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Pov's Stefano

"conosci Thomas Mellark?" voltai un tizio verso di me "è morto" lo mollai e corsi più avanti.

"dov'è Thomas Mellark?" mi misi davanti ad una ragazza sulla ventina "è morto" disse anche lei.

Battei un piede per terra.

Tutti davano la stessa risposta.

Possibile che nessuno sappia che lui si è reincarnato?

Passavo da passante a passante,pensavo che almeno uno di loro potesse essere intelligente.

Alla fine tornai a casa ma non con scarsi risultati,con nessun risultato.

Ho il mio bicchiere di caffè in mano, oh quanto sarebbe bello non dover dormire mai?

Presi il cellulare dalla mensola della cucina, questa casa è una topaia diceva Sascha quando entrava, ma sai com'è sono ricercato, questo è quello che posso permettermi.Certo potrei raccogliere le cartaccie delle patatine e la cioccolata, le lattine di coca, spegnere la tv dov'era connesso Netflix e non dimentichiamoci il divano e la coperta, questa casa è un disastro.

Digitai velocemente il suo numero,era sparito nel nulla e pter quanto io volessi, sapevo che se avessi chiamato Lucas lui non mi avrebbe dato informazioni.

"ciao sono Sascha, se senti questo è perchè sai ho cose da fare oppure non ho voglia di rispondere,la mia bellezza occupa tempo e non disturbarti a richiamare...addio" questa era la sua originale segreteria.

Sospirai,ovunque fosse, se la sarebbe cavata, infondo lui è Sascha Burci.

Io invece non trovavo neache un punto di partenza.

Andai davanti lo specchio,il mio aspetto l'avrebbe riconosciuto tutta europa ora come ora.

Alzai la mano e la feci girare in un gesto ridicolo verso il me nello specchio, dopo pochi secondi ero un giovane universitario moro, Tom Ross.

Presi la giacca del completo e la misi,ora si che ero uguali a lui.

Uscì di casa e cominciai ad andare al castello, se c'era una persona che mi avrebbe aiutato incosciamente, sarebbe stato proprio Riccardo.

Siamo fratelli giusto? Non ce cosa che un fratello non sappia dell'altro, e forse è ora di usare questo a mia difesa.

"avete carta e penna?"chiesi al Signore dietro il bancone "certo" sorrise,la tecnica per attirare i clienti "grazie" mi porse la cioccolata calda, la brioche e ciõ che avevo richiesto.

Alla fine mi arresi all'idea di chiamare il maestro, magari ne sapeva qualcosa.

Scrissi una lettera, cercando di modificare la mia scrittura.

Infilai il pezzo di carta nella tasca e bevvi la mia cioccolata.

"LUCAS" urlai in mezzo alla strada, un ragazzo si girò a guardarmi "emh no no scusi" gi dissi sorpassandolo velocemente.

Meno male che metà popolazione si chiama cosi.

"dov'è hai fatto finire Sascha?" chiesi incamminandomi verso il castello "ricorda che non è territorio nostro Stefano" lasciai la lettera alla guardia con destinazione al Re.

Non è territorio nostro.

Lo è ma c'è stato un reato e qualcuno la dovrà pagare per questo.

King Of This World|| SaschefanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora