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Daniel, dove sei?

<L'hai trovato?> mi chiede May quando mi raggiunge. I libri in mano e la borsa in spalla. Esce dalla sua ultima lezione ed è proprio grazie a questo pensiero che mi rendo conto che è calata la notte. Do un'occhiata all'orologio sul telefono, sono quasi le sette di sera. È tutto il giorno che cerco Daniel, ma non l'ho ancora trovato.
Scuoto la testa e rispondo alla mia amica <No, non riesco proprio a capire dove si sia cacciato, è come se si fosse volatilizzato nel nulla>.
<Hai domandato un po in giro? Magari a qualche sua conoscenza o compagno di classe. Forse qualcuno sa dove si trova>.
<Non conosco nessuno a parte te qui e l'unica persona vicina a Daniel che mi viene in mente è Brad che, sinceramente, non ho proprio voglia di incontrare. E poi, anche se dovesse sapere dove si trova Daniel, sono sicuro che non me lo direbbe> le dico e mi rendo conto solo ora che da quando sono all'università non ho praticamente stretto amicizia con nessuno a parte May, eppure sono sempre stato un tipo molto socievole. Non ho mai avuto problemi a stringere amicizia con qualcuno e May ne è la prova vivente. Si, ma eri troppo impegnato a creare la tua favola Disney con Daniel, mi ricorda una vocina nella testa.
May ripone i libri nella borsa, dopodiché si mette le mani sui fianchi, assumendo un'aria pensierosa in viso <Se voleva sparire ci è riuscito alla grande. Dai, ti aiuto a cercar...>.
May non riesce a finire la frase che il suo telefono inizia a squillare. La voce di Britney Spears che canta Crazy esce dalla tasca dei suoi jeans facendomi sorridere per la prima volta oggi. Mi ero completamente dimenticato quella canzone, è decisamente datata ma a quanto parte a May continua a piacere nonostante siano passati anni dalla sua uscita.
Prende il telefono dalla tasca dei pantaloni e osserva lo schermo. <È mia madre. Scusa Mark, mi ero completamente dimenticata che stasera arrivano i miei. Devo andare a prenderli in stazione perciò non posso aiutarti a cercare Daniel>.
<Non preoccuparti, vai pure e passa una buona serata> le dico. Anche io mi ero dimenticato dell'arrivo dei suoi. Questo sabato May si laurea quindi sono venuti a sostenere la figlia in uno dei giorni più importanti della sua vita.
Io e May ci salutiamo con un bacio sulla guancia e, dopo avermi detto di chiamarla non appena avrò novità, se ne va di corsa.
Io invece mi dirigo nella direzione opposta alla sua, continuando la mia ricerca. Non mi arrenderò finché non lo avrò trovato. Dove cavolo sei, Dan?

******

Circa quattro ore dopo non ho ancora nessuna notizia di Daniel. Ma come si fa a sparire in questo modo?
Abbattuto, decido di chiamare mio fratello per distrarmi un po e liberare la mente dai pensieri opprimenti che la tormentano.
Digito il numero di Aiden sullo schermo e mi porto il telefono all'orecchio.
<Ehi, fratellino! Come va a Washington?>. La sua voce risuona dal telefono mentre attraverso la strada. Stasera non c'è molta luce, le stelle sono coperte e la luna è quasi invisibile.
<Tutto nella norma> gli rispondo <A casa tutto bene?>.
<Beh, direi tutto bene. Oggi la mamma non mi ha torturato per più di dieci minuti> mi risponde lui, facendo una risatina sarcastica per sdrammatizzare la situazione.
<Mi dispiace>.
<Non preoccuparti Mark. Tu devi solo pensare a studiare e a divertirti, anche se non devi divertirti poi molto visto che mi chiami alle undici di sera. Dovresti essere in giro a spassartela>.
Aiden ha sempre avuto la capacità di leggermi dentro, di capire immediatamente cosa mi succede. E ci riesce anche ora che siamo a chilometri di distanza. Credo che si tratti di quel legame speciale che unisce i fratelli di cui si parla spesso.
<Che succede Mark?> continua Aiden <Stai ancora male per Daniel?>.
<Si, oggi ho scoperto che ha cambiato stanza al dormitorio e vorrei parlargli e farlo ragionare ma, come se non bastasse, non riesco a trovarlo da nessuna parte>.
<Il campus è grande Mark, direi che è abbastanza normale> mi dice.
<Si, ma abbiamo comunque delle lezioni insieme e lui non si è fatto vivo. Il fatto è che non vuole farsi trovare>.
<Ne sei sicuro?>.
<Si, sta cercando di evitarmi in tutti i modi e la cosa peggiore è che è convinto di farlo per il mio bene>.
Aiden rimane in silenzio per un altro secondo prima di dire <Vorrei essere li per darti un po di sostegno, fratellino. Mi dispiace che tu stia soffrendo per quel ragazzo>.
Lo sento muoversi all'altro capo del telefono, probabilmente si starà mettendo il pigiama. Sto per rispondergli quando sento un rumore alle mie spalle che mi induce a fermarmi. Tuttavia, quando mi volto non vedo nulla, così riprendo a camminare sul marciapiede, diretto al mio dormitorio.
<Non preoccuparti, mi aiuti anche così. Grazie per esserci sempre quando ne ho bisogno> gli rispondo sorridendo, tornando a guardare difronte a me. Le luci dei lampioni mi accompagnano lungo il tragitto.
<Ma che cavolo mi ringrazi a fare? Sai che ti voglio bene e che sei intoccabile per me. E poi, i fratelli servono a questo, no? Mi raccomando, quando ci parli di a quel rincoglionito di Daniel di far chiarezza con se stesso una volta per tutte e che se ti fa soffrire vengo li e ci penso io a schiarirgli le idee, ok?>.
<Ok, Terminator> gli dico, ridendo alle sue parole.
Sento la sua risata dall'altro capo del telefono. <Dai, vai a letto e cerca di dormire. Ti chiamo domani>.
<Ok, ci sentiamo domani. Notte fratellone>.
<Notte Mark> mi dice lui, prima di chiudere la telefonata.
Blocco il telefono e lo rimetto nella tasca dei pantaloni. Mi guardo un po intorno, i negozi hanno ormai chiuso da tempo. Infilo le mani nelle tasche della felpa e svolto a sinistra del marciapiede.
<Ehi, signorina> sento dire da una voce alle mie spalle.
Non mi giro nemmeno a guardare chi è visto che non stanno chiamando me. Continuo tranquillamente per la mia strada, finché non sento risatine di scherno provenire alle mie spalle.
<Hai sentito?> sento gridare alla stessa voce di prima.
A quanto pare la ragazza che quel tizio sta chiamando non ne vuole sapere di lui, ma poi, quando sento urlare <Frocio!> mi rendo conto che non c'è nessuna ragazza e che è me che sta chiamando.
Mi volto a guardare chi è e mi ritrovo davanti Brad e la sua banda di idioti.
<Dove te ne vai tutto solo?> mi dice con un sorrisetto da imbecille sulle labbra. Ormai non faccio più caso alle sue battute cretine quindi non è questo a farmi restare ammutolito, ma il vedere Daniel comparire alle spalle di Brad.

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Spazio autore:
Ciao ragazzi, come andiamo?
Come avete appena letto, il nostro Mark ha finalmente trovato Daniel, ma non nel modo che si aspettava. Assolutamente no.
Vi consiglio di non perdervi il prossimo capitolo perché sarà decisivo per la storia.

Se questo capitolo vi è piaciuto lasciate un commento e una stellina, è molto importante!

Con l'avvicinarsi delle feste inoltre gli aggiornamenti raddoppiano, pertanto ci saranno due capitoli a settimana.

Vi ricordo anche che potete acquistare il mio primo romanzo, Il Nostro Fantastico Errore in tutte le librerie d'Italia e gli store online.

Detto questo io vi saluto e vi do appuntamento al prossimo capitolo.

Ciao a tutti!

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