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Chiedere aiuto

<Lo sapevo che ti saresti scottato> continua a rimproverarmi May mentre attraversiamo il giardino del campus per tornare al mio dormitorio, reduci da ben sei ore di lezioni <Ecco cosa succede quando giochi col fuoco, ti bruci>.
<May, per favore, non mi serve la predica in stile mammina. È vero, ho voluto giocare e ho perso, ne sono uscito sconfitto, ma almeno mi è servito a capire chi è davvero Daniel>.
<E lui? Come si sta comportando da quando avete parlato?> mi chiede, guardando da una parte e l'altra della strada prima di attraversare.
È passata una settimana da quando io e Daniel abbiamo avuto quello scontro ed è stata una settimana di merda. La tensione tra noi è talmente alta che chiunque se ne sarebbe accorto.
Nonostante dividiamo la stanza non ci siamo più parlati se non per le necessità come il bagno o il bucato. Lui non riesce a guardarmi in faccia, mentre io non ho proprio voglia di parlare con lui.
Da quello che ho intuito l'altro giorno, è evidente che Daniel è effettivamente gay ma che non accetta la cosa. Da quello che ho capito dal suo comportamento non accetta il fatto di essere omosessuale e, cosa ancora peggiore, se ne vergogna e non vuole che i suoi amici omofobi vengano a saperlo in alcun modo. Ed io non voglio perdere tempo dietro a un ragazzo che rinnega se stesso, che si vergogna di essere ciò che è.
<Da vigliacco, ecco come si sta comportando. Ieri ha provato a parlarmi ma non ne ho voluto sapere di ascoltarlo> le rispondo.
<Sai> riprende May, pensierosa <Forse sei un pò troppo duro con lui>.
<Cosa?> esclamo, praticamente urlando <Non dirmi che ora lo difendi!>.
<No, si è comportato male con te, su questo non ci sono dubbi. Ma, in fondo, un pò lo capisco. Non è una cosa facile ammettere a se stessi, ma soprattutto agli altri, una cosa così. So che non c'è niente di male nell'essere gay, siamo tutti uguali a prescindere dell'orientamento sessuale, ma non tutti la pensano così. Hai visto anche tu i suoi amici, no? Ho visto l'altro giorno come era combattuto mentre ti parlava, mentre fingeva di essere ciò che non è, e ho capito che anche lui tiene a te Mark. A Daniel piaci, ora ne sono sicura, devi solo dargli un pò di tempo. Se tu stai soffrendo, per lui è lo stesso>.
In quel momento, mentre May parla e mi fa capire che forse ho davvero esagerato con Daniel, eccolo che appare difronte a noi. Lo vedo uscire dalla palestra del campus con il borsone nero in spalla e un'aria avvilita e triste sul viso, la stessa che ha avuto per tutta la settimana.
Lui non fa caso a noi, non si accorge che ci siamo fermati a guardarlo e continua per la sua strada, probabilmente anche lui diretto al dormitorio.
<State provando le stesse identiche cose, Mark. In fondo, da quello che mi hai raccontato, anche tu hai mantenuto il segreto sulla tua omosessualità e sei costretto a mantenerlo tutt'ora nella tua città, quindi sai meglio di me cosa vuol dire e, soprattutto, lo sai meglio di Daniel. L'unica differenza che c'è tra voi due è che tu, una volta arrivato qui, hai avuto il coraggio di uscire allo scoperto mentre lui no. Forse non te ne sei accorto, ma Daniel sta chiedendo aiuto Mark, anzi, lo sta urlando. Tu hai sempre saputo di essere gay, lui no. Lui ha iniziato a scoprire se stesso solo ora ed è normale che sia spaventato. Ha solo bisogno di qualcuno che lo aiuti e chi meglio di te, del ragazzo che lo ama, può aiutarlo?>.
Alle sue parole, sento improvvisamente il senso di colpa farsi strada dentro di me. May ha ragione, sono stato ingiusto con lui. È ovvio che quello che ha fatto l'altro giorno non ha senso, si è comportato da stronzo e non c'era bisogno di fare quella sceneggiata, l'ha detto anche lei, ma ora me ne rendo davvero conto. Daniel ha bisogno di aiuto e io ho intenzione di aiutarlo, di dargli una mano a trovare se stesso.
Prima ero troppo accecato dai sentimenti che provo per lui e dalla frustrazione per capire. Ma ora, grazie a May, sto finalmente capendo di aver sbagliato. Lo abbiamo fatto entrambi e dobbiamo rimediare perché, Anche se sono ancora un pò arrabbiato con lui, continuo ad amarlo come sempre.
<Hai ragione> dico alla fine, voltandomi a guardarla. May mi mette una mano sulla spalla e mi dice <Sai, stasera la Beta Kappa da una festa e, a quanto mi risulta, Daniel ci va. Che ne dici se andiamo anche noi? Così ne approfitti e ci parli>.
<E tu come fai a sapere che Daniel andrà alla festa?>.
May incrocia le braccia al petto e assume un'espressione da saputella <Ehi bello, ricordati che sono una senior qui, so tutto>.
Ci mettiamo a ridere entrambi e alla fine mi prende per mano e, trascinandomi dalla parte opposta rispetto al dormitorio, mi dice <Vieni, ti farò così figo che Daniel cadrà letteralmente ai tuoi piedi>.

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Spazio autore:
Ciao a tutti,
che ne dite, vi è piaciuto il capitolo? Secondo voi Mark riuscirà ad aiutare Daniel? E quest'ultimo si farà aiutare da lui? Succederà qualcosa tra questi due nei prossimi capitoli?
Lo scoprirete presto! 😉
Posso solo dirvi che ci saranno delle svolte che riguarderanno entrambi...

Fatemi sapere nei commenti se il capitolo vi è piaciuto e cosa vi aspettato dai prossimi capitoli, sono davvero curioso di sapere le vostre previsioni 😊

Detto ciò vi comunico che il prossimo capitolo non verrà pubblicato lunedì, ma tra due settimane, più precisamente Lunedì 20 Agosto.
Quindi nella settimana di Ferragosto non ci saranno capitoli.
Ma tranquilli, perché appena passato Ferragosto ci saranno dei capitoli che vi faranno battere il cuore e, soprattutto, vi darò finalmente altre notizie sul cartaceo de IL NOSTRO FANTASTICO ERRORE ❤

Quindi stay tuned e buon ferragosto!

Ciao ciao

🌈

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Lunedì 20 Agosto su Wattpad

Prendimi per mano e portami a scoprire l'amoreDove le storie prendono vita. Scoprilo ora