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Pov's Sascha

"Sascha" mi chiamarono "dimmi" risposi e posai le pietre "usciamo,cerchiamo proviste"uno dei giovani addestrati da Salvatore mi lanciò la veste "non voglio averla grazie"la poggai sulla branda "devi metterla" dice,parlava come se fosse un ordine "ti consiglio di moderarti quando parli con i reali,soppratutto con il prossimo erede al trono americano"

Il ragazzo si scusò chinandosi "sua maestà" dice.

Io annuisco sorridendogli "di pure a Salvatore che arrivo" lo congedai come facevo in america con i miei servitori.Non mi piace essere un Principe crudele ma in certi casi devo proprio usare la mia autorità "si sua maestà" con molta grazie fece un ultimo inchino e chiuse la porta uscendo.

Mi parai davanti allo specchio osservando le mie misere condizioni.

Sospirai.Non importa il mio aspetto ora.

Presi la mia felpa con il cappuccio e la misi.Salvatore era stato molto gentile a lavarla il giorno precedente.Uscì dalla camera lasciando un fogliettino incastrato nella porta visto che qui non erano forniti di chiavi,d'altronde,eravamo sotto terra.

"Bene,Ragazzi non rubate,cercate sempre di guadagnarvi il cibo fedelmente mi raccomando" Salvatore  fece una ramanzina generale prima di uscire,ci spargemmo tutti,alle 18 dovevamo essere di nuovo dentro,che peccato...io ero sempre in ritardo.

Camminai fra il mercato di quel giovedì cosi affollato,gli anziani non aspettavano altro per radunarsi in città.

"Come ti chiami?" Un ragazzo mi affiancò,avrà avuto qualche anno in più di me ed era più robusto  "Principe Sascha Burci d'America" ogni tanto vantarmi non cambiava nulla  "Duca di Cambridge Giuseppe Greco" feci una faccia stupita e compiaciuta stringendogli la mano "e cosa ci fa qui un uomo cosi stimato?"camminavano in cerca di qualcosa d'interessante da poter comperare "la stessa cosa che fa un principe" ridacchiò e mi unii anch'io "dici che quelle vanno bene?" Indicò delle patate "certo perchè no" ci avvicinammo.

"Solo le più buone" lo raccomandai.

Avevo le mie mani dietro,sulla schiena come mi era solito fare a corte,solo che non avevo la mia veste regale che in realtà mi mancava "dov'è Il Principe Lepri?" Disse sottovoce dopo aver preso le patate "ci siamo separati"sapevo dove si poteva trovare ma non mi fidavo e cosa più importante,non ne ero sicuro.

"Le voci girano" sussurrò sospirando "quali voci?"chiesi guardandolo "si dice che il Principe abbia avvelenato il padre Re Giulio ma che il tentativo sia fallito,che lei sia stato esiliato dall'America e che Riccardo, siccome Re Giulio è diventato pazzo e parla solo di come Dio lo appoggi, abbia preso la corona" spiegò gesticolando.

"Quante cazzate" cominciavo a riempirmi di rabbia.

Poi vidi una veste per guerrieri,precisamente per Reali.

"La voglio"dissi "siete molto abituato a ottenere ciò che volete" il mio compagno rise incamminandosi verso il vestito "perchè voi no?" Chiesi toccando la stoffa "sempre." Sussurrò.

Ne ordinammo due e pagammo con monete d'oro.

Guardandomi in giro vedemo gli altri fare favori per i nobili in cambio di alte somme di denaro.

Io e il Duca ci guardammo.

Quello nè il Principe d'America,nè il Duca di Cambridge l'avrebbero fatto.

È importante non abbassarsi a certi livelli per non apparire deboli anche se lo siamo.

King Of This World|| SaschefanoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora