L'altra faccia della medaglia
Quando la mattina dopo mi sveglio, Daniel non è ancora tornato. Lo capisco dal fatto che il suo letto è intatto e che la maglietta che ieri mattina aveva buttato sul pavimento è ancora li.
Lo chiamo un paio di volte al telefono, ma lui non risponde. Decido di non insistere, non voglio risultare troppo pesante, quindi mi alzo, vado in bagno a farmi una doccia veloce e mi vesto.
Quando esco dal bagno noto che la maglietta non è più sul pavimento.
Evidentemente deve essere rientrato mentre ero sotto la doccia e poi deve essere uscito di nuovo in tutta fretta.
Non so, forse mi sbaglio, ma ho la brutta sensazione che mi stia ignorando di proposito.
Oggi, essendo sabato, non ci sono lezioni, ma esco presto lo stesso per vedermi con May. Ci incontriamo fuori dal mio dormitorio e andiamo a fare colazione nel suo bar preferito.
Una volta ordinato, ci sediamo ad un tavolo fuori dal bar e May mi dice <Prima, mentre ti aspettavo, ho visto Daniel uscire di corsa, non mi ha nemmeno salutata. È successo qualcosa?>.
May non sa ancora nulla di quello che è successo ieri, così le racconto tutto.
<Ah, non farci caso, sono dei deficienti quelli e mi stupisco che Daniel ci esca insieme> fa lei, parlando degli amici di Daniel <Non lo conosco bene, ma da quel pò che ho potuto vedere non mi sembra come loro. Non so che dirti Mark, se non che, forse, avevo ragione io>.
Naturalmente May sa tutto e, secondo lei, Daniel non è gay. Ma lei non ha visto come mi guarda, non ha visto il modo in cui mi sorride ogni volta. Lei non ha visto il modo in cui cerca sempre di sfiorarmi la mano. Almeno fino a ieri.
<Secondo me ti stai sbagliando su di lui, Mark> continua lei.
<Tu dici?>. May annuisce alla mia domanda e, proprio in quel momento, vedo il protagonista della nostra conversazione camminare dall'altra parte della strada.
Arrivano anche le nostre ordinazioni e, mentre May inizia a mangiare il suo cornetto alla crema, le indico Daniel con lo sguardo <Eccolo, guarda>.
Senza pensarci due volte, mi alzo dalla sedia prima che lui sparisca di nuovo.
<Che fai?> mi chiede May, pulendosi la bocca con uno dei tovaglioli di carta che si trovano al centro del tavolino.
<Vado da lui, voglio parlarci>.
May cerca di fermarmi in tutti i modi, perché secondo lei non è il caso e potrei pentirmene, ma io non la ascolto. Anzi, non la lascio neanche finire di parlare che sto già attraversando la strada.
<Dan!> lo chiamo. Lui si accorge di me e cerca di far finta di non avermi visto, accelerando di colpo il passo. È da ieri che lo rincorro, che lo chiamo e, sinceramente, mi sono stufato.
Gli corro dietro e, alla fine, riesco a raggiungerlo. Lo afferro per un braccio e gli dico, deciso <Fermati!>.
Lo costringo a farlo voltare e lui, con aria avvilita, dice <Che cosa vuoi, Mark?>.
<È da ieri che scappi da me e non riesco a capirne il motivo. Voglio delle spiegazioni e tu ora me le dai, ok? Che ti è successo? Credevo che andassimo d'accordo, che tu...>.
<Che io cosa?> fa lui, deglutendo.
<Credevo che tu fossi interessato a me come io sono interessato a te> sussurro, senza smettere di guardarlo. Non ho la minima intenzione di distogliere lo sguardo dal suo, cosa che invece lui fa.
Si guarda intorno a disagio, osservando la gente che passa intorno a noi, ignara di cosa sta succedendo. Alcune persone ci lanciano delle occhiate, ma a me non interessa affatto in questo momento. L'unica cosa che mi interessa è scoprire cosa sta succedendo a Daniel, capire se ho ragione o se, come dice May, mi sto sbagliando su di lui.
<Rispondimi> insisto avvicinandomi sempre di più. I nostri visi sono a pochi centimetri di distanza, potrebbero quasi toccarsi, tanto che, quando torna a guardarmi, riesco a sentire il suo respiro caldo sulla faccia. <So che ricambi ciò che provo>.
<No Mark> sospira lui, frustrato <Adesso non mi confondere, io non sono come te>.
Faccio una risata amara alle parole che ha appena pronunciato <Veramente sei tu che stai confondendo me, perché mesi fa, quando ci incontravamo praticamente ogni giorno in quel cavolo di bar, mi lanciavi occhiate complici, cercavi ogni scusa per sfiorarmi, mi osservavi di continuo. Poi ci ritroviamo qui, compagni di stanza, e mi dici che speravi facessi il primo passo in uno di quei momenti, che speravi ti dicessi qualcosa. Mi parli della tua vita, non stacchi mai gli occhi da me, mi sorridi in quel dannato modo che mi fa girare la testa ogni cavolo di volta>.
Lui fa per dire qualcosa, ma io non lascio che mi interrompa e continuo alzando sempre di più la voce e fregandomene se qualcuno può sentirci <E non dire che un sorriso non significa niente, perché quelli che mi rivolgi tu ogni volta ce l'hanno eccome un significato! Dietro quei sorrisi nascondi quello che non riesci, o meglio, non vuoi dire a parole. Quando parliamo mi prendi sempre le mani, anche per pochi secondi e senza un motivo apparente, e le tieni tra le tue. Osservi qualsiasi cosa faccio, mi cerchi con lo sguardo. Se non sono segnali questi, dimmi tu cosa sono. Perché io non ci sto capendo più niente. L'unica cosa che so è che non ho intenzione di fare la figura dello scemo, di quello che si prende una cotta e vede cose inesistenti, quando invece non potrebbero essere più chiare di così. Quindi, ti prego, sii sincero con me, dimmi perché sei cambiato così all'improvviso, dimmi che ti è successo>.
Mi avvicino ancora di più e ora non c'è più niente a separarci. Sento il suo corpo leggermente premuto contro il mio. Le sue labbra dischiuse che sfiorano le mie. I suoi occhi irrimediabilmente persi nei miei.
<Mark...> sussurra il mio nome come se pronunciarlo gli procurasse un dolore lancinante. Ma io non mi arrendo e continuo, continuo e continuo.
Perché non voglio più aspettare, mi sono stancato di aspettare.
Perché so che anche lui mi vuole.
E perché, da qualche mese a questa parte, sono perdutamente innamorato di lui.
<Tu mi piaci Dan, da matti. Da mesi ti sei impadronito dei miei pensieri e del mio cuore. Perciò, per favore, dammi le risposte che cerco. Io ti piaccio?>.
Daniel deglutisce per l'ennesima volta e resta fisso a guardarmi. Proprio quando penso che non mi risponda, che non otterrò niente, ecco che arriva la sua risposta. Ma non a parole.
Daniel abbassa piano lo sguardo sulla mia mano e a quel punto lo sento il suo tocco. Sento le sue dita che, lentamente e dolcemente, mi sfiorano la mano e si intrecciano alle mie.
Abbasso anche io gli occhi sulle nostre mani intrecciate e, con un sorriso, mi ritrovo a pensare che non avevo mai visto niente di più bello.
Sento che Daniel avvicina il viso alla mia guancia, sento il suo naso che mi sfiora delicatamente e, quando rialzo lo sguardo su di lui, le nostre labbra stanno per toccarsi.
Gli sorrido, pronto ad unire le mie labbra alle sue in un bacio che aspettavo ormai da mesi.
Ma poi, improvvisamente, l'incantesimo tra noi si spezza e accade una cosa che rovina tutto.
Daniel mi spinge via bruscamente, in modo quasi violento, e urla con tutta la forza che ha <Vuoi lasciarmi in pace una volta per tutte?>.
Scosso dal suo repentino cambiamento, perdo l'equilibrio e barcollo all'indietro. Finisco con la schiena contro un cancello e lo guardo sconvolto.
Non riesco a capire cosa gli sia preso, ma poi sento una voce e capisco immediatamente.
<Ehi, amico>. Il suo amico di ieri, il biondo che mi ha preso in giro il primo giorno e ieri in classe, arriva seguito dal suo gruppetto di amici e ci guarda entrambi con le sopracciglia inarcate <Il finocchio ti sta dando fastidio?>.
Lo guardo con disgusto, poi torno a guardare Daniel in attesa di sapere cosa gli risponderà. Daniel sposta freneticamente lo sguardo da me al suo amico, estremamente nervoso e dice <No, mi sta solo assillando perché si è dimenticato le chiavi della camera. Tranquillo Brad, davvero>.
Scuoto la testa difronte alla bugia che ha sparato e Brad, finalmente scopro come si chiama, guarda prima lui e poi me <Le chiavi della camera? Quindi sei in stanza con il gay?>.
Un coro di risate si leva dal suo gruppetto di amici, mentre Daniel annuisce senza dire nulla.
<Cazzo, mi dispiace davvero per te amico>. Brad si avvicina a lui e gli mette un braccio intorno alle spalle, poi con un tono da perfetto idiota dice <Stai attento la notte, si dice che i froci siano come i vampiri, ti succhiano. Solo che i vampiri si attaccano al collo, mentre i tipi come lui al caz...>.
<Ok Brad, ho capito, non succederà, puoi starne certo> gli dice lui, affrettandosi ad interromperlo <Lo sai, a me piacciono le ostriche, non i cefali>.
Tutti scoppiano a ridere alla sua battuta, compreso Daniel. Ma la sua non è una vera risata, è infatti forzata e priva di divertimento.
<E tu, finocchio> riprende poi Brad, rivolto a me. Mi si avvicina e mi punta un dito sul petto <Vedi di non provarci col nostro amico, è chiaro?>.
<Puoi stare tranquillo> gli rispondo io, togliendo bruscamente il suo dito da me e continuando a guardare Daniel dritto negli occhi <Per il finocchio è tutto chiaro>.
E detto ciò me ne vado, mi allontano il più velocemente che posso da lui e dai suoi amichetti e torno al tavolo da May.
<Mark...> cerca di dirmi, ovviamente ha visto tutta la scena.
<No> le dico subito, raccogliendo le mie cose <Non c'è bisogno che tu dica niente>.
<Lo sapevo> dice però lei, ignorando le mie parole <Hai visto? Che cosa ne hai ricavato facendo quello che hai fatto? A cosa ti è servito umiliarti in quel modo?>.
Rimango in silenzio e sposto nuovamente lo sguardo sull'altro lato della strada, dove Daniel sta girando l'angolo insieme a Brad e agli altri.
Lui si gira per un secondo e i nostri occhi si incrociano ancora. Non riesco a decifrare cosa sta provano o pensando in questo momento, ma vedo in lui una profonda tristezza. Sembra quasi che stia implorando perdono con lo sguardo.
Ma io lo ignoro, mi volto in direzione di May e le dico <Mi è servito a capire che è un vigliacco>.
Perché ora ho capito.
Ho capito tutto.
E, sinceramente, uno così non so se lo voglio.🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈🌈
Spazio autore:
Ciao a tutti ragazzi e buon inizio di Agosto 🌄
Come vi è sembrato il capitolo? Vi è piaciuto? Cose pensate di quello che è successo tra Mark e Daniel?
Voi da che parte state?
Ma soprattutto, cosa sente davvero Daniel per il nostro Mark?Fatemi sapere nei commenti cosa ne pensate, date una risposta alle domande e ditemi se il capitolo vi è piaciuto.
Mi raccomando, aspetto i vostri commenti! 😄Ciao ciao
🌈
Prendimi per mano e portami a scoprire l'amore
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Prendimi per mano e portami a scoprire l'amore
Romantik• Summer Love #0.5 • Novella prequel di Summer Love (I segreti di Felicity Valley) Presente su Amazon in una versione rivista e corretta Mark e Daniel. Li abbiamo conosciuti in "Summer Love". Li abbiamo amati. Abbiamo pianto con loro. Ed ora è arriv...