pov's STEFANO
mi ero alzato dopo tao tempo con lui accanto,era una cosa che ormai accadeva raramente.
avevamo passato cosi tanto tempo a litigare che non ci accorgevamo che intanto il mondo andava avanti,con o senza di noi.
la dimostrazione era l'aprire la finestra la mattina e vedere il proprio popolo già in movimento fra le strade, le risate e i lavoratori stavano salutando le famiglie prima di andare a lavoro.
volsi lo sguardo alla sveglia che segnava le 06:03 del mattino poi mi concentrai sul viso angelico sdraiato sul mio letto, ancora riposato e stanco.
tutti pensano che la vita di un Reale sia semplice, che tutto sia al su servizio ma in realtà non è esattamente cosi.
Iniziai prepararmi e raggiunsi il trono, ogni giorno c'erano un milione di richieste e alcune andavano per forza soddisfatte.
"signore il Conte di Berlino lo vuole vedere"
il mio assistente mi diede la notizia, si chinò tornò ad aspettare nella sala d'attesa altre persone che richiedevano il mio aiuto.
"il Conte di Berlino? e perchè non il Duca?!"
era strano che Thomas madasse uno dei suoi figli a dare comunicazioni, ogni volta era sempre venuto di persona, ritiene importante rimetterci la faccia.
"Sua Maestà, il Conte di Berlino"
Albert valcò la porta velocemente, si avvicinò, mi prese sottobraccio e ci fece allotanare dagli altri.
"lo so, di solito viene mio padre ma lui è occupato a domare la rivolta"
si notava che era parecchio agitato, giocava con le mani e ogni volta che stava per iniziare il discorso si fermava, come a ripensarci.
"Albert... Quale rivolta?"
Chiesi, conosco questo ragazzo dalla sua nascita, ha a mala pena 16 anni, eravamo inseparabili da piccoli.
"Garfield...dalla sua morte diversi preti cattolici hanno iniziato a convertire gli americani,
Carlos II D'America sta arrivando con delle truppe per annientare i protestanti e nel mentre in Germani è iniziata una rivolta tra cattolici e protestanti"
Nella sua spiegazione era stato molto chiaro, ma Carlos II non era il fratello del padre di Sascha?
"Matteo, sveglia il Principe D'America e accendi la tv"
il ragazzo accese subito la tv e si precipitò a svegliare Sascha.
"manderò immediatamente l'esercito in Gemania, non ti preoccupare"
Cerco di rassicurarlo in ogni modo ma lui sembra diventare sempre più nervoso.
"oh, ma allora tu non ne sai niente!"
esclamò, iniziando a dare di matto.
"di cosa?"
Chiesi, odiavo non sapere, chiunque avrebbe odiato non sapere se avesse dovuto essere un Re.
"ehy Stefano mi stavi cercando?"
Sascha entrò nella cucina e prese una mela, iniziando a mangiarla.
"Stefano devi mandare immediatamente le flotte in Irlanda, le truppe di Carlos stanno arrivando là"
Spiegò Albert, cercando di calmarsi.
"le truppe di chi?"
Chiese Sascha improvvisamente chiudendo il frigo.
Sulla tv iniziarono a dare le notizie più importanti del giorno.
"La moglie di Stefano IV sarà giustiziata fra poche ore, l'ex Re delle Americhe ha divorziato e ha perciò perso il titolo, il fratello Carlos ha attuato un colpo di stato, diventando nuovo Re delle Americhe e sta approdando sull'isola Irlandese per invadere il Regno Europeo e il nostro Re non sembra reagire"
Sascha lasciò immediatamente la cucina e ordinò a Matteo di mandare l'esercito in Irlanda.
"Sono spiacente non posso dare ordini all'esercito senza il consenso del Re"
Rispose Matteo stando dv'era.
Sascha iniziava a perdere la pazienza, sua madre stava per essere uccisa e gli era stato tolto il trono.
Feci cenno a Matteo di fare come diceva.
"Albert una navetta ti riporterà in Germania, ho bisogno che raggiungiate la Russia e diciate loro che è tempo di attaccare"
il ragazzo annui e inizi a correre per raggiungere la navetta che stava aspettando fuori.
Mi accorsi di quante cose potevano succedere in una sola notte, Sascha corse in camera e prese il cellulare.
"non pensavo ci avrebbe nesso cosi poco tempo, bastardo"
Sussurrò, iniziando a scrivere a qualcuno sul cellulare.
"quanti uomini hai?"
iniziò a prendere le sue cose furtivo mentre prendevo la spada.
"abbastanza da poterlo affrontare"
Risposi uscendo seguito da lui.
"lui mi aveva scritto durante il Regno che avrebbe avuto il trono in un modo o nell'altro e io non avevo creduto che un idiota come lui ce l'avrebbe veramente fatta"
Spiegò mentre salivamo sulla nave.
"non gli permetterò di invadere il mio Regno"
Volevo essere chiaro, anche a danno loro non l'avrei permesso fino all'ultimo.
"ma in America per salvare mia madre saremo soli immagino"
sottolineò mettendo la spada nello scudo e passandomela perchè gli dessi energia con la magia.
"posso contattare l'esercito Africano del Sud ma arriverà qualche ora dopo di noi"
comunicai a Matto di mandare loro in America prima di uscire.
"lui deve avere qualcos'altro in mente se no come si permetterebbe di colpire un Regno di 4 continenti"
In effetti, solo un idiota lo farebbe e ogni paese è già stato messo in allerta per potersi difendere.
"a meno che non voglia attaccare dall'interno e non abbia già previsto le nostre mosse"
disse Patrick, il mio consulente strategico, seduto davanti a noi.
L'Africa del Nord e L'Oceania erano Americane, perciò egli poteva attaccare dall'Africa, enrando in Italia in pochi minuti.
"cambio di piani, Patrick richiama l'esercito Africa e distribuiscilo in modo uniforme sul territorio italiano, voglio la nuova invenzione militare del Giappone in Australia entro 2 ore"
Patrick si allontanò per effettuare le varie chiamate.
La nave stava già atterrando a Los Angeles, una delle città più importante degli Americani.
Presi la capsula di protezione e la mano di Sascha, fermandomi qualche secondo a guardarc negli occhi.
"ce la faremo"
Sussurrò, per poi stringere la mano ancor più forte e iniziare a correre.
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King Of This World|| Saschefano
Fanfiction"Non ha importanza come andrà a finire, tu scappa, non c'è nessun bene che io ti possa dare" in un mondo dove le repubbliche non esistono e le monarchie governano.