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So quello che hai fatto

Io e May entriamo in biblioteca.
Studio con lo sguardo ogni studente presente nella sala silenziosa. C'è chi legge, chi sta studiando e chi parla a bassa voce per non disturbare.
Ma Daniel non c'è, sembra essersi volatilizzato nel nulla. Eppure l'ho visto chiaramente entrare qui. Comincio a perdere la speranza e faccio per voltarmi ed andarmene, quando finalmente lo vedo uscire da una fila di librerie con in mano dei libri.
<Oh, ora ho capito che ricerca devi fare> mi dice May all'orecchio quando si accorge della presenza di Daniel.
<Vieni> le dico, prendendola per mano. Avanziamo nella sala fino ad arrivare ad un tavolo vuoto proprio difronte a Daniel.
All'inizio non si accorge di noi, ma quando alza lo sguardo nella mia direzione e si accorge di me, lo vedo bloccarsi all'istante. Come se io stesso lo avessi pietrificato con lo sguardo.
Rimane in quel modo per qualche secondo, serra la mascella finché le sue labbra si piegano in un sorriso adorabile.
Mi sta sorridendo.
Mi fa un cenno con la testa in segno di saluto, poi torna subito a concentrarsi sui suoi libri.
<Mentre voi vi scambiate occhiate in codice io leggo un po, avvertimi quando avete finito> sghignazza May al mio fianco. Tira fuori il suo libro dalla borsa e si tuffa nella lettura.
Vorrei avvicinarmi a Daniel e parlargli una volta per tutte, ma mi rendo conto che questo non è il posto più indicato per farlo.
Poi mi viene in mente una cosa, prendo fuori dallo zaino il computer ed entro nella mia casella di posta. Inserisco la mail di Daniel nello spazio dedicato al destinatario e gli scrivo un messaggio.

Ciao,
credo che tu mi debba delle spiegazioni.

Lo invio e aspetto una sua risposta.
Il suo computer è acceso al suo fianco e quando lo vedo alzare gli occhi sullo schermo, capisco che ha ricevuto la mail. Chiude il libro e si avvicina il computer per leggere.
Vedo i suoi occhi scorrere sorpresi sullo schermo. Deglutisce e finalmente alza lo sguardo nella mia direzione. Mi lancia una rapida occhiata, poi inizia a digitare velocemente sulla tastiera del computer. Guardo lo schermo del mio pc, il suo messaggio arriva in pochi secondi.

Quali spiegazioni?

Mi viene da ridere leggendo il suo messaggio.
Quali spiegazioni, mi chiede. Sono assolutamente sicuro che abbia capito cosa intendo. Torno a digitare sulla tastiera e gli invio un nuovo messaggio.

Non fare finta di nulla come questa mattina, sono quasi sicuro che ricordi bene cosa è successo ieri notte. Ero sveglio.
So quello che hai fatto...

May butta di tanto in tanto uno sguardo verso di me, poi verso Daniel.
<Ha confessato?> sussurra dopo un po.
Le rispondo di no e lei torna a concentrarsi sulla lettura, tamburellando le dita sul tavolo. La mia casella di posta mi dice che ho un nuovo messaggio, così lo apro e leggo.

E cosa avrei fatto?

Me lo sta chiedendo davvero?
È incredibile che non riesca ad ammetterlo nemmeno tramite un messaggio.
Guardo Daniel, lui guarda me e sorride.
Non riesco davvero a capirlo in questo momento.

Non riesco a credere che me lo stai chiedendo davvero.

Invio il messaggio e aspetto che lo legga. Le sue dita scorrono veloci sui tasti del pc.

Dimmelo.

Una sola parola. Dimmelo.

Mi hai baciato.

Dopo aver letto il mio messaggio, Daniel mi osserva di nuovo. Il suo sguardo è profondo, mi lascia senza fiato. Gli mando una nuova mail.

Perché stamattina ti sei comportato come se non fosse successo niente?
So che avevi bevuto, ma davvero non ricordi nulla?

Aspetto con ansia una sua risposta. Sembra passare un tempo interminabile, quando invece sono solo pochi secondi.

E tu perché non hai aperto gli occhi?
Se non stavi dormendo, se eri sveglio quando ti ho baciato perché non hai ricambiato?

Quindi si ricorda.
Bene, almeno lo ha finalmente ammesso.
Ora non mi resta che capire il perché del suo comportamento di stamattina. È anche vero che nemmeno io ho avuto un comportamento molto giusto, ho fatto finta di dormire quando invece non era vero. Proprio io, che lo sogno da un anno.
Io che sogno i suoi baci, le sue carezze.
Io che sogno di stare insieme a lui.
Un nuovo messaggio interrompe i miei pensieri, lo leggo e le sue parole mi fanno sorridere e agitare allo stesso tempo.

E Mark...
io non dimentico mai niente...

Queste sue poche, ma decisive parole mi fanno capire che si ricorda perfettamente cosa è successo.
Ma allora perché continua a comportarsi in quel modo?
È un punto interrogativo nella mia mente che non se ne vuole proprio andare. E credo che non lo farà finché non sarà lui a scacciarlo e spiegarmi tutto.
D'impulso mi trovo di nuovo a scrivergli. Sento il suo sguardo fisso su di me mentre le parole che digito alla tastiera del pc compaiono sullo schermo.

Dan...
che fine ha fatto il ragazzo di Starbucks?

Daniel legge la mail e mi rivolge un sorriso che mi fa sciogliere.
Un sorriso unico, dolce e affettuoso.
Un sorriso bellissimo che vorrei vedere ogni giorno della mia vita.

A volte commette degli errori, e ne commenterà altri.
Ma è sempre qui, Mark.
Il ragazzo di Starbucks è sempre qui.

Le sue parole mi rincuorano, mi danno una speranza. Quel briciolo di speranza che mi serviva.

Buono a sapersi.

Daniel fa una risata leggendo il mio messaggio, poi torna a digitare ancora sulla tastiera.

È inutile continuare a girarci intorno, sai cosa sento per te. Ti devo delle scuse e vorrei fartele senza dover ricorrere a delle mail.
Ne parliamo in camera.
Ti aspetto.

Leggo la sua mail tutta d'un fiato.
Poi la rileggo di nuovo. Ancora, ancora e ancora.
Deglutisco, colto improvvisamente da un senso di nervosismo misto a felicità.
Alzo lo sguardo verso di lui, il suo sorriso bellissimo è sempre lì.
Continuiamo a guardarci, poi Daniel chiude il pc, strappa un pezzo di carta da un quaderno e ci scrive sopra qualcosa. Si alza e dopo aver preso le sue cose e avermi lanciato un'ultima occhiata, si dirige verso l'uscita.
Improvvisamente sono nervoso e non so cosa devo fare. L'unica cosa certa che so è che lui vuole vedermi.
Vuole vedere me.
Da soli.
Ora.
Non era mai successo prima.
Così mi ritrovo ad alzarmi dalla sedia e raggiungere il tavolo dove fino a poco fa era seduto lui.
Sul tavolo c'è un foglietto di carta strappato nella parte superiore.
Ci sono scritte solo due parole.
Ti aspetto.

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Spazio autore:
Ciao a tutti ragazzi, come va?
Oggi sarò breve perché ho davvero un sacco da fare con il cartaceo di Sam e Kyle quindi vi chiedo solo di lasciarmi dei commenti con scritto se il capitolo vi è piaciuto.
Secondo voi cosa succederà nel prossimo?
Scrivetemi le vostre impressioni, vediamo se ci azzeccate 😉

Ciao ciao

🌈

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