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Ero in centro città,alla ricerca di un grosso portone che si aprisse con la mia impronta,sono abbastanza sicuro che anche se sono "esiliato" non ha disattivato i codici.Passo fra la gente urlando "permesso" Milano è sempre cosi affollata,soppratutto se il Re fa una conferenza,ecco perchè mentre lui fa la sua stupida chiacchierata io me la dò a gambe,c'è troppa gente per riconoscermi.

Mi guardavo intorno in ogni angolo e di tanto in tanto mi fermavo a fare qualche foto, insomma dovevo sembrare un semplice turista.

Mi accorsi dopo,della presenza di una guardia che studiava ogni mio singolo movimento,messa vicino ad una delle travi,abbastanza lontano in realtà.Pagai il biglietto per entrare al duomo e dopo 2 secondi stavo già in fila.

Eccolo lì,sta scendendo da una delle macchine stile anni '90 accompagnato da due guardie mentre le truppe militari gli fanno spazio,gli hanno preparato un palco apposito.

"buongiorno popolo d'Europa,siamo riuniti cui oggi perchè volevo darvi delle informazioni" avvicinò la bocca al microfono facendo un sorrisone falso.

Tutte le attenzioni si concentrarono su di lui così come facevano tutti cercai di avvicinarmi "le trasformazioni di corpo sono bandite,sta mattina mi è stata recapitata una lettera,era di Stefano, il mio fratello malvagio,niente telefoni usa e getta,uso di trasporti e magia sono proibiti" tutti i polizziotti cominciarono a perquisireil primo che gli passava per la testa.

Mi passai una mano fra i capelli e in tutta quella confusione cercai di muovermi "ehy tu!" disse un polizziotto,c'era il nome Marco Esposito.

Mi misi a correre, sentivo che mi stava inseguendo ma non ci feci caso.Entrai scavalcando le sbarre nel Duomo ed entrai nel sotterraneo.

Mi precipitai sulla porta,lo sapevo, non aveva tolto la mia identità appartenente alla famiglia reale.

"Stefanino fratellino mio" era la sua voce "riconoscerei il tuo odore ovunque" rise leggermente.

Mi bloccai con la mano sulla maniglia,ero stato beccato in fallo,ero stanco di fuggire, mi voltai a guardarlo "Richard" sussurrai "lo stupido" dissi poi.

Deglutii senza farmi vedere...ero davvero nella merda.

"bene" prese una pistola "benvenuto nel tuo inferno personale" caricò la pistola.Non potevo far altro che stare a guardare,niente l'avrebbe convinto "e tu al tuo paradiso!" una pala lo colpì dritto nella nuca,aveva capito chi era stato ma era svenuto prima.

"Dio mio io ti adoro" corsi da lui e lo abbracciai "tanti in realtà mi amano" disse guardandomi male.

Alzai gli occhi al cielo "andiamo" gli misi un mano sulla spalla ed entrammo dentro il covo di famiglia "Wendy?" chiesi,non vedendola con lui "emmmh" quel verso non mi piaceva fatto,andai con passo svelto verso le prigioni.Le guardai una ad una fino all'ultima, una fatina era sdraiata per terra e la finestea era aperta "eccola!" disse Sascha grattandosi il collo "l'hai lasciata qui?" urlai guardandolo con sguardo colpevole "ehy io sono il tuo salvatore!" si mise a battere il piede per terra,in sua difesa.

Scossi la testa ed entrai dentro recuperando la mia fatina,la misi nella sua tasca apposita,riprendendo le mie sembianze.

Poi guardai la finestra "sono stato io" dice "ah" feci una smorfia e sbuffai "andiamocend da qui" mi batteii una mano in faccia "si,sicuro capo!" fece il saluto che si fa ad un capitano e mi seguii fino all'uscita principale,per le strade non c'era nessuno.

Sporsi le labbra facendo una smorfia"ehm" mi morsi il labbro "forse abbiamo qualche problemino?" sussurrai girandomi verso il mio compagnl "non ti preoccupare ho io il video della telecamera" prese dalla tasca la scheda SD sventolandola.

"almeno non più giustiziare per averlo momentaneamente ucciso" risi.

Lui non poteva essere giudicato nè giustiziato,era americano.

Come ombre riuscimmo a raggiungere un centro commerciale chiuso da decenni e a nasconderci dentro "dici che il cibo è ancora buono?" fece toc toc a una macchinetta mentre lo sorpossavo.

"no Sascha no"

E io dovevo convivere con tale idiozia,secondo me non faceva male una riparazione al cervello.

King Of This World|| SaschefanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora