spezzone della vita di Marco e Vittorio che spero abbiate voglia di leggereanche se il calcio non è la vostra passione, per il puro piacere di scoprire come se la cavano i due ragazzi.
E niente, buona lettura ❤️
Vittorio congiunge le mani in un gesto di preghiera. Sta per mettersi a piangere. Marco, al suo fianco, appoggia un braccio sulle sue spalle per confrontarlo, continuando a guardare davanti a sé. Lo spettacolo è raccapricciante.
Sullo schermo luminoso della televisione ci sono due foglietti, As Roma e FCBarcelona, le due squadre che si affronteranno nei quarti di finale di Champions League e di cui solo una sarà tra le quattro semifinaliste. La squadra capitolina, con la solita sfiga nera che la contraddistingue dal 1927, ha sorteggiato la squadra catalana capitanata da Iniesta. Il Barcellona è uno dei team più forti del mondo. Niente di che, insomma.
"Ce piamo 'n imbarcata de gol da paura", si lamenta sconsolato Vittorio, sfregandosi la faccia con i palmi delle mani. Marco batte un paio di colpi sulla schiena del suo ragazzo. "Eddaje, nun esse così negativo, stamo ai quarti, avemo buttato fuori l'Atletico e 'r Chelsea de quer parrucchino de' Conti, me dici cotica!", cerca di rianimarlo Marco.
"E mo' uscimo co' sette gol, ecco come va a finì", ribatte con tono lapidario Vittorio. Marco gli dà un ceffone leggero dietro al collo.
"Uscimo a testa alta, amò, con onore, e noi se l'annamo a vedè allo stadio, io e te, te va?".
Vittorio solleva di scatto la testa, incredulo. "Sei serio?", domanda. Marco annuisce solennemente. "Il dieci aprile annamo all'Olimpico a vedé la Roma giocà contro il Barcellona, fosse l'ultima cosa che famo", dichiara.
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Dal 19 al 21 marzo sono aperte le vendite dei biglietti per gli abbonati , mentre quelle per il resto dei tifosi iniziano il giorno dopo, il 22. Marco ha già in mente un piano infallibile, ovvero recarsi al Roma Store di Via del Corso un giorno prima della vendita. Non c'è da scherzare, con i tifosi romanisti, e lui lo sa bene.
